Capitolo 11

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Michela:
Mi stavo lavando i denti e non facevo altro che pensare a quel bacio. Era stato meraviglioso, ma allo stesso tempo uno sbaglio. Ma era inevitabile; l'atmosfera era perfetta, eravamo così vicini e lui era così bello.Non ho saputo resistere. Ci mettemmo a letto, perché alle tre ci saremmo dovute trovare con gli altri e così decidemmo di sdraiarci un po' prima di andare. -Ragazze, io e Ste ci siamo baciati- -Cosa?Davvero? Quando?- Mentre succedeva Giorgia si era addormentata e quindi non se n'era accorta nonostante fosse proprio nel letto accanto al nostro. -Prima, in camera loro- mi comparve un sorriso ebete sulla faccia e per fortuna eravamo al buio, così nessuno mi avrebbe vista. Chiara dormiva già da un po' e Teresa credo facesse finta di dormire, <qualche mese prima, mentre parlavamo di chi fosse il più carino della classe lei aveva detto Ste e probabilmente era invidiosa che lui avesse sempre scelto me invece di lei> quindi non rispose e rimase ad ascoltare in silenzio.
-Che bello, dai sono felice per voi- Non c'era grande entusiasmo nella voce di Giorgia, ma non mi importava. Io ero ero così felice. -Quindi ora cosa farete?- -Non lo so, non abbiamo parlato. Sono arrivati subito i prof a cacciarci. Non credo però che ci metteremo insieme, non lo so. Sono confusa. Però mi è piaciuto davvero molto- -Che carini,era ora- rise. Continuammo a parlare fino alle tre e poi svegliammo le altre. Puntammo la torcia in faccia ad entrambe, ma non servì a nulla, così facemmo suonare la sveglia. Dovemmo farlo per tre volte per riuscire a svegliarle, ma ce la facemmo. Teresa andò a controllare se ci fosse fuori qualcuno e come per miracolo il corridoio era vuoto. "Ehi, arriviamo, siete svegli?" Scrissi a Ste. "Sono l'unico sveglio qui, ma venite comunque" Andammo e una volta là riuscimmo a svegliare solo Mattia. Giocammo per un paio d'ore e poi tornammo in camera. Stetti tutta la sera accoccolata a Ste e ci divertimmo un mondo.

Era mattina e noi a malapena riuscivamo a tenere gli occhi aperti. Venni a sapere da Richi che Ludovico mi aveva dato della puttana dopo aver scoperto del bacio. Mi diede davvero fastidio, ma decisi di non dargli corda. Io sapevo che non era così. Una puttana non sta insieme a un ragazzo per undici mesi. Avevo solo voglia di sciare in quel momento. Durante la pausa ci fermammo in camera a riposare, ma come al solito durò troppo poco. Andammo a sciare. Io sciavo seguendo Chiara e dietro di me c'era Mattia e sapevamo tutti che lo faceva solo per guardarmi il culo, anche se non capisco cosa possa vedere con la tuta da sci. Nonostante questo particolare mi divertivo sempre un sacco con lui e gli sono caduta più volte addosso perché gli tagliavo la strada facendo curve improvvise e lui mi arrivava sempre addosso.

Quella sera mi misi un paio di leggins neri e una canottiera bianca. Appena arrivati avevo rubato una felpa a Ste e me n'ero impossessata, così misi sopra quella. Ci stavamo preparando e accesi la piastra perché avrei dovuto fare i capelli a tutti.
"Dobbiamo parlare". Quando lessi quel messaggio di Ste mi si bloccò il respiro per un attimo. "Va bene, quando sei pronto vieni che parliamo e poi ti faccio i capelli". Mentre aspettavo iniziai a fare l'acconciatura a Giorgia e andai a truccarmi. -Adesso parliamo di ieri- dissi alle altre. Loro capirono al volo e fecero un coro di Uh e Oh maliziosi e io risi guardandole male, ma in verità ero agitatissima. Are arrivò e aspettò un attimo che finissi di truccarmi, poi uscimmo nel corridoio. -Ciao- disse lui sorridendo e diventò tutto rosso, come sempre. Gli sorrisi. -Quindi?- eravamo entrambi agitati, ma non vi era ombra di terrore tra di noi, probabilmente eravamo consapevoli che non ci saremmo persi. -Non so, te cosa pensi?- dovevo iniziare io quindi. Okay –io penso sia stato uno sbaglio, ma uno sbaglio che rifarei un milione di volte. Ma io non ci vedo come fidanzati sinceramente, preferirei essere solo la tua migliore amica.- avevo un po' paura della sua risposta, credevo ci sarebbe rimasto male, invece tirò un sospiro di sollievo. -La penso esattamente come te- e scoppiò a ridere. Io lo seguii. -Non credo che funzioneremmo come coppia- continuò. Avevamo percorso tutto il corridoio avanti e indietro almeno tre volte. -Però non ci saranno più baci- A sentire queste parole si spense. -Non siamo fidanzati, non possiamo baciarci.- -Beh, io tenterò lo stesso di baciarti. Non mi importa se stiamo insieme o no- Cosa? E perché mai? -Ma come... E io non ti bacerò- gli risposi con tono di sfida. Ridemmo e lui si vantò di essere riuscito prima di Mattia. Infine ci abbracciamo e tornammo verso la camera. Era quasi ora di mangiare e dovevo ancora piastrare i capelli a Chiara e Ste.

Quando ebbi finito con lei iniziai con Ste per poi finire con me. Stava bene con i capelli lisci, ma li preferivo quando erano riccioluti. Mentre mi sistemavo i capelli le altre iniziarono a scendere a mangiare, perché era già piuttosto tardi, Ste mi aspettò. Mentre uscivamo mi afferrò per un braccio e mi tirò a sé. Si sedette sul letto e mi fece sedere cavalcioni su di lui. Mi guardava negli occhi e mi fece avvicinare al suo viso. Sapevo che non dovevo baciarlo e non volevo dargli questa soddisfazione, non appena fossi arrivata al limite mi sarei fermata e così feci. Le nostre labbra si stavano per toccare, ma rimasi ferma a fissarlo negli occhi mentre lui cercava di attirare le mie labbra sulle sue. -Non lo farò- la mia voce usci bassa e tremante. Alzò gli occhi al cielo. -Tanto ce la farò- -Perché ci tieni tanto?- chiesi sorridendo. Mi piaceva troppo che avrebbe fatto di tutto per un mio bacio. -Perché mi va tantissimo-
-E perché l'hai fatto ieri?-
-Non ho cominciato io-
-Quindi sarei stata io?-
-Certo-
-Ma sentilo. Te mi stavi facendo i grattini e mi hai tirata sempre di più verso di te e non ho saputo resistere.- dissi ridendo. Rise pure lui e iniziò a farmi i grattini. -Non ci casco due volte- -Ho vinto la scommessa-
-Quale scommessa?-
-Io e Luca abbiamo scommesso su chi di noi due fosse riuscito a baciarti per primo- Cosa? -Cosa? Stai scherzando spero- dissi mettendomi a sedere sul suo ventre e incrociando le braccia. -No no- continuava a ridere. Gli tirai un pugno sullo stomaco. -Idiota. Poi non era corretto, era ovvio che tu avessi più chances di lui-
-Lo so, appunto. È stato solo un pretesto- disse strizzandomi l'occhio. Lo faceva apposta. Sapeva che avevo un debole per il suo occhiolino e lo usava contro di me. Mi prese per un braccio e mi tirò nuovamente verso il suo petto. Quanto avrei voluto baciarlo, ma non potevo. In quel momento il mio orgoglio doveva vincere su tutto, così rimasi a pochi millimetri dalla sua bocca. Mi guardava negli occhi, erano così belli. Sul marrone/verde e le lentiggini che li contornavano mi facevano impazzire. Quando le sue mani si appoggiarono sui fianchi per poi scendere sempre di più fino ad arenarsi sul mio sedere. Lo lasciai fare, in quel momento non mi importava di apparire puttana; c'eravamo solo io e lui e lui era tutto ciò che volevo. Una pioggia di brividi mi tempestò la schiena. Stavo per cedere. La voglia di baciarlo stava diventando insopportabile, ma dovevo resistere, così appoggiai la testa nell'incavo tra il suo collo e la spalla e lui portò le mani sotto la mia maglietta per farmi i grattini sulla schiena. Era così bello. La luce si spense d'improvviso. I quadri elettrici delle camere davano sul corridoio, quindi qualche coglione ogni tanto passava a tirar giù l'interruttore. Rimanemmo al buio in quella posizione, poi Ste iniziò a farmi il solletico sui fianchi e in un attimo, non so come, mi ritrovai sotto di lui. Ora non potevo più scappare. Sorrise soddisfatto continuando a guardarmi negli occhi e si avvicinò sempre di più. Quando le nostre labbra si stavano per toccare si bloccò e mi guardò. Ormai non potevo più sfuggirgli e non avrei neanche voluto. Volevo assolutamente baciarlo, ne avevo estremo bisogno. Era meraviglioso. Quando le nostre labbra finalmente si scontrarono, le nostre lingue si incontrarono e iniziarono a muoversi insieme, quasi come se stessero danzando. Era così bello poterlo baciare di nuovo. Non mi ero resa conto che mi fosse mancato così tanto il tocco di quelle labbra morbide. Il bacio andò avanti per minuti che sembravano ore ma non avrei voluto fare altro se non stare lì ad assaporarlo. Quando ci dividemmo fissò lo sguardo prima sulla mia bocca per poi passare ai miei occhi. La sua bocca si allargò in un sorriso e sussurrò -Ce l'ho fatta- per poi urlare -Si!- si sdraiò accanto a me e ridemmo, finché non fummo interrotti da qualcuno che bussava alla porta. Ero sicura fosse una delle mie compagne di stanza così dissi senza pensarci -Sono nuda-
-Ho sbagliato- Cazzo, era la voce di Ludovico. Guardai Ste e scoppiammo a ridere. -Questa serata non poteva andare meglio- lo baciai di nuovo e poi mi accoccolai al suo petto fino a quando Giorgia e Teresa non bussarono. -raga, non avete neanche mangiato e ci avete chiuse fuori- disse Teresa squadrandoci. È vero, non ce n'eravamo neanche resi conto, ma erano già passate due ore da quando le ragazze erano andate a mangiare. Ma ne è valsa la pena. È stata una serata strepitosa. Tra poco aprono la discoteca, andiamo?- Ero così felice che appena Giorgia diede quella notizia mi venne voglia di ballare. -Si dai- in realtà la discoteca era un po' povera, ma era giusto per passare la serata. -Vieni anche tu vero?- chiesi a Ste -Certo, ma credo che ci vadano tutti- giusto. Prima di andare passammo dalla camera di Ste e ci fermammo un po' a chiacchierare con gli altri fino a che Chiara non venne a chiamarci per avvisarci che loro stavano andando.

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