capitolo 17

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Ero mandida di sudore, la fronte era iperlata, gli occhi lucidi, a causa del vento e dello sforzo.
Le guance erano sicuramente di un simpatico color Borgogna, i muscoli delle gambe mi dolevano dallo sfonzo subito precedente.
Le orecchie erano arrosate ed accalcate come il restante del mio corpo.

Avevo corso incessantemente dalla piazza alla biblioteca senza mai fermarmi, mi ero già diretta alla scrivania di Erik, ed avevo in mano le chiavi con un portachiavi a dir poco di cattivo gusto.
Avevo sempre saputo che Erik era un porco, ma un portachiavi con le sembianze di una donnina nuda in una posa osé... Davvero?!

Se prima avevo già poca stima di lui adesso era pari a meno uno.

Mi diressi con passo spedito al magazzino, quando mentre procedevo una vibrazione all'interno della tasca posteriore dei jeans azzurri mi fece sobbalzare.

Presi in mano il mio cellulare rigorosamente nero ridendo della mia stupidità.

Un messaggio.

Alice: Dove sei ?.. ho ciò che mi hai chiesto, aspetto istruzioni.

Meno male che posso contare su due amiche formidabili come loro.

Digitai velocemente una risposta mentre salivo sul camion.

Aspettami, sto arrivando, non farti scoprire.

PS Sei unica!....Ah, ho il furgone!

Alice: ok, a dopo

PS tu sei pazza! Cerca almeno di non fare incidenti miraccomando.

Alzai gli occhi al cielo. Quanta fiducia! Pensai sarcasticamente.

Feci un bel respiro.
Dai Sonia ce la puoi fare!
C'è la devo fare, in fondo quanto può essere difficile guidare?

Afferrai con entrambe le mani il volante spasmodicamente, come se fosse la mia ancora di salvezza, , sotto sotto lo era in effetti.

Non ti ammazzerai.

Elisa mi aveva fatto giurare di ritornare da lei integra, pena gravi traumi mentali e fisici. Elisa mi prenderebbe a calci in culo anche da morta, di questo ne ero certa!

Staccai con una certa fatica la mano destra dal volante per inserire la chiave nel quadro. Le mie mosse erano frenetiche e insicure.
Speravo solo di aver azzeccato la funzione di ogni pedale, e di non aver dato un'interpretazione sbagliata come potrebbe essere quella del freno anziché l'acceleratore.

Andiamo bene, che entusiasmo, positività a mille! Mi dissi ironica.

Misi la prima, in fondo qualcosina la sapevo....
Poi diedi gas, il furgone sobbalzò e poi sfrecciò in avanti. Inchiodai a qualche centimetro dal muro con uno stridore di gomme e di puzza di bruciato.

Bene, al volante da qualche secondo e già rischio di schiantarmi!

Feci dei respiri profondi cercando di ristabilire il battito per poi procedere.

Nel tragitto pigiai appena sul pedale dell'acceleratore e non variai la marcia al di sopra della terza causando lo scontento degli altri automobilisti.

Odiavo i clazon, non mi erano mai piaciuti e quella situazione di certo non mi consentì di apprezzarne l'utilizzo, tuttavia quando talvolta non ne potevo più di quel rumore assordante mi attaccavo al mio.

Era liberatorio sfogare la rabbia sugli automobilisti pronti come un felino alla vista di una preda a sferrare il suo attacco, in questo caso a suonare.

Mi sentivo una preda, un pesce fuori dall'acqua.

Finalmente giunsi nelle vicinanze della piazza così accostai al lato della strada dopo aver perso dieci minuti buoni a trovare la manopola delle quattro frecce.

Presi il telefono dalla tasca laterale dei jeans e chiamai Alice.

" Sonia, stai bene? Tutto a posto? Hai bisogno di aiuto? Ti prego dimmi che non hai causato un incidente? Sei fer..."

O mio Dio...

" Hey, Hey calmati!, Sì sto bene, e no non ho causato nessun incidente"

Sentii un sospiro dall'altro lato della cornetta.
Doveva essere proprio preoccupata... Da un lato mi piaceva che ci tenesse a me, come io tenevo a lei, ma dall'altro non potevo ritenermi entusiasta della sua mancanza di fiducia.
Anche se ripensandoci.... Eri o non eri tu quella quasi spiaccicata al muro dopo neanche un minuto di guida? Bè, in effetti..

" Sono pronta, procediamo col piano, sai cosa devi fare vero? "

Non mi fece attendere.

" Si, certo ti faccio uno squillo, se richiamo un altra volta ritorna dove sei ok? "

Non avevo pensato ad un segnale in caso di complicazioni e la cosa mi piacque. Sveglia la ragazza!

" Si, mi sembra eccellente. A dopo. "

Innamorata di un dragoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora