"Cosa dovrei fare se la parte migliore di me
Sei sempre stata tu?
Cosa dovrei dire se tu stai bene
Ed io sono sconvolto? "CALUM'S POV
-Non andarci.- mi disse Ashton,- Non in questo stato.- ma nient'altro mi ostacolò la strada se non l'alcool. Niente poteva impedirmi di andare a casa mia per mettere in chiaro le cose.
-Se domani vuoi comprare l'anello per la proposta ti consiglio di restare qua e di non rovinare tutto.- aveva insistito Ashton con faccia furiosa ma l'unica cosa che feci fu prendere le chiavi della mia macchina, che lui mi strappò via in poco tempo dalle mani.
-Al massimo vai in monopattino.- scherzò lui ma lo feci davvero: presi il monopattino di Abbie che aveva lasciato a casa di Ash e andai verso la mia meta.
Non sapevo che ora fosse, nemmeno se la casa fosse giusta.
Così iniziai a bussare rumorosamente ed ad urlare il suo nome, sperando che si facesse vivo. Avevo anche lanciato il mio 'veicolo' in mezzo ad un cespuglio di fiori strani. Prenderlo sarebbe stata un'impresa.
Due occhi azzurri si pararono davanti a me, socchiusi e lucidi. I capelli in disordine e le labbra arrossate quanto gonfie.
-Ti stai divertendo con qualcuno a casa mia? E il pudore dove è andato a finire?!- alzai la voce furioso mentre i suoi occhi si sbarrarono.
-N-Non è come p..- si bloccò avvicinandosi a me e notai che si sistemò velocemente i vestiti ( che notai non fossero manco i suoi ), -Aspetta, ma tu puzzi di alcool.-.
-Bingo. Voglio vedere il mio ragazzo, così tu potrai finire il tuo lavoro da troione.- forzai un sorriso e lui prima mi guardò male per poi sciogliersi in una risatina.
-E' la cosa più carina che tu mi abbia mai detto, fin ora.- fece finta di asciugarsi le finte lacrime agli occhi e tornò serio, -Comunque non puoi vederlo. Mi ha detto che quando bevi sei abbastanza violento e torna quel problema.-.
-Tu non mi conosci, coglioncello! Ora zitto e fammi passare. Devo vederlo.- e cercai di spostarlo e, nonostante l'alcool, ce la feci.
Scappai da quella testa di cazzo e mi diressi su per le scale, inciampando un paio di volte ( ma questo è irrelevante, no? ) per poi raggiungere la mia camera.
Un Michael era adagiato sul letto, nudo e stanco. Mi soffermai nell'osservalo e lottai con me stesso per non farmi venire un'erezione o per non farmi pensierini sul mio ragazzo ma ogni cosa smise di avere un senso quando intravidi la bustina di un preservativo usato accanto a lui.
In effetti era strano che dormisse nudo.
Poi osservai ancora: la parte del letto affianco sfatto, le labbra di Michael di un rosso incandescente, i capelli in disordine, la pelle pallida piena di graffi e quelli che sembravano succhiotti, ed inoltre in quella stanza c'era odore di sesso.
Luke e Michael avevano appena scopata nel mio letto. Il mio ragazzo si era fatto impalare dal suo fratellastro.
-Lukey..cos'è questo casino?- sbuffò Michael ad occhi chiusi facendo un dolce broncio per poi nasconderlo nel cuscino che stava abbracciando.
Dovevo assolutamente andarmene.
Luke Hemmings era pietrificato sulla soglia della porta mentre mi osservava prender le mie cose con fretta e furia.
-C-Calum?- quella mielosa voce mi chiamò ma io non mi voltai; anzi, continuai a buttare più vestiti che potessi nel borsone.
Due mani mi toccarono le spalle, come per fermarmi, ma io reagii male. L'istinto mi fece colpire il naso di Michael con un destro.
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Ease. || Muke {IN REVISIONE}
Fiksi Penggemar(SEQUEL DI 11.11) Luke torna, dopo 10 lunghi e grigi anni, nella città dov'è cresciuto. Il motivo? Vuole riprendersi il suo amore adolescenziale, il suo fratellastro. Solo che c'è un problema. "Le persone vanno aiutate, non abbandonate." ...