Cap. 8. Incomprensione.
Albert rimuginò molto sul costo della macchina, ma alla fine si rese conto che era giusto così: quella stramaledetta macchina in un primo tempo avrebbe permesso alle cellule staminali di completare l'opera di guarigione. Poi a Lori di muoversi per casa dato che le si sarebbe attaccata addosso come una seconda pelle. Inoltre il mega computer in dotazione avrebbe permesso a sua figlia di sconfiggere la morte, saldando, anche se in parte, le vertebre lesionate, tramite impulsi a intermittenza laser. Certo sarebbero dovuti passare mesi, ma di fronte alla morte era un sacrificio passabile.
Seppellirono Lori e nemmeno in quell'occasione Angela poté essere presente. Tra quei pochi che intervennero al funerale si distinse l'insegnante di storia miss Allogay che parlò molto bene della ragazza. Aveva portato con sé alcune delle sue allieve, "amiche" di Lori che seppero apprezzare l'intrattenimento.
Seimoor, che aveva coadiuvato Albert in quell'evento, gli riferì che i vicini e i conoscenti, lo avevano apprezzato, ma nel dirlo si era notato uno strano abbassamento della voce. Già, ed era logico, considerando che la bambina era stata la sua pupilla per tutto il tempo che aveva vissuto. "Troppo poco" pensò l'uomo, "Quella bambina ha vissuto troppo poco perché si potesse amarla come meritava". Una lacrima gli lucidò gli occhi, lui però, abituato a mantenere un contegno consono alla sua carica all'interno di quella famiglia, la nascose, evitando di volgere lo sguardo.
In casa erano rimasti Albert e la servitù, così Rose, esternò ancora una volta, ad Albert, il suo rincrescimento. Ma le parole che lo colpirono maggiormente vennero da Delajadar che manifestò il dolore che le prendeva l'anima, augurandogli di ritrovarla un giorno in paradiso. "Come posso licenziare questa donna", si chiese, "Ha un'amina così pulita". Suonò il cellulare di Locosh, ma lui non lo sentì.
"Signore il cellulare", lo avvertì Seimoor ma lui non sentì nemmeno quell'esortazione.
Qualche attimo dopo, come se si fosse svegliato da un sonno inspiegabile, rispose: "Pronto".
"Albert come stai?". Per quanto fosse preso da pensieri nefasti, la voce di Angela lo scosse, liberandolo da quella strana apatia.
"Come vuoi che stia, vorrei che fossi qui. Sapessi come sento la tua mancanza. Oggi è stata una giornata terribile".
"Dimenticherai, anche se sarà difficile".
"Perché lo dici, lo sai che non potrò mai dimenticare".
"Vorresti che vivessimo per sempre nel ricordo di Lori?".
"Non lo so, ma ora desidero ricordare, poi, chissà". In parte, aveva accondisceso, ma, per lui, la pace sarebbe arrivata solo quando gli assassini di sua figlia avrebbero pagato.
"Lori non lascerà mai la mia mente, amore mio ...".
"Già", aggiunse Albert, poi aspettò che Angela continuasse, infatti, Angela aggiunse: "Li hanno presi?".
"Ancora no, ma sanno che Ten Bivonci era un loro complice". Dall'altra parte arrivarono singhiozzi a stento trattenuti.
"Calmati Angela, è una carogna, purtroppo nessuno di noi poteva prevederlo". La donna chiuse il collegamento, lasciandolo preda d'interrogativi legati a quella telefonata.
Gli era sembrato che Angela volesse dimenticarsi di Lori ma poi la stessa aveva espresso apertamente che l'avrebbe tenuta nel cuore, per sempre, inoltre, perché aveva pianto quando aveva saputo che Ten Bivonci era il maggior sospettato?
"Domani le chiederò spiegazione".
Il dottor Grieswitc accolse Albert con un sorriso che sprizzava soddisfazione, guardò la mano dell'uomo che qualche giorno prima aveva incapsulato nella benda, annuì e disse: "Sua moglie può lasciare l'ospedale".
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Crash Man
AcciónVincitore WATTYS 2017... In un futuro non troppo lontano, la sovrappopolazione sarà un problema che dovrà essere risolto. Una legge ai limiti dell'inverosimile getterà scompiglio negli stati aderenti e la vita diventerà un'amara sopravvivenza. La f...