Capitolo 8

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*Driiiin*
Odio il suono della sveglia, penso proprio che la cambierò, magari con una canzone...

Sono le 7:00, vado in cucina e mi preparo la colazione, metto la caffettiera sul gas e mentre aspetto che il caffè si prepari vado a vestirmi.

Oggi è una giornata molto calda, quindi decido di non mettere jeans, indosso una gonna a vita alta di pelle, è un po' corta, ma non dispiacerà a nessuno, indosso un top bianco intrecciato sulla schiena, e decido di indossare le nuove converse. Sono pronta, vado un cucina e mi verso il caffè in una tazza.

Esco di casa è sono solo le 8:00, potevo svegliarmi molto più tardi, le mie lezioni inizieranno alle 9:30, però ho tempo per farmi un giro.

Arrivo al piano terra e mentre esco dall'ascensore vedo George che mi viene in contro, ha una faccia preoccupata e triste, prima che possa dire qualcosa mi interrompe
-Ehi, Carly...- ha la voce che gli trema
-Ehi, che ti succede?- gli dico avvicinandomi per salutarlo
-Nulla...- la sua voce non è cambiata
-Dai George, ci conosciamo da poco tempo ma sai che puoi fidarti!- gli dico con tono più dolce che riesco mette gli accarezzo il braccio
-Ehm...sta sera sei impaginata?- mi chiede sempre con voce tremante
-È un'appuntamento?- gli chiedo imbarazzata
-No, assolutamente, e solo che volevo parlarti di una cosa è volevo sapere se eri impaginata..- mi dice arrossendo
-Ah! Sta sera volevo uscire, ma se per te non è un problema ci vediamo per le 15:00 qui così andiamo a casa e puoi dirmi quello che vuoi- gli dico
-Certo ci vediamo qui!- mi saluta è prende l'ascensore.
Salgo in macchina e solo le 8:15 è ancora presto.

Giro un po' per la città e trovo un negozio di ciambelle vicino al mio palazzo, non lo avevo mai notato, quindi mi fermo e prendo una ciambella al cioccolato.

30 minuti dopo...
È un ora che giro per la città sono le 9:10 e decido di chiamare Stefy,
-Ehi ste!- risponde dopo il secondo squillo
-Ehi!-
-Dove sei!?- le dico imboccando la strada per arrivare a casa sua, così non dovrò restare da sola ancora per molto
-Sto scendono di casa, spero di non perdere l'autobus!- mi risponde con l'affanno, sicuramente starà correndo
-Oh lo perderai! Fidati!-
-Come?- dice lei con il fiato ancora più corto -Come lo fai a sapere!?-  continua
-Perché sono giù a casa tua, ed è appena partito!- scoppio a ridere mentre lei comincia a bestemmiate..
-Se sei giù a casa, mi darai un passaggio!- urla mentre mi chiude il telefono e si piazza di fronte alla macchina
-Salta su! Bella!- le dico poggiando il telefono sul cruscotto e aprendogli la portiera.
È bellissima, come sempre, indossa: una gonna dal ginocchio che prende la forma del suo corpo, che tra l'altro è fantastico, indossa un paio di converse rosa di pelle, è una camicia leggera ovviamente, rosa
-Ma ogni tanto indossi qualcosa che non è rosa?- le
Chiedo mentre sale in macchina
-Sinceramente, No!- dice lei poggiandosi una mano sulla testa
-Immaginavo- rispondo ridendo,anche se già sapevo qual era la risposta.

Dopo 30 minuti siamo davanti al parcheggio. Scendiamo dalla macchina e andiamo verso l'ingresso.

Entriamo in classe e mi siedo al mio solito posto.
Il resto della giornata passa parlando con Stefy dei suoi capelli mentre la mia mente è concentrata altrove. Non l'ho visto da nessuna parte, sicuramente non sarà venuto...
Torno in macchina con Stefy, non voglio farla tornare in autobus, casa sua è di strada e almeno nessuna delle due starà da sola.

Vicino all'ascensore mi aspetta George, puntualissimo, sono esattamente le 15:00.
-Ehi, hai spaccato il secondo!- dice lui venendomi in contro
-Visto!- gli dico salutandolo con un bacio sulla guancia -Andiamo!- lo oltrepasso per andare verso l'ascensore.

