Capitolo 10

386 17 2
                                    

Aaaaaah. Che bello.
Ah ciao, scusate! Si stavo pensando al bacio. È stato fantastico. Era perfetto ma nel vero senso della parola. E poi dopo una vittoria fantastica contro Trento.

Come? L'Oca? Ah per me lei non esiste. Sisi la evito e menomale che non andiamo nella stessa scuola!

Adesso sono seduta sul letto di Beatrice, che mi sta riempiendo di domande riguardo al bacio. Si glielo ho raccontato. E quando ho finito mi ha letteralmente bombardato di domande. Ho risposto a QUASI tutte dato che mi incantavo ad ogni singola volta che nominavo il momento più bello della mia vita.

B: "E te che mi dicevi che non c'era nulla tra di voi"

Io: "Bea non c'era in passato! Ieri è stata l'unica volta che ci siamo baciati, per ora"

B: "Aaaaah ho capito dove vuoi arrivare"

Posso ucciderla?

Io: "No che non lo sai. Adesso devo andare"

B: "Da chi dallo Zar a farti fare ripetizioni su come si fanno in baci?"

La uccido sul serio se non la fate stare zitta!

Io: "Taci quando parli"

Ridiamo e me ne vado.

-Ivan-
Era perfetto. Come lei d'altronde. Ha le labbra morbide e dolci e il suo modo di baciare è unico.

G: "Ehi amico? Se dei nostri?"

Sono con Giacomo, in un bar a prendere un caffè.

Io: "Eh? Sisi ci sono"

G: "A che pensi?"

Lui è il mio migliore amico da quando siamo piccoli. Ci siamo sempre stati quando l'altro aveva bisogno. E non ci sono segreti tra di noi.

Paghiamo e ce ne andiamo.

G: "Allora, come va con Camilla?"

Sa che mi piace Camilla.

Io: "Alla perfezione..."

G: "Cosa intendi?"

Io: "L'ho baciata"

G: "Grande! Ma com'è stato?"

Qui potrei dilungarmi fin troppo ma cerco di essere breve.

Io: "Perfetto"

G: "So già che è molto più di questo ma come riassunto promette bene"

Ci avviamo verso casa e lui riceve una chiamata.

G: "Ciao Viaviana! Come?.....Si certo vengo da te? Ok a dopo"

È innamorato. È ovvio. Sono uguali. Entrambi alti e giocano a basket. Ma stanno bene assieme.

G: "Scusa devo andare mi presti la macchina. Vado da Viviana e tu che fai?"

Io: "Tieni le chiavi. Ho ripetizioni con Camilla"

G: "Aaaah capito. Furbo sei. Ci si vede dopo. Ho le chiavi quindi non ti preoccupare"

Io e Giacomo viviamo assieme in una casetta non molto grande.
Quando finalmente arrivo a casa sento il campanello.

-Camilla-
Mi apre la porta ed é bello come al solito. No non l'aprire la porta lui.

Io: "Pronto a passare un'ora con una capra che non sa nulla di matematica"

I: "Non mi sono ancora preparato mentalmente"

Ridiamo e lo abbraccio. Lo ammetto mi è mancato e anche tanto.
E voi state zitti che se provate a dire 'ma se lo hai visto ieri' vi ammazzo. Bravi così.

I: "Vuoi qualcosa?"

Io: "Dipende cos'hai? Un caffè lo prendo volentieri"

I: "Pane e Nutella?"

Aspettate...Ha appena detto Nutella???

Io: "Si ti prego! Non riesco a vivere senza Nutella. Mia mamma me la nasconde sempre perché dice che dovrei mettermi a dieta"

I: "Ma se sei perfetta così!"

Io: "Si ma non quanto te"

Sorride e mi abbraccia. Come sto bene tra le sue braccia. É tutto perfetto quando sono con lui.

I: "Che Nutella sia!"

Apre la dispensa e vedo 5 barattoli chiusi di Nutella più quello già  aperto. Alla faccia!

I: "Pronta?"

Dice aprendo il barattolo.
Aspetta cosa? Poi noto il suo sguardo furbo e mi terrorizzo non poco.

Io: "Per..."

Non finisco la frase che lui mi spalma della Nutella sulla faccia. Brutto cretino. Mi lecco le labbra e devo dire che non è male.

Io: "Me la paghi idiota"

E qui comincia il caos. Ci lanciamo cucchiaiate di Nutella e ce la spalmiamo in faccia. Siamo coperti di Nutella dalla testa ai piedi. Povera mia madre. Ma chi lo dice che non posso sclerare ogni tanto?!

Ad un certo punto Ivan mi prende e mi bacia. Come soltanto lui sa fare. È un bacio strano, che sa di Nutella e passionale. Ci stacchiamo e ridiamo.

Io: "Credo che mia mamma volesse che io facessi matematica ma questo a me va bene"

I: "Almeno una doccia te la fai? Non puoi tornare da tua madre in questo stato!"

In effetti ha ragione.

Io: "Ah ok. Però facciamo matematica dopo"

I: "Guarda che sono io che do ordini non tu!"

Io: "Invece no!"

Mi abbraccia e mi accompagna in bagno. Una bella doccia veloce e sono come nuova...apparte i vestiti. Infatti torno in salotto con macchie di Nutella sparse sulla maglietta e sui pantaloni. Ho provato a bagnarle un po' , ma non vanno via. Mia mamma mi strozza appena torno a casa.

I: "Dai vieni qui capra"

Mi siedo accanto a lui e cominciamo. E' inutile dire che non ci capisco nulla, ma con lui é più facile e forse qualcosa capirò.

I: "Dai non sei scema"

Io: "E cosa pensavi?!"

I: "Ti credevo più rimbambita"

Io: "Parla lui"

Mi abbraccia, e come al solito mi sento a casa. E' incredibile l'effetto che mi fa. Si avvicina a me e mi da un bacio a stampo. Persino questo basta per farmi rimbecillire. Si avete sentito bene e non giudicate!

Io: "Cosa siamo?"

Datemi della cretina avanti...bravi grazie.

I: "Sei la mia ragazza ovvio no? Mi è solo mia"

Che dolce.

Io: "Tanto per essere sicuri"

Ride e io con lui. Di nuovo. Quanto lo amo.

Io: "Posso chiamarti Zar?"

I: "Mmmmh....no"

Io: "Eddaiiiii"

I: "Dai scherzavo! Certo che puoi puoi chiamarmi come vuoi"

Mi accoccolo nelle sue braccia e mi sento a casa.

Che schifo. No sul serio.
Ammettetelo che questo capitolo é un emerito schifo. Ho provato di tutto l'ho riscritto 928363636515789 volte e il meglio che sono riuscita a fare è questo.
Sorratemi e vi giuro che il prossimo sarà meglio di questo qui.
Ciauuu

Zar Del Mio CuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora