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*cough* SMUT SMUT *cough* penultimo capitolo.
[ Ogni errore è stato scritto e menzionato volutamente. ]

  "Sono molto più di ciò che scrivo. 
Sono tutto ciò che cancello."

Caro Diario,

oggi Papi Mikey era di buon umore e ha fatto le frittelle. Zio Lulu era felice pure lui anche se o visto che baciava sulla bocca Papi. 
Gli zi non stanno con i papini. 

Mi manca papi Caly anche se mi manda tanti regali e caramele da mangiare. Quelle al limone sono le mie preferite. Sono pazza per loro.

Zio Asthy a chiamato papi per farmi andare a casa sua!!
Sono felicie. 

Ora vado, amico mio. Mi hanno preparato un milksheic!!

xx Abby

-Quante volte devo chiamarti? O devo chiamare il mostro del solletico?- urlò Papino Mikey prima di far scendere una piccola bimba dalle scale in fretta e furia.

Arrivò davanti a suo padre e sfoggiò un angelico sorriso, con qualche dentino mancante ma eppure era la cosa più bella che i suoi occhioni color lago avessero mai visto. 
I suoi capelli biondi cenere andavano in tutte le direzioni in piccoli ciuffi che sfuggivano dalla sua cosa ormai sfatta. 

-Dov'è il milksheic? - e la sua innocenza per la sua tenera età riemerse, tanto che i due giovani trentenni nella stanza si addolcirono immediatamente mentre la piccola sorrideva e si teneva le mani dietro la schiena ansiosamente. 

E Papi Mikey glielo porse con un gran sospiro. 
Glielo aveva preparato Zio Lulù per la prima volta, anche se quel compito era solito a sbrigarlo il suo Cally. 

Lo bevve, rumorosamente da quella cannuccia messa appositamente per lei. Era rosa, un  po' come lo smalto che si era fatta mettere dalla nonna, dopo la scuola. 

I suoi occhioni si guardavano con curiosità attorno prima di arricciare il nasino tondo, classico dei Clifford, e prima di strapparsi da addosso il bicchiere per passarlo al padre.

-Non mi piace!- urlò forte ma non voleva essere cattiva, anche se quel gusto di fragola era acido sulla sua lingua.

Luke schiuse le labbra mentre osservava la scena interdetto. 
Michael gli aveva spiegato come prepararglielo ma evidentemente nemmeno lui sapeva farlo. Il biondo ci teneva tanto ad accontentare la sua nuova principessa, fare parte della sua vita.

-Voglio Cally!- urlò, forse con un pizzico di isteria, prima di far rovesciare il bicchiere a terra e correre su per le scale. 
In cucina si sentì solo più il rumore di una porta sbattere.

Cosa si aspettava Luke Hemmings? Di entrare nella vita di una povera bambina orfana allevata e cresciuta da due ragazzi? Gli stessi due ragazzi che erano diventati i padri, che l'avevano accompagnata in ogni momento importante della sua piccola infanzia.
Luke cos'era per Abigail se non un compagno di giochi?

Cosa credeva di fare?

Si mise una mano fra i capelli prima di posare i gomiti sull'isola della cucina, con gli occhi mortificati di Michael puntati addosso pieni di compassione. 

Luke non era suo il suo papi.



Erano finiti sul divano, quel pomeriggio. 
Calum si era appena fatto la doccia quando un Ashton stanco e sudato era arrivato dal lavoro e aveva varcato la soglia del proprio appuntamento.
Si erano semplicemente guardati e, senza proferire parola, si erano venuti incontro per baciarsi appassionatamente. 

Ease. || Muke {IN REVISIONE}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora