capitolo 4

2 2 0
                                    

Quando tornai erano già le 19 ma uscii lo stesso stammo lì a parlare sui nostri interessi. Avevo paura di guardarlo negli occhi perché ero sicura che in quel momento avevo gli occhi a cuoricino e avevo paura che scoprisse che mi piaceva.
Carmen,la mamma di Moreno, li chiamò per farli entrare perché dovevano mangiare. Andai a mangiare pure io. Uscimmo di casa nello stesso momento. Stavamo lì su quel marciapiede a parlare. Dopo un po' mi chiese il mio numero ed io ero tipo lì che ero stupefatta dal suo coraggio. E poi alla fine glielo diedi. Mi disse che pure lui ascoltava qualche canzone di Rap. Scoprii inoltre che aveva un blog su Tumblr. Aveva letto divergent e io amo quella saga:ho visto tutti è 3 i film. Gli chiesi -'Cosa vuoi fare da grande?'- e lui rispose-'il pilota,e tu?'- io non sapevo bene cosa volevo fare...ero indecisa tra veterinaria,pilota di aereo (come lui) e astronauta...sono idee un po'pazze. Quindi con il dubbio risposi-'non lo so ancora'-. Stavo impazzendo per quante cose mi piacevano di lui. Continuammo a parlare e ridere. Andai a casa e presi il mio penny. Uscii dal cancello e lui mi domandò'dove vai con il penny?'- e io risposi' faccio un giro'- e lui mi chiese-'posso fare un giro?'-e io risposi-'okay ma sai attento a non cadere'-lui rispose 'so andarci'. Fece un giro e poi i gli chiesi -'sai fare i salti?' e lui rispose-'diciamo'-e io dissi-'vediamo'-. Mise le mani sulle mie braccia e disse -'reggimi'- a quel punto un brivido mi percorse tutta la schiena e io rimasi a guardarlo stupefatta da tanta bellezza e perfezione in una sola persona.Moreno mi prendeva in giro e lui rideva e subito dopo mi chiedeva scusa e mi piaceva da morire. Ero fottutamente innamorata di lui. Mi perdevo solo a guardarlo.Era un angelo. Verso le 23:30 decidemmo di scendere giù a mare per fare una passeggiata.
Arrivati sul ciglio delle strada mi fece notare una stella cadente e io espressi il desiderio che lui tornasse qui. Si perché era venuto solo per un giorno e lui abitava più su di Milano e ci sono 855km di distanza. Questo fatto mi devastava ogni volta che me lo ricordavo.Scendemmo giù per la stradina che portava sul lungo mare. Anche lì parlammo del più e del meno. Moreno giocava a Pokémon Go e io e lui parlavamo. Arrivati a un certo punto Moreno trovò pikacù,allora io a quel punto dissi -'madò Riccà porti culo: io ho visto una sta cadente e lui ha trovato pikacù. Devi tornare assolutamente.'-. Mentre tornavamo il mio amico Flavio disse a Riccardo -'guarda il culo a chiara'- e io sentendo mi girai e li guardai male. Poi Riccardo disse-' io non volevo guardarti il culo,lui mi ha costretto solo che ora è diventata un abitudine.'-e allora io andai avanti e lui disse-'brava chiara vai avanti così si vede di più'- e io a quel punto l'ho guardato malissimo e mentre lui rideva io mi innamoravo sempre di più. Quando tornammo su erano le 24 e lui doveva partire. Quel orribile momento era arrivato e quel bellissimo giorno era finito. Lo vidi entrare in macchina e lo vidi salutarmi. Mentre vedevo la macchina allontanarsi mi sentivo come se il mondo mi crollata addosso.

La distanza non deve spaventartiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora