Chapter 2.

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Camminai velocemente verso la sala per la colazione in Hotel,sistemandomi la felpa dei Pink Floyd.
Mi sedetti vicino a Federica chiedendomi spiegazioni dettagliate riguardo la notte prima.
L'indomani non avevo le idee chiare,ricordavo di giramenti di testa e poi tutto buio.
"Te l'ho detto,sei svenuta,ti abbiamo fatto riposare e Mike è diventato ipersensibile."
"Ma perché?! Cosa c'entra Mike? Proprio lui in particolare."
Abbassai il tono di voce nel pronunciare il nome del ragazzo,che come per magia entrò nella sala salutando tutti con un cenno.
Aveva il suo solito chiodo di pelle che tanto adoravo,gli stava perfettamente addosso e sembrava incorniciare la sua perfetta forma fisica.
Decisi di staccargli,di malavoglia,gli occhi di dosso.
"Fede ho dimenticato di mettere le punte nel borsone,le vado a prendere là sopra." Lei annuì ed io mi alzai.
Il mio sguardo e quello di Mike si incontrarono,e lui accennó un sorriso come per salutarmi.
Ricambiai nascondendo il mio tocco di felicità.
Mentre salivo velocemente le scale dell'albergo,sentii una mano prendere il mio polso e girarmi.
"Ieri sei stata male...come stai ora?"
Mi chiese con un velo di imbarazzo,cercato,in modo fallimentare,di nascondere.
"Oh,sto meglio,grazie Mike."
Sorrisi ed entrai intanto nella mia stanza.
Afferrai la bustina con dentro le punte e mi girai verso di lui.
"Prese." Sorrisi scuotendo leggermente il sacchettino Bloch.
"Cosa c'è dentro?" Chiese divertito.
"Le punte."
"Te lo dico sempre,io morirei dal dolore."
"All'inizio è così,ma dopo un pó non più."
"Chi ve capisce a voi ballerine."
"No scusa bello de mamma,cosa vorresti dire?"
"Nulla nulla madame."
"Perfetto monsieur."
Uscii dalla stanza chiudendo con la chiave elettronica e lui parló.
"Ieri ci hai fatto prendere un colpo comunque..."
"Scusate ahahaha,non so cosa mi sia successo!"
"Credo fosse stato colpa della pressione bassa,nulla di importante,stai tranquilla."
Sorrisi e lui mi accarezzò il braccio destro.
"Dai andiamo che è tardi." Disse lui afferrando il cellulare dalla tasca.
"Si si."

MIKE'S POV
aveva una felpa dei Pink Floyd.
Ammetto che i suoi Outfit mi facciano diventare matto. È così bella.
Camminava verso la sala colazione,così decisi di fermarmi e farla entrare senza farmi vedere.
I suoi capelli biondo cenere le accarezzavano il viso candido e,con il leggerissimo trucco sugli occhi,risaltava maggiormente il grigio-verde che li faceva così magnetici.
La fissai ed improvvisamente mi ritrovai seduto al tavolo,e,vedendo che stava andando via da lì,decisi di seguirla.
Parlammo poco,ma per me quel poco era troppo.
Ogni volta sembrava come se diventassi un idiota,perdevo le parole capite? Non riuscivo a mettere insieme una frase diplomaticamente.
E quando sorrise,finì la mia concentrazione,e iniziai ad ammirare i suoi occhi,poi la sua bocca. Aveva delle labbra carnose,alla vista morbide,non nego di aver avuto un raptus, non mi sarebbe dispiaciuto appoggiarle sulle mie.
Ma tornai ad essere Mike e cercai di nascondere la mia distrazione.
"Allora stasera me lo fai ascoltare l'inedito?" Mi chiese Chloè guardando le sue all star bordeux.
"Mi vergooognoo"
"Dai Mikeee,io lo voglio sentire!"
"No,mi imbarazzo."
"Prima o poi lo devi fare ascoltare a qualcuno! Preferisci Boosta a me?"
"Mh,potrei farci un pensierino su Boosta effettivamente."
"Che stronzooo."
"Dai,te lo faccio ascoltare,ma alle 9,nella nostra stanza,stasera stiamo tutti insieme a vedere un film."
"Sii. Quale?"
"50 sfumature di Grigio!" Esclamai trattenendo le risate alla vista della sua espressione basita.
"Cosa?"
"Hai capito."
"Io stasera credo rimarró a contemplare il soffitto nella mia stanza."
"Scherzo scemaaaa,decidiamo stasera."
"Oh madonna,m'hai fatto prende un colpo."
Accarezzai i suoi capelli e mi allontanai.
"A dopo Chlo"
"A dopo depresso"

