Udii dei colpi quando tornammo dagli studi ed io stavo mettendo il mio pigiama.
Erano simili a botte su dei muri.
Non capivo da dove venissero.
Uscii dalla mia stanza e mi diressi verso quella di Mike.
Aprii la porta e vidi il ragazzo sferrare una collezione di pugni e sberle ai muri. Con il viso rigato da lacrime amare. Non capivo il motivo di un'azione così disperata.
"Cazzo cazzo cazzo cazzo! Perché?!"
Borbottava con le mani tra i capelli castani.
Mi sedetti sul suo letto,presi il suo viso e asciugai le lacrime che avevano bagnato le sue guance.
"Aspetta un secondo" sussurrai sorridendo.
Presi in bagno del cotone e dell'acqua ossigenata per medicare.
Mi avvicinai a lui e presi le sue mani morbide,ormai rovinate e tagliate dalle botte sferrate al muro.
"Ahi" sussultò il moro stringendo i denti.
"So che brucia,ma dobbiamo curarlo"
Sorrisi e misi giù il cotone dopo aver adagiato un cerotto sopra la sua mano.
"Cosa è successo?" Chiesi accarezzandolo per calmarlo.
"Oggi è andato tutto una merda,a casa c'è un casino tra i miei e ho sto vizio di prendere a pugni le cose." Singhiozzó ed io asciugai,inutilmente,le lacrime che continuavano a scendere dai suoi occhi.
"Ora sfogati piangendo,perché è il modo migliore per scaricare la merda che ti porti dentro,e ricordati che ci sono io a due stanze di distanza,quindi quando tu hai questi attacchi,io ci sono sempre okay?"
"Okay."
Sorrise flebilmente e prese il mio viso minuto,per poi baciarmi a lungo. Riuscivo a sentire il sapore del suo dolore che si faceva spazio nella mia bocca,mentre mi stringeva sempre di più,come ad aver paura di perdermi.
Si staccó debolmente e mi guardó,era leggermente roseo in viso,segno del suo imbarazzo. Non avevamo mai azzardato un bacio così intenso effettivamente,ma in quel momento era ciò che serviva a me e forse ancor di più a lui.
Accarezzó il mio zigomo e si alzó dal letto.
"Menomale che ci sei tu." Disse con tono basso e voce roca.
"Ecco,se vuoi parlarne meglio del fatto dei tuoi,ti potrei aiutare di più." Dissi alzandomi a mia volta,accarezzando le sue braccia,leggermente muscolose.
"Hanno un rapporto strano,litigano il più delle volte,e adesso sono sul lastrico. Non so cosa pensare,mi sa che si separano." Deglutì e mi guardó con gli occhi lucidi.
"Nel caso dovesse succedere,ho passato una cosa simile,anche se mia mamma è rimasta vedova,ha comunque trovato un altro,quindi per me,è come se fosse stata divorziata,beh,ti posso dire che in qualunque caso,i rapporti con i tuoi non dovranno cambiare,tu starai un po' con l'uno e un po' con l'altro,e vorrai bene a tutti e due in modo eguale,quindi non devi rattristarti,tieni duro e combatti per ciò che vuoi,non pensare ad altro,pensa a cantare,a divertirti,a stare con me *ridiamo* e tutto il resto verrà dopo."
Sorrise e mi bació a stampo,stringendomi in un abbraccio.
"Grazie piccola"
Sorrisi e mi avviai alla porta,prendendo la mia felpa.
"E non dare pugni ai muri,che non serve a nulla! Vieni da me se stai male,love u baby"
"Me too bae"
Adoro consolarlo,perché mi sembra un bimbo,e lo amo sempre di più. Lo amo.
Lo amo? Credo di sì.
Mentre percorrevo il corridoio dell'hotel,sorrisi instintivamente pensando al suo modo buffo di scaricare la rabbia,dare pugni ai muri.
Di Che ragazzo mi sono innamorata?!
Lo preferisco buffo. Il mio buffo.
"A che pensi?" Sussultai e guardai Andreas,che passava di lì tutto contento.
"Oh,a nulla,tu perché sei zompante?" Sorrisi e gli accarezzai la testa,come facevo sempre.
"Avevo un attimo di felicità." Rise e mi abbracció. Che cosa avevano tutti?!
Erano in vena di abbracci,probabilmente mi nascondeva qualcosa.
Feci spallucce e continuai a camminare.
Arrivata in camera il mio telefono si illