Stefano:
Non vidi Michi a colazione, né nessuna delle ragazze. -Staranno ancora dormendo,sicuro come l'oro- disse Mattia. -Andiamo a svegliarle allora-.Arrivammo davanti alla porta della loro stanza e bussammo insistentemente più forte che potessimo. Venne ad aprirci Teresa con lo spazzolino in bocca.Giorgia era seduta sul letto che guardava il telefono e ovviamente Chiara e Michela erano ancora nel letto con la coperta tirata su fin sopra la testa. Mi buttai su Michela e capii che era sdraiata a pancia in giù. Mugolò qualcosa e cercò di spingermi giù dalla sua schiena, ma si arrese quasi subito e tornò a ronfare. -Sveglia!- Urlò Mattia -Sono le otto e dieci, tra venti minuti dobbiamo essere giù- non ricevette nessuna risposta. -Cucù- dissi tirando via il lenzuolo di Michi. -Dai- cercò di urlare, ma aveva ancora la voce addormentate e si coprì subito gli occhi contro il cuscino. Qualche secondo dopo alzò la testa e mi lanciò un occhiataccia. -Buongiorno- le dissi sorridendo. Era davvero tenera la mattina anche mentre mi guardava male. Era buffa con quei capelli castani tutti scompigliati, più del solito. Si stropicciò gli occhi e si mise a sedere sul cuscino con le ginocchia al petto. -Mi passi il telefono?- chiese sbadigliando. -Non sono le otto e dieci- sbottò quando vide l'ora. -Posso dormire ancora-. L'abbracciai prima che potesse infilarsi di nuovo sotto le coperte. Lei appoggiò la testa sulla mia spalla e mi circondò con le braccia in una presa piuttosto morbida,probabilmente per la stanchezza. -Voglio dormire ancora- mugugno sul mio collo e mi fece il solletico, così feci uno scatto che la costrinse a sollevare la testa. -Scusa- la mia voce uscì come una risata. Mi fissò negli occhi e si mise a ridere. -Ho capito- disse alzandosi e andando verso la valigia. Prese un reggiseno e un paio di mutande e si avviò verso il bagno. Non persi uno solo dei sui movimenti e non ero l'unico. Pure Mattia che stava parlando con Teresa non riusciva a staccarle gli occhi di dosso. Mi dava davvero fastidio. Tanto non ti vuole avrei voluto dirgli, ma riuscì a tenere a freno la lingua. E se non vuole neanche te? Lamia simpatica coscienza mi supportava come al solito. Se non mi vuole io sarò più che felice di rimanerle amico. Non ho nessuna intenzione di perderla. Uscì dal bagno con un filo di mascara, la calzamaglia e una canottiera <che probabilmente erano state appoggiate sul calorifero in bagno fino a poco prima> che le copriva il sedere. Ero geloso che anche Mattia potesse vederle le gambe e per poco anche il sedere, ma pensandoci avevamo fatto anche i corsi di nuoto, quindi tutti l'avevano già vista in costume. Mi infastidiva lo stesso. Venne verso di me, ma deviò alla valigia e prese i pantaloni della tuta da sci e se li infilò appoggiandosi alla finestra con la schiena, credo perché non volesse farci vedere il suo lato B. quando ebbe finito si sedette sul letto accanto a me e si lasciò andare fino ad appoggiare la testa sul cuscino. La guardai e le sorrisi -Sei un caso disperato-sorrise e picchiettò la mano sul materasso accanto a lei come adirmi di sdraiarsi accanto a lei. Stavo per farlo quando qualcuno bussò. Era Andrea che ci diceva che il ritrovo sarebbe stato alle nove e mezza perché c'era stato un problema con alcune chiavi magnetiche-. Prima di richiudere la porta squadrò me e Michela sullo stesso letto e scosse la testa. Rimasi seduto a guardare la porta e Michi appoggiò la testa sulle mie gambe. Sembrava un gatto. -Tutto a posto? Vi siete chiariti? Mi chiese guardandomi negli occhi. Annuii.-Non ci siamo più parlati da ieri- rimase un attimo in silenzio. -Mi dispiace. Vorrei che faceste pace. Mi sento in colpa- -Ma va piccola.Non è mica colpa tua. Non preoccuparti, col tempo faremo pace-.Chiara uscì dal bagno. Era strana, era stata silenziosa tutta la mattina. Le ragazze finirono di preparare la valigia e ci accompagnarono nella nostra stanza a prendere le giacche. Dopo aver sciato saremmo tornati in albergo a cambiarci, mangiare e poi saremmo subito ripartiti. Erano le ultime ore in cui potevo sciare e volevo proprio godermele.
Michela:
Stavamo sciando e il maestro aveva deciso di farci scendere uno a uno in modo che potesse controllare lo stile. Mentre aspettavo il mio turno presi il telefono per vedere l'ora. Trovai un messaggio. "Chiara e Ludovico si sono baciati sta notte. Me l'ha detto Richi" Cosa? Non mi dava così fastidio come avrei creduto, però mi disturbava il fatto che Chiara non me l'avesse detto. Perché poi? Misi in tasca il cellulare e feci la mi discesa ma non pensai affatto alla tecnica. Continuavo a chiedermi perché la mia amica non mi avesse detto nulla. Non riuscivo a farmene una ragione. Avrei dovuto parlarle. Il corso finì e dopo aver lasciato l'attrezzatura al noleggio tornammo in albergo a mangiare. Verso le tre meno venti prendemmo le valigie e le portammo al pullman. Non avevo ancora avuto modo di parlarle con Chiara. -Cosa ne pensi?- mi chiese Ste. -Non so. Non capisco perché non me l'abbia detto-. -Magari aveva paura. Ma te li hai visti?- chiese poi a Riccardo. -Erano nel letto attaccato al mio. Praticamente si stavano facendo su di me. Ludovico voleva di più, ma Chiara si è rifiutata- _In pullman le parlo- conclusi io. Salimmo e ci mettemmo a sedere. Ero seduta accanto a Ste e davanti avevamo Chiara e Andrea. Mi ero portata su gli m&m e non appena fummo partiti iniziai a mangiarli. -Adesso le parlo- dissi a Ste mangiando i miei cioccolatini. -Brava- Ste si avvicinò e mi lasciò un lieve bacio sulla bocca. Sorrisi e lui fece di rimando. -Buono il bacio al cioccolato- rise. Dovevo chiedere ad Andrea di spostarsi di fianco a Ste. Questo mi mandava più in panico di quanto lo facesse la conversazione con Chiara. -Andre- dissi timidamente picchiettandogli sulla spalla. -Puoi venire un attimo qua dietro?- lui non rispose, masi alzò. -Grazie-.Mi sedetti con in mano sempre il mio pacchetto di dolciumi. Lo offrì a Chiara che rifiutò. -Come va? Hai voglia di parlarne?- -Boh. È stato uno sbaglio. Sono sicura al cento per cento che l'abbia fatto solo per te-
-beh non mi importa granché sinceramente di lui- dissi con un sorriso, ma ero più seria che mai. -Ma perché non me l'hai detto?-
-Non ho trovato nessuna occasione. Non potevo venire lì e dirti "Guarda che ho baciato il tuo ex"- non aveva tutti i torti, non ci avevo pensato. -Giusto. Solo un bacio? Richi mi ha detto che Ludo sostiene di averti infilato la mano nella mutande e altre cose- -Ma va. Ma dice solo cazzate. Già mi sentivo da schifo, poi in mezzo a tutti gli altri non avrei fatto niente di più e non avrei dovuto nemmeno baciarlo-
-e perché l'hai fatto?- -Non lo so, erano le cinque e mezza di mattina,avevo un sacco di sonno e stavo dormendo schiacciata contro di lui-
-Ho capito. Massì tranquilla, non ti preoccupare- -che cogliona. Vabbè ormai è fatta, andiamo avanti- le offrii di nuovo gli m&m che rifiutò ancora e tornai dietro. -allora?- chiese curioso Ste. -A posto. Si vede che si sente in colpa e ha detto che è stato uno sbaglio, ma non è andata oltre il bacio-
-Brava piccola, sono fiero di te- gli sorrisi e mi rannicchiai sui sedili con la testa sulle sue gambe. Mangiammo qualche cioccolatino e poi mi addormentai, passando tutto il viaggio di ritorno così.
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Best friends
Teen FictionStefano e Michela sono compagni di classe e, da poco, amici molto stretti. Le loro storie sono molto diverse, ma il loro destino è stare insieme. Lo capiranno?