Capitolo 9

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Sono 20 minuti che corro per tutta la città.
Mi fermo in una stradina e mi siedo su uno scalino di un portone.

Sono zuppa di frullato e lacrime.

Mi accendo una sigaretta, sono troppo nervosa.

Comincio a fissare il vuoto per un tempo infinito, non riesco a pensare a nulla, solo a me e Scot in macchina e a Melanie e Scot che si baciano davanti a me, sono distrutta, è successo di nuovo, non posso crederci, sento una voce prima lontana poi sempre più vicina ripetere il mio nome, è lui...

-Carly! Carly! Dove cazzo sei!!- si ferma a prendere fiato e quando si gira mi guarda e si avvicina
-No! Non avvicinarti!- mi alzo di scatto lanciando la sigaretta e facendo un passo indietro
-Non ti farò niente, voglio solo parlare con te...- abbassa lo sguardo è fa un passo verso di me
Scoppio in lacrime di nuovo faccio un altro passo indietro, poi riesco a trovare le parole...
-Stai lontano da me...- comincio a dire a bassa voce poi continuo -Hai trovato una ragazza fragile e te ne sei approfittato, mi hai detto tante cose che mi hanno fatto sognare, poi mi hai distrutto tutti sogni, pensavo di aver trovato la persona che mi avrebbe aiutato a tirare fuori il mio carattere, avevo ritrovato me in te, ma ho sbagliato!- urlo mentre le lacrime continuano a rigarmi il volto.

Lo guardo negli occhi per tutto il tempo ogni mia parola sembra ferirlo sempre più nel profondo, ma so che sta mentendo, lo ha fatto in questi giorni, vuole solo avere un'altra delle sue conquiste, sta volta, Carly, devi essere forte, aggiunge il mio cervello, rialzo lo sguardo verso di lui
-Vattene.- gli urlo in maniera più cattiva che riesco, questa sembra proprio la botta che lo ferisce di più, abbassa lo sguardo, poi lo rialza si riasciuga le lacrime, sono finte lo so, devono esserlo per forza, mi guarda negli occhi
-I....io...io non...non so che dire..- balbetta mentre mi fissa negli occhi, e se non stesse mentendo? No! È impossibile! Sta mentendo! Come ha fatto fin ora...
-Ecco! Meglio così! Ora vattene!- gli urlo di nuovo contro, mentre lui abbassa lo sguardo e va via lasciandomi da sola, ed è la cosa più terribile di tutte, scoppio di nuovo a piangere e mi butto per terra...

Dopo 20 minuti...
Non ricordo più da quanto tempo sono butta qui, per terra, con un pacco di sigarette e gli occhi fissi nel vuoto.
Le mie gambe riprendono vita e mi costringono ad alzarmi, voglio tornare a casa mia e restare lì per sempre.

Sono appena entrata in casa... sono distrutta, non faccio che piangere
-Devi farti una doccia! E... e poi vedrai che starai bene, che sarà tutto un sogno, e che...tu, tu non lo ami!- inizio a camminare avanti e in dietro per la stanza, parlo, grido da sola, mentre piango e mi butto a terra distrutta.

Apro gli occhi, sono sul pavimento, con il viso bagnato di lacrime e gli occhi persi nella stanza, sento un dolore nel petto, mi sento, vuota, ora si che avrei bisogno di quella doccia.

Ho fatto la doccia più lunga della mia vita, ci sono stata minimo un ora lì dentro, e mi ha fatto bene, o meglio, quasi bene.
Sono solo le 9:00, domani non avrò le forze di andare a scuola, posso permettermi di saltare una lezione, sono un passo avanti agli altri, quindi una pausa mi servirà.

Chiamo Stefy per sapere se c'è un posto dove posso ordinare sushi
-Tesorooo!!- urla lei appena apre la telefonata
-Ehi!!- cerco di sembrare meno distrutta possibile, e ci riesco
-Dimmi tutto!-
-Volevo sapere se potevi mandarmi il numero di qualche ristorante cinese a domicilio, se ne conosci qualcuno, ovvio!-
-Ah si, te lo mando subito-
-Grazie...tesoro!- imito la sua voce mentre lei scoppia a ridere e riaggancia.
Dopo un paio di minuti mi arriva il messaggio di Stefy con il numero del ristorante, ordino un po' di sushi

Dopo 15 minuti...
Sono sul divano, sto guardando un film comico, almeno rido, per quanto ci riesca.
Mi stendo sul divano appena poggio la testa al cuscino suona il citofono
-Oggi non volete farmi rilassare un attimo eh!- urlo come se qualcuno possa sentirmi, secondo me i vicini si chiederanno se sono pazza...
-Chi è?- chiedo con voce stufa
-Cibo cinese!- risponde un ragazzo con un forte accento cinese
-Ah, si! Ventesimo piano!- apro il portone a chiudo il citofono.

Ora finalmente posso rilassarmi.
Spengo il telefono per sicurezza, mi sistemo sul divano con le gambe incrociate, un coperta, film, e cibo cinese. Cosa si può desiderare di più...

A metà del film scoppio a piangere, dovevo solo ridere, i due protagonisti: Lucy e Michel si sono lasciati, anche se in maniera divertente si sono lasciati...
Non riscontro più a vivere!

Ho finito di mangiare e sono stanchissima, non ho le forze nemmeno di andare a mettermi nel letto.

Accendo il telefono e trovo 20 messaggi e 10 chiamate da Scot, ah adesso mi chiama anche, vorrei cancellare i messaggi senza leggerli, solo che sono troppo curiosa di sapere cosa ha scritto.

Visualizzo i messaggi ogni uno recita la stessa parola:
SCUSA! si scusa per quello che ha fatto, si scusa di averla baciata, si scusa ti essersi fatto trasportare, si scusa, si scusa e si scusa, voglio risponderlo, per poi chiudere definitivamente ciò che non si è mai aperto.
Il mio messaggio invece recita questa scusa:

"Io mi scuso...mi scuso per essermi INNAMORATA di te!"

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