Capitolo 2

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Sono sull'aereo, sono diretta a Los Angeles, una delle città più belle del mondo. Durante il viaggio ho mille emozioni in circolo. Non riesco a capire cosa sta succedendo, cerco di immaginare la mia nuova vita, e spero con tutta me stessa sia migliore di quella appena passata.
Arrivo a destinazione, mi si ferma il cuore quando mi giro e osservo il panorama che già di qua sembra perfetto.
Salgo sul primo taxi che mi vedo passare davanti, carico le valige nel bagagliaio con l'aiuto del tassista.
Dopo pochi minuti mi ritrovo davanti ad un palazzo enorme, solo guardandolo dall'esterno rimango a bocca aperta, pensa a come sarà l'interno, penso tra me e me.
Non posso credere che i miei genitori mi abbiamo comprato una casa qui in uno dei grattaceli più belli di Los Angeles.
Prendo fiato ed entro nel palazzo ad accogliermi c'è un ragazzo poco più altro di me, capelli rossi, e fisico niente male -Lei deve essere Carlotta Tailor, mi avevano avvisato del suo arrivo, l'accompagno in camera- dice il ragazzo, mi guarda in maniera troppo strana, ho paura, mi sembra un pervertito! -Signorina si sente bene?- sento la voce del ragazzo, solo adesso mi sono accorta di come lo sto fissando, oddio sembro pazza! -Si si mi scusi- mi sento arrossire e il ragazzo sorride imbarazzato, forse avrà capito a cosa stavo pensando.
-Le chiedo scusa non mi sono nemmeno presentato- dice il ragazzo dandomi la precedenza in ascensore dopo aver poggiato le mie valige all'interno -Sono George!- dice con voce emozionata, di cosa poi, -Piacere di conoscerti, George- gli dico cordialmente porgendogli la mano. L'ascensore è enorme e solo adesso mi accorgo di essere arrivata al mio piano, leggo sulla parete -Ventesimo piano!- dico con tono più forte di quanto volessi, George mi guarda in maniera strana e scoppia a ridere, -Scusa- dice lui riprendendo fiato per lo sforzo della risata e credo anche per il peso delle valigie -Non c'è molto da ridere- ironizzo -E se si rompe l'ascensore? Devo salire 20 piani a piedi!!!- dico tutto d'un fiato, -Ci sono minimo 30 ascensori in questo palazzo, uno dovrà funzionare per forza no?- dice mentre mi apre la porta di casa invitandomi ad entrare e posando i bagagli vicino ad una poltrona all'ingresso. -Io torno di sotto queste sono le chiavi, per qualsiasi cosa nel mobile della camera da letto ci sono i numeri della reception- dice uscendo dalla porta e chiudendosela alle spalle. Poso la borsa sulla piccola poltrona dove George a lasciato le valigie, la casa è grande, grande per una persona: è composta da un bagno abbastanza spazioso compreso di vasca da bagno, la mia mente urla da sola, cucina con piano bar che sostituisce il tavolo, ed infine un piccolo salottino di fronte alla cucina, continuando a camminare verso il bagno, vorrei farmi una doccia, mi ricordo di non aver visitato la camera da letto. Il bagno si trova in un corridoio difronte all'ingresso, quindi dovrà essere di qua anche la camera, la noto solo ora la porta vicino al bagno. Apro la porta ed eccola: è molto spaziosa e poco elegante, come piace a me, ha un grande letto il comodino posto da un lato è di color bianco, come il resto dei mobili presenti nella stanza. Decido di disfare le valige e poi farmi una doccia.
Dopo circa un'oretta ho finito di sistemare le mie cose e rendere la casa un po' "mia", mi sento a mio agio adesso. Faccio una doccia e il contatto con l'acqua calda mi fa venire i brividi.
Mi asciugo i capelli e li raccolgo in una cipolla disordinata, in questo periodo sto amando i capelli legati in questo modo, mi vesto e opto per un pantaloncino a vita alta e un top che ho acquistato la settimana scorsa, indosso le Adidas e preparo la borsa.
Ho intenzione di comprare per prima cosa una macchina perché senza non so come muovermi e poi fare un giro della città.
Chiudo la porta e prendo l'ascensore, arrivo al piano terra e mi scontro con un George -Ehi, Carlotta- dice lui facendo spazio per farmi uscire dall'ascensore -Ciao- lo saluto educatamente lo supero per uscire dal palazzo prima che possa ricominciare a parlare e trattarmi qui per molto -Piaciuto l'appartamento?- mi fa lui prima che possa fare un altro passo per uscire -Si, molto bello, ora devo andare- lo liquido e mi dirigo all'uscita.
Accendo il telefono che avevo quasi dimenticato di avere e trovo una quindicina di chiamate perse da mia madre e due da Lara, richiamo mia madre e le spiego tutto, riaggancio prima che possa decidere di trattenermi al telefono per molto, apro internet e cerco un rivenditore di auto il più vicino possibile, per mia fortuna ne trovo uno dietro l'angolo di casa, infatti da sbadata quale sono non mi accorgo di avere un cartello accanto "Rivenditore autorizzato auto&moto".
Ho bisogno di dormire, sono più scema del solito oggi, entro e ad accogliermi c'è una ragazza magra, troppo magra, -Salve- dice lei con aria professionale, sono a disagio non ho mai saputo niente di macchine -Salve, vorrei acquistare una macchina- le dico sotto voce perché non voglio farmi sentire c'è un eco pazzesco in questo negozio e non voglio che le altre persone presenti sentano ciò che faccio, che poi che ci posso fare in un negozio di auto? Aggiunge la mia mente
-Ha idea di quale macchina vorrebbe?- ripete più di una volta la ragazza prima che io decida di ascoltarla -Ehm...sinceramente no, lei ha qualcosa che può mostrarmi in modo che possa scegliere?- chiedo imbarazzata mentre la ragazza cerca di non ridere ed io con lei -Certo, mi segua- dice lei facendomi strada -Oddio quella è bellissima!- dico ad altra voce contro la mia volontà -Oh, si quella è l'ultimo modello di una Panda- dice lei con aria orgogliosa -Io ne ho una identica, solo che la mia è nera- dice lei con sorriso molto amichevole -Ehm...quanto costa?- spero non spari un numero che faccia urlare anche il mio portafogli. -Oh tranquilla costa meno di quanto tu possa pensare- mi fa lei poggiandomi una mano sulla spalla, ma si nota così tanto che sembro spaventata?, -Ti chiamo il dirigente del negozio così potete discutere del prezzo- fa lei andando via. Dopo poco esco dal negozio con in mano le chiavi della mia nuovissima macchina, e non è costata nemmeno tanto, sono più felice di prima, infatti noto delle ragazze che mi guardano e ridono mentre mi passano davanti -Troie- non mi accorgo di averlo detto ad alta voce Emma per fortuna loro non si girano. Sono troppo stanca per andare a fare un giro. Solo le 21:00!?. Decido di fare un giro del palazzo in macchina solo per provarla, fortunatamente trovo posto poco dopo il mio palazzo. Salgo in camera, e per mia fortuna non ho incontrato George e un bravo ragazzo, si! Solo che parla troppo e non si mai i fatti suoi anche se lo conosco solo da qualche ora. Arrivo in casa butto la borsa per terra e corro in camera, mi butto sul letto e crollo in un sonno profondo, molto profondo.

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