CHLOÈ POV'S
Risi e mi avviai verso l'autobus che ci avrebbe portato agli studi.
La giornata proseguì molto bene,con una lezione della Celentano,una di Kledi,ed una di Veronica.
Ho adorato la lezione di Veronica,montata su "1993" di Boosta,nonché nostro prof,di canto.
Tornammo in hotel e mi docciai,per poi pettinare la mia lunga chioma bionda.
Mi truccai leggermente,come sempre,e indossai un jumpsuit comodo,con una magliettina sotto.
Legai le Vans e uscii dalla stanza dirigendomi,con Valentina,alla stanza di Riccardo,Alessio e Mike.
Mi buttai sulla poltroncina e Alessio commentó :"signori e signore,ecco a voi,miss eleganza 2016-2017"
"Alessio tappati quella fogna di bocca,oggi ho avuto lezione di Neoclassico,con le punte."
"Oh,allora è tutto più chiaro."
"Simpaticone." Tirai una ciabatta addosso al moro facendo svegliare Riccardo.
"Il bello addormentato ha ricevuto il bacio del vero amore." Recitò Alessio.
"Da 'na ciabatta." Commentai io.
Ridemmo e vidi uscire Mike dal bagno,con una tuta nera,Adidas.
Era ipnoticamente bello,quindi feci violenza su me stessa per staccare lo sguardo dalla sua figura.
"Ciao Chloina."
"Chlocosa?"
"Daje,nemmeno un soprannome..."
"Tutto,anche Fufi,ma non Chloina,te prego."
"Scema." Mi scompigliô i capelli,piastrati,PIASTRATI.
17362 fottutissime ore di caldo tropicale per piastrare quei cosi,e lui?!
"Mike ti uccido e butto i resti come Edward Cullen."
"Cosa ho fatto?" Mi guardó basito,con un misto di preoccupazione in viso.
"C'era una volta" iniziai. "Chloè che aveva i capelli ordinati e PIASTRATI,ma,un bel ragazzo di nome Mike,le scompiglio mezzo mondo facendo sembrare la chioma più un nido di uccelli,detto questo,Mike puoi anche scappare in 13 secondi,se vuoi."
"Meglio restare."
"Gne"
"Vieni qua un attimo." Rise leggermente e mi avvicinai al suo letto.
Mi cinse la vita e mi strinse a se,un velo di rossore fece capolino sul mio viso roseo.
"Per favore vi limonate dopo?" Alessio guardó male Mike e trattenne le risate.
"Ma la smetti di farti film,ogni volta non si ci può nemmeno abbracciare che già siam sposati con figli." Sbottai ironica.
"Non lo ascoltare,è come una quindicenne con gli ormoni in subbuglio,appena vede un ragazzo e una ragazza scoppia." Mike affermó ciò guardandomi. Ridemmo insieme e Alessio fece il finto offeso.
"Stasera voglio ascoltare l'inedito!" Sussurrai al suo orecchio.
"Mantengo le promesse" mi fece l'occhiolino e si allontanó in cerca di Riccardo,che era sparito dalla camera.
La sera...

Sono anni che ti aspetto.||Mike BirdDove le storie prendono vita. Scoprilo ora