Capitolo 3 Mullica Hill
Delajadar fu la prima ad accorgersi dell'enorme brillante che Seimoor aveva al dito, ma pensò che si trattasse di un fondo di bottiglia. Quando, però Ten le fece notare che difficilmente Seimoor avrebbe portato al dito un anello che non fosse importante, cominciò a riflettere seriamente. Ricordava vagamente la somiglianza con l'altro che apparteneva al signor Artur e si poneva molteplici domande, alle quali non era in grado di rispondere senza usare l'immaginazione quindi, decise d'indagare.
Iniziò dalla piccola Lori, secondo lei, preda più facile da abbindolare, ma alla domanda se Seimoor nell'accompagnarla al parco, avesse comprato qualche bigiotteria, pare rispondesse, seccamente di no. Quello non fu l'unico tentativo della donna: reiterò la domanda ancora parecchie volte, ma non ricevette nessuna risposta affermativa. Nel frattempo stressava Ten, al quale aveva ceduto parte di se stessa, divenendone l'amante.
"Dobbiamo sapere Ten, non credo che Seimoor l'abbia comprato in una gioielleria".
"Hai sicuramente ragione: l'ha preso da un fornaio".
"Non essere stupido e rifletti".
"È tanto tempo che mi solleciti in questo senso e alla fine arriviamo sempre allo stesso risultato: niente!".
"Perché non vuoi capire che potrebbe essere arrivato solo da un luogo."
"Lo so, dalla stanza blindata del signor Locosh, ma ancora una volta voglio convincerti che non è possibile". La donna passò la sua mano sul volto e mentre arrivava al collo, emise un respiro udibile.
"Conosco l'animo umano, Ten e posso assicurarti che mai Albert Locosh regalerebbe qualcosa di suo zio".
"Me lo hai detto diecimila volte e altrettante, ho cercato di convincerti che avrebbe potuto sottrarlo, quando mostrò la stanza blindata al padrone".
"Seimoor! Non ruberebbe un pezzo di pane nemmeno se morisse di fame".
"Di questo sono sicura anch'io, ma trattandosi di un brillante da quindicimila dollari, non saprei".
"Scordatelo Seimoor non ruberemmo mai". Delajadar ebbe un moto di stizza ma lontana dal arrendersi intervenne.
"Tu vivi tra le nuvole, caro il mio Ten. Sono sicura che Seimoor è attaccato al denaro, più di tutti noi, perché con lo stipendio che ha, non spende un centesimo".
"Suvvia Delajadar è solamente parsimonioso, del resto in questa casa ha tutte le comodità", la guardò intensamente, poi indicò lui e lei, continuando: "Come noi, che, diversamente da lui, preferiamo spendere".
"Sicuro, già la vita che conduco è misera, se non usassi quel po' di denaro per divertirmi, che vita sarebbe?".
"Ed è questo che ti differenzia da Seimoor".
"A te invece basta, imbecille? Ricordati che scoprendo il segreto di quell'anello, potremmo averne da spendere molto di più".
"Tanto vale ricattare Seimoor, il massimo che potrebbe capitarti è perdere il lavoro".
"Ricattare Seimoor? Sei per caso impazzito! Per ora indagherò anche senza il tuo aiuto, poi tirerò le somme".
"Capisco e ti do ragione", Ten aveva cambiato tono, "Ma ora vieni, ho voglia di te". Delajadar aggrottò le sopracciglia.
"Stasera no, domani forse, ma solo se mi aiuterai a venire a capo del problema". Era stata risoluta e doveva continuare a esserlo, perché aveva capito che era l'unico mezzo per ottenere qualcosa da Ten. "Anzi", continuò dettando quasi un ultimatum, "Fin quando non riuscirò a scoprire dove Seimoor ha preso quel brillante, tra noi ci sarà solo una semplice amicizia".
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Crash Man
ActionVincitore WATTYS 2017... In un futuro non troppo lontano, la sovrappopolazione sarà un problema che dovrà essere risolto. Una legge ai limiti dell'inverosimile getterà scompiglio negli stati aderenti e la vita diventerà un'amara sopravvivenza. La f...