Questo è l'ultimo capitolo. Non c'è un lieto fine perché nella vita non ci sono sempre lieti fine. Le cose vanno anche a puttane come questa storia.
Capitolo 11fine
Nei giorni successi pensai di scappare da lui perché avevo trovato i soldi per il treno. Ma ci ripensai 'e se vado e poi non gli piaccio più' e quindi questa paura mi ha fatto restare. Provai a dimenticarlo anche perché dovevo riprendermi. Ero diventata un mostro. Iniziai a picchiare i ragazzi e i bambini che mi infastidivano. Le persone che mi fermavano per strada le mandavo a fanculo. Iniziai a bere. Inizialmente mi faceva schifo ma poi piano piano iniziò a piacermi quella sensazione dell'alcol che riscalda il sangue nelle vene e soprattutto mi piaceva il fatto che la mattina non mi ricordavo un cazzo di quello che avevo fatto la sera prima. Non potevo fumare perché ho la sfortuna di essere allergica al fumo. E poi non volevo neanche perché ho fatto smettere un mio amico e ora dovevo iniziare io nah. Piano piano iniziai a riprendermi solo che non ero la stessa persona di prima. Ero diventata più fredda,stronza,non dicevo mai nulla a nessuno. Non smisi di bere,bevevo di meno questo è certo. Anche se l'alcool non fa dimenticare un cazzo. Il suo ricordo era ancora fresco e se me ne ricordavo piangevo. Una sera avevo visto una stella cadente provai a esprimere un desiderio ma ci è voluta tutta la forza che avevo dentro per credere che il mio desiderio potrebbe diventare realtà. Avevo smesso di credere e di provare emozioni. Non riuscivo ad essere felice. Ero triste e quella tristezza si è trasformata in rabbia e la rabbia in odio. Ero piena di odio contro tutti. Volevo morire perché una persona non può soffrire così. Anche se sta gente che sta peggio. Essendo una ex autolesionista pensai di ricominciare ma poi conobbi una ragazza che mi aiutò un po' e gli raccontai la storia in maniera generica. E manco a farlo a posta la matrigna di questa ragazza (siria) conosceva Riccardo. Siria mi aiutò a capire cosa cazzo stava succedendo nella mia vita. Lei aveva passato un infanzia difficile. E riusciva a capirmi e io capivo lei. Mi raccontò un po'della sua vita e io un po'della mia. Passammo due settimane insieme. In queste due settimane passai un giorno davvero di merda. Mi prendevano per il culo e io mi incazzavo così me la presi con Riccardo e lo lasciai. Solo il giorno dopo capii che danno avevo fatto. Ero distrutta e ricominciai a fare le cose di prima. Non era giusto. Anche se lo amavo lo avevo mandato via. Pensai subito che si era stancato di me e aveva trovato un'altra. E per il suo bene lo lasciai. Un pochettino speravo che lasciandolo sarebbe tornato come prima ma ovviamente la vita reale non è come le favole e non ci sarà mai un lieto fine nella vita reale. Forse è proprio questo il mio problema. La vita reale. E non gli chiedo di tornare insieme perché lui ha fatto la sua scelta e io la mia. Questa storia purtroppo (anche se lo volevo) non ha un lieto fine.
FINE
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La distanza non deve spaventarti
Romanceè una storia che parla di un amore che cerca di sopravvivere alla distanza, di due ragazzi che si vedono ed è amore a prima vista, di due ragazzi che cercano di resistere ma...