Signore ti prego, fa che non ci sia.
Ti prego. Ti prego. Ti prego.
Tanto una parte di te vuole che ci sia, hai paura, le parti si sono invertite.
É vero, cristo io con la gente non sono capace.
Sono davanti la porta. Ce la posso fare. Forse. No. Uffa.
Afferro la carta per aprire la porta e, lentamente..molto lentamente, la apro.
La stanza é come l'ho lasciata io quando me ne sono andata. Mi guardo intorno, vado in giro per le camere e non lo trovo. Un peso se ne é andato, ma ritorna quando vedo un foglietto sul letto. Lo prendo, lo apro e inizio a leggere.
'Ritorno in America oggi, tu vieni quando é previsto il ritorno. Divertiti.'
Benissimo. Ora che ci faccio qua sola? Domani ritorno anche io. Credo proprio che qualcosa non sarà più come prima.
Adam cambierà e io resteró lì a guardarlo.
Appena torno cercherò di parlargli anche se dubito che mi rivolgerà la parola.
'Domani torno in America, non chiedere..decisione presa ora, mi ha fatto piacere conoscerti, spero di rivederti.'
Mando il messaggio a Justin e faccio la valigia. Metto il pigiama e vado a dormire, anche se i pensieri non mi vogliono lasciare.
Freddo come il ghiaccio. Ecco come è stato.
