Stefano:
La gita era volata e purtroppo siamo già di nuovo a scuola. È stata la vacanza più bella che abbia mai trascorso e Michi mi ha fatto il regalo migliore del mondo. In questo momento, durante una pallosissima lezione di biologia i miei pensieri sono tutti per Michela che mi siede dietro e la sento ridere insieme a Chiara per un gioco a cui stanno giocando. Ha una risata così bella, anche ora che cerca di trattenersi per non fare rumore. Mi sento molto confuso su ciò che provo per lei dopotutto ciò che è successo. Non posso fare a meno dei suoi baci, non so il motivo, ma ogni volta che la vedo le sue labbra mi ipnotizzano. Credo di provare ormai di più di una semplice amicizia, ma so che se glielo rivelassi la allontanerei e basta. So quanto è scossa dalla sua ultima rottura e non voglio assolutamente perderla, tanto sono sicuro che riuscirò a mettermi con lei. Pensando a Michi la lezione passò davvero veloce e al suono della campanella mi giro per vedere a cosa stavano giocando prima queste due pazze. -Ma quante cavolate riuscite a dire in una sola lezione?- dico ridendo. Loro sono ancora prese a sghignazzare e sono tutte rosse. -Stiamo giocando a nomi,cose, città, ma non siamo granché brave. Abbiamo scritto tante di quelle cagate- la voce di Chiara uscì soffocata, perché non riusciva quasi più a respirare da quanto avevano riso. Si calmarono un po' e Michi mi guardò negli occhi. -Domani giochi con noi, tanto la quarta ora è buca- lo disse con il sorriso di una bambina in un negozio di caramelle e, anche se non amo quel gioco non riuscii a rifiutare. -Va bene- dissi con un sorriso rassegnato.Entrò la prof di lettere e ci diede un po' di tempo per decidere chi si sarebbe offerto per l'interrogazione di storia, ma essendo che nessuno era preparato decise di estrarre. -Ludovico e Chiara venite voi a pescare i nomi- avevamo creato dei bigliettini con i nomi di tutti e li avevamo messi in una busta, simil tombola. Nella confusione i due iniziarono ad estrarre senza farsi vedere da nessuno. Notai che Chiara aveva già pescato, ma aveva messo da parte il bigliettino. Forse c'era il suo nome. Così aveva fatto anche Ludo, ma credo di averlo notato solo io, al contrario di Chiara, che l'avevano vista anche altri. La prof richiamò il silenzio e fece estrarre. Uscirono Alessandro, Riccardo e Martina. Si lamentarono perciò che era successo con gli scambi dei bigliettini, ma furono interrogati comunque. -Ste, mi era uscito il tuo nome- Disse Chiara sedendosi. -Davvero? Grazie mille. Mi hai salvato, cazzo- Se mi avesse chiamato avrei fatto di sicuro scena muta. -E a Ludovico cos'era venuto fuori?- chiese Michela. Non ero l'unico ad averlo notato allora. -Credo il suo. Ma penso che lui l'abbia cercato apposta per toglierlo- -Strano-.
L'interrogazione durò poco, ma visto il poco tempo rimanente e il fatto che nessuno era pronto l'insegnate decise di non interrogare più. Gli interrogati erano furiosi e siccome avevano visto la truffa sollevarono un polverone. -Certo, loro si fanno i comodi loro e chi se ne frega degli altri- iniziò Ale. Si riferiva solo a Chiara, perché il suo amichetto era un santo e non voleva mettere nei guai pure lui.
-La prossima volta le faccio io le estrazioni, così non succedono questi casini- intervenne la prof. Riccardo divenne bordeaux. -Certo!Intanto noi ci siamo presi il nostro tre! Giusto!- non aveva tutti i torti, poteva benissimo non interrogarli. -Ma loro devono coprire i loro amichetti, vero Stefano?- Ale aveva scoperto che era uscito il mio nome e se l'era presa con me come se fosse stata colpa mia. -Ma cosa vuoi da me che non ho fatto niente- ogni tanto quel ragazzo è davvero stupido. -Guarda che pure il tuo amico ha tolto il bigliettino con il suo nome, quindi non prendertela solo con questa parte della classe-. La voce di Michela mi fece quasi sobbalzare; non mi aspettavo che avrebbe preso le mie difese, solitamente è così timida.
-Ma cosa vuoi tu? Sempre a difendere il tuo fidanzatino. Intanto lui non è stato interrogato eh-
-Non è mica colpa sua-
-Sempre a pararvi il culo tra di voi. Siete ridicoli.-
-e Ludovico allora?-
-Ce l'hai con lui solo per quello che è successo in gita-
-smettila Ale, sei tu quello ridicolo qui- intervenni; non riuscivo più a sopportare che quell'idiota se la prendesse con lei.
-Basta ragazzi! Domani quando ci vediamo ne parliamo e programmiamo il giro di interrogazioni.- la prof, per fortuna, interruppe la discussione. Non capivo perché Alessandro se la fosse presa con noi. Anzi, lo so benissimo: ce l'aveva con noi perché Ludovico era arrabbiato e quindi Ale da brava marionetta ci insultava. Suonò la campanella e per fortuna quando l'insegnate uscì Alessandro non continuò la sua invettiva. Mentre preparavamo la cartella per andare in palestra nessuno disse niente. Mi dava fastidio che Chiara non avesse detto niente nonostante fosse stata lei la causa di tutto, ma in quel momento ero più preoccupato per Michela, che dopo il mio intervento non aveva più aperto bocca e non aveva più alzato lo sguardo. Mentre andavamo verso la palestra mi affiancai a lei e rimanemmo infondo rispetto agli altri. -forse ha ragione, forse sono ridicola- esordì lei guardando per terra mentre camminava lentamente. Ci rimasi un po' male. Non era per niente ridicola. Tutt'altro. Mi piazzai davanti a lei e fu costretta a fermarsi. A quanto pare non si aspettava questa mia mossa, perché si bloccò di colpo e sussultò. Poi alzò lo sguardo fino ad incontrare il mio. Sembrava veramente dispiaciuta e anche un po' spaventata. -Grazie mille piccola- le dissi dolcemente mentre le prendevo tra le mie braccia. -e per cosa?-blaterò con la bocca contro la mia spalla. -per avermi difeso. Sei stata davvero coraggiosa.- alzai la testa e la guardai negli occhi. -Non sei ridicola, anzi. Sei perfetta- sorrise. Non se l'aspettava, ma mi sembro molto contenta per quel complimento. Mi strinse a sé e poi continuammo a camminare verso la palestra prendendo in giro Alessandro e Ludovico.
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Best friends
Teen FictionStefano e Michela sono compagni di classe e, da poco, amici molto stretti. Le loro storie sono molto diverse, ma il loro destino è stare insieme. Lo capiranno?