Una volta arrivati al ventesimo piano usciamo dall'ascensore a ci avviciniamo alla porta di casa...
-Ehm...scusami per il disordine, sai, ieri è venuta a trovarmi Lara e abbiamo "fatto festa" con due pizze- gli dico entrando
-Oh tranquilla!- entra e poggia la sua cartella sulla poltrona.
Ci accomodiamo in cucina è mentre sto per chiedergli il perché mi abbia chiesto di parlare e soprattutto di cosa mi interrompe
-Che avete fatto tu e Lara ieri?- mi chiede appena si accorge che sto per dire qualcosa
-Parlato, molto- taglio corto -Ma senza che tu mi confonda, di cosa dovevi parlarmi?- gli chiedo con la voce incuriosita mentre esco due birre dal frigo
-Ah si giusto...- si accomoda, poi prende un sorso dalla birra e continua a parlare -Ehm...davvero è una cosa difficile da dire, ho paura che tu mi possa giudicare..- ha la voce tremante come se volesse piangere
-Ehi, non mi permetterei mai! Non mi importa dell'apparenza tu sei un bravissimo ragazzo, dimmi tutto senza paura!- lo invito a continuare e le mie parole gli strappano un sorriso
-Okay... ehm... mi...mi sono innamorato...- wow!
-Oh davvero! E di chi!?- ora sono troppo curiosa
-Ecco la parte difficile, ecco questa persona...- ricomincia a balbettare e il suo tono torna come prima, come se stesse per piangere da un momento all'altro
-Questa ragazza eh..?- continua a parlare cazzo, aggiunge la mia mente,
-Ecco questa....c'è questo ragazzo...- balbetta lui, oh adesso ho capito.
-Ehi, George...- oh mio dio sta piangendo... scendo dalla sedia e corro ad abbracciarlo
-Carly...mi giudicano tutti solo perché sono gay e poi è arrivato lui che mi ha stravolto la vita, lo conosco solo da tre giorni ma non faccio che pensare a lui, mi passa davanti tutti i giorni, abita in questo palazzo, siamo usciti insieme, mi ha baciato... eh ora, ora sono fottutamente innamorato di lui!- si sfoga nelle mie orecchie tra una lacrima ed un singhiozzo, in quel momento, in quel fottuto momento penso a lui. Scot ed io, George e il ragazzo di cui è innamorato, con quelle parole me ne sono accorta, io lo amo?
-Ehi...Carly, perché piangi...?- mi chiede mentre non mi accorgo che lui si è ripreso ed io sono in lacrime
-Per te...mi dispiace per ciò che stai passando, ma fidati arriverà la felicità anche per te...- mi asciugo le guance e torno a sedermi -anche per me...- aggiungo a bassa voce

Un'ora dopo...
Sono le 5:30 George è andato via venti minuti fa, gli ho spiegato ciò che mi è successo con Scot e siamo scoppiati a piangere, di nuovo.
Decido di farmi una doccia per poi uscire.

Sono le 6:30 sono appena uscita dal bagno, ho deciso di lavarmi anche i capelli e anche di stirarli.

Mi vesto e alle 7:00 sono già in macchina, non ho in programma niente, volevo solo un momento per uscire un po'.

Mi incammino verso il lungo mare, voglio uno di qui frullati che ho preso con Scot.

Arrivo al chiosco ed ordino esattamente lo stesso che ho preso con lui ieri, mi incammino verso il mare.

Incontro tante persone che si divertono e sono felice anche io, finalmente...
Ehi ma quello è Scot, mi accorgo di non essere lontana dal suo gruppo di amici, mentre mi avvicino per poterlo salutare...

Cosa!,
Non mi accorgo di aver rovesciato il mio frullato ovunque, intorno e addosso a me, mentre guardo Scot ad un paio di metri baciarsi con una ragazza, Melanie, riconoscerei i suoi capelli ovunque, lei si volta a guardarmi ed io sono in lacrime con il frullato sparso su tutti i vestiti ed i sentimenti a pezzi.
Tutti ridono di me, umiliata nel centro di una spiaggia.

Scot si gira a guardarmi, apre la bocca come se volesse dire qualcosa, ma non lo fa.

Nella mia mente ritornano le immagini di me e Scot in macchina e di lui e Melanie che si baciano, mentre le mie gambe perdono il controllo, e alla fine mi ritrovo a fare una sola cosa,
CORRERE!!!

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