Capitolo 8

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La gattina era stupenda, in quel momento entrò il medico che disse che mi avrebbero dimessa all'istante, mi vestii e tornai a casa

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La gattina era stupenda, in quel momento entrò il medico che disse che mi avrebbero dimessa all'istante, mi vestii e tornai a casa.

Poi Valentino mi disse che più tardi sarebbe venuto a prendermi per portarmi a comprare tutto il necessario per la gattina.
Si erano fatte le 14 e Valentino arrivò e cosi andammo in un centro commerciale per animali.
Le comprai una ciotola rosa, i croccantini ,la lettiera ,il trasportino,il lettino,il guinzaglio e infine una cosa un po' strana...UN PASSEGGINO PER GATTI.

Finito di far compere tornammo a casa verso le 16 e Valentino mi disse che dovevo prepararmi più elegante che potevo e che verso le 19:30 sarebbe venuto a prendermi di nuovo per andare a cena in un ristorante di lusso.

Corsi subito a farmi una doccia e mi feci i ricci ai capelli, mi truccai, poi andai in camera per vestirmi, indossai un abito lungo bianco che mi aveva regalato Valentino e un paio di tacchi con tutti i brillantini.

Verso le 19:20 sentimmo suonare alla porta e Matteo apri,naturalmente era Valentino salutammo Matteo e uscimmo.

Mi portò in un ristorante bellissimo cenammo e quando arrivammo al dolce dovetti andare in bagno.

Al mio ritorno vidi che c'erano già i dolci sul tavolo così affrettai il passo e quando mi sedetti non potevo credere ai miei occhi....
Sul tavolo c'era una torta a forma di cuore tutta rossa e dietro c'era un bigliettino con scritto: taglia per orizzontale la torta dove c'è il segno bianco.

Tagliai la torta nel punto indicato e per poco non svenni.... All'interno della torta c'era una scatolina la aprii e trovai un anello con i diamanti ,poi mi accorsi che Valentino non c'era più al tavolo e all'improvviso si spensero le luci e sentii la voce di Valentino che diceva.... Vuoi diventare la mia ragazza ufficiale ?
E io in lacrime gli risposi di si che volevo essere la sua ragazza ufficiale detto questo ci baciammo e tutta la sala applaudì'.

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