Cinque ↭ UGH!

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[Claire]

Pensavo che, tornando a casa, avrei potuto finalmente rilassarmi e lasciarmi questa caotica giornata piena di rabbia e tristezza alle spalle. E invece no.

Non appena aprii la porta del mio appartamento, sentii delle voci sconosciute che ridevano in cucina e realizzai che no, non potevo ancora lasciarmi la giornata alle spalle. Chissà chi aveva invitato Tessa, questa volta - e a proposito, non la sentivo da questo pomeriggio e quindi non sapevo come fosse andata la sua "missione" assurda e completamente fallimentare. Che avesse trovato il ragazzo misterioso nonostante tutto? Speravo di no, così si sarebbe levata questa storia dalla testa e non avrei dovuto pagarle la cena all'Old Wild West...

Entrai in cucina, trovando Tessa impegnata a cucinare (il che era davvero un miracolo), e tre ragazzi seduti a tavola. Uno di loro era Dan Smith, il cassiere di un bar del Campus che credevo avesse una cotta per Tessa, e gli altri due non li avevo mai visti in vita mia. Erano un ragazzo e una ragazza; il ragazzo era... beh, quello che avrei definito bel pezzo di manzo, il che mi insospettì. Oh, non ero pronta a pagare un salatissimo conto all'Old Wild West... avrei pagato anche l'aria che respiravamo, conoscendo la mia coinquilina.

Tessa si voltò verso di me, sorridendomi malefica. «Spero che tu sia pronta ad offrirmi la cena migliore della mia vita», mi salutò, ridacchiando.

Alzai gli occhi al cielo. «E buonasera anche a te, mia coinquilina e cara amica», borbottai sarcastica, facendo ridere la moretta seduta a tavola al posto che di solito occupava Michael, «Non mi presenti i tuoi nuovi amici?».

«Certo! Claire, loro sono Calum e Nia», disse, indicando i due e poi me.

«Piacere di conoscerti», disse Nia, cordiale, «Però, sei... uhm, carina», si complimentò, arrossendo.

Alzai un sopracciglio mentre Tessa se la rideva sotto i baffi. Decisi di ignorare la mia amica. «Grazie, Nia. Anche tu non sei male».

Calum fece vagare il suo sguardo dalla sua amica a me, in evidente curiosità. Poi sorrise malizioso. «Ti piacciono le chiavi o preferisci le serrature, Claire?».

Dopo quella domanda ci furono istanti di imbarazzante silenzio in cui io fissavo Calum sbigottita, Tessa e Dan ridevano di gusto (motivo per cui ero convinta che Dan avesse una cotta per Tessa, rideva di riflesso ogni volta che rideva lei - proprio come facevo io con una certa persona di cui non mi andava di parlare), e Calum alzava le sopracciglia in modo inquietante. Poi Nia gli mollò uno schiaffo sul braccio, guardandolo in cagnesco. «Cal! Ma ti sembrano domande da fare?!», lo rimproverò, sembrando più sua madre che una sua amica, «Perdonalo, è così... inopportuno alle volte che ho paura sia perseguitato dallo spirito santo che vuole picchiarlo».

Liquidai le preoccupazioni di Nia con un cenno della mano, ridendo di ciò che aveva detto. «Tranquilla, Nia, me ne hanno dette di peggio. Comunque mi dispiace Cal, ma io sono un tipo da serrature. Però a Tessa piacciono le chiavi - le piacciono molto», allusi, voltandomi verso la mia amica e facendole un occhiolino che le fece alzare gli occhi al cielo.

«Calum ha una cotta per Michael. E poi lo sai che a me piace solo la chiave di Jared Leto», si lamentò, facendo illuminare il viso di Calum e sospirare Dan. Sì, aveva una cotta per lei. E se non ce l'aveva, perlomeno se la voleva portare a letto (cosa di cui Tessa poteva approfittare, visto che si lamenta sempre di come sia ancora vergine a venti anni - ma che posso farci, è troppo insicura e troppo ossessionata da Jared Leto e da The Weeknd per voler cambiare le cose).

«Ti piace Jared Leto?», chiese Calum, distraendomi dalle mie congetture, mentre si alzava dalla tavola e si avvicinava a Tessa, «Dimmi che ascolti i Thirty Seconds To Mars».

Finding a soulmate || Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora