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Mi sveglio e mi accorgo che la mia mano é ancora intrecciata con quella di Adam, peró sento che lui la stringe, quindi si sarà svegliato.

Alzo delicatamente la testa, lascio la mano e mi sgranchisco un po'.

"Buongiorno bella addormentata!"sento la sua voce canzonarmi.

Con voce assonnata e ancora frastornata rispondo. "Ciao, come stai? Non so cosa ti sia successo."

"Credo di essere sven-"si blocca, spalanca gli occhi e poi guarda i miei con fare terrorizzato. "Lui é morto. Cazzo. Ma come ho fatto?" si rimprovera e i suoi occhi iniziano a farsi rossi.

"Adam, senti scusami per ieri. Per come ho reagito ma.."

"Ma me lo meritavo, lo so. Sono stato un coglione. Eh beh al telefono era proprio lei" e io che pensavo fosse una cosa seria..pft.
"E se proprio vuoi saperla tutta, sono rientrato, ho chiesto a quella troietta, perché precisiamo altro non é, di darmi un camice così che potessi fingermi da medico. Sono entrato nella stanza e lì ho visto per la prima volta la morte in faccia. Respirava a fatica, i battiti erano irregolari, quasi inesistenti, e il famoso bip ha tenuto compagnia alle orecchie di tutti ed io ho ceduto alle mie forze. Dopo sono svenuto e-e poi non so." Mi guarda affranto, le lacrime ormai escono, ma lui é arrabbiato.

"Il fatto é che nella mia vita ho sbagliato tutto." Ha irrigidito la mascella e ora non mi guarda manco più.
"Non dire così, pass-"cerco di parlare ma interrompe. "E smettila di dirmi che passerà, che non devo cambiare, che é solo un momento brutto, non é un cazzo vero! Rebecca, non dirmi ciò che devo fare, decido io, se voglio gridare, piangere, prendere a botte qualcuno lo faccio anche se non serve a niente. E adesso vattene, le tue lezioni di vita non mi servono!!" Mi dice tutto ció gridando, é rosso dalla rabbia, la vena sul collo sembra scoppiargli e la macchina dei battiti ha iniziato a fare un bip accellerato.
Cosa ho sbagliato?
Che ho fatto di male?
Cercare di fare del bene, ecco cosa ho fatto. La gente non accetta mai un cazzo.

"Scusa se per un momento ho cercato di aiutare un amico!"urlo a mia volta ed esco dalla stanza.

ADAM'S POV
Oh, finalmente ha chiuso quel becco! Dovrebbe capirmi, dovrebbe sapere come mi sento, quanto sono una merda. Dovrebbe mettersi nei miei panni. Lei cerca di aiutarmi, ma devo ricordarle che lei mi ha raccontato che all'inizio non voleva nessuno al suo fianco? Tutti hanno bisogno di stare da soli. Lei in primis poi, non la puoi toccare alcune volte che subito ti caccia. Ha un caratteraccio. Io tengo tutto dentro, la lascio stare e me ne vado. E ora lei dice 'scusa se stavo cercando di aiutare una amico' ma vai al diavolo.

REBECCA'S POV
Uscita dall'ospedale ho chiamato un taxi che mi ha portata all'hotel. Mi sono fatta una doccia e mi sono vestita.
Non so cosa fare.

Il suono del cellulare interrompe il silenzio.
É un messaggio da un numero sconosciuto.

-Ti va di uscire? Vengo a prenderti se vuoi, basta dirmi l'indirizzo.
Justin xo.

-Certo. Via delle rose, c'é un solo hotel, ti aspetto giù.

Almeno faró qualcosa.
P

rendo il cellulare ed esco. Lascio le chiavi al portinaio e aspetto sulla poltrona.

Dopo un po' sento una moto fermarsi e un ragazzo entra nell'hotel. É lui.

"Justin!"lo chiamo. Lui si gira, mi guarda e mi sorride. "Rebecca! Come va? Scusa se non ti ho chiamata subito ma ho avuto degli imprevisti."

"Tranquillo, con tutto ció che é successo non ti ho pensato neanche..ahah scusa."
Dopo questa frase mi viene da pensare ad Adam. Forse ho sbagliato ad andarmene. Uff che casino! Ma cosa faccio? Manco dovevo uscire con Justin, che egoista che sono.

"Rebecca? Mi stai ascoltando? Andiamo?"
"Emh..sisi scusami."

Andiamo in giro ed entriamo in diversi centri commerciali. Justin parla, ma non lo sto ascoltando.

Lui ora non mi vuole vedere, penso che lo hanno dimesso, alla fine stava bene. E se stasera é in hotel? Che faccio? Nono io prendo una stanza. Non lo voglio vedere neanche io.

"Senti Rebecca cos'hai?"chiede scocciato J.
"É successo un casino con Adam, il mio migliore amico, suo nonno é morto, lui non mi vuole parlare e io non so che fare. Porca troia, dirlo a voce é ancora più brutto." spiego in poche parole ormai senza speranza.

"Capito..quindi hai bisogno di qualcuno che ti faccia divertiree!! E guarda caso ci sono priprio io!!"mi prendi per i fianchi e mi carica in spalla. "Oo ma che fai? Haha lasciamii." Bravo J sei stato capace di farmi ridere.

"Ti porto in spalle no? Sacco di patate! E poi non mi dispiace avere il tuo sedere in faccia! Ok non dovevo dirlo!" Ci mettiamo a ridere entrambi. Mi porta ad un luna park, naturalmente siamo andati in macchina. Abbiamo parlato un po' e ci siamo divertiti un sacco. É simpatico. Quando torneremo in America spero di reincontrarlo.

"Ora mi riaccompagni in hotel? Sono stanca e credo che Adam stia lì. Penso di dovergli parlare."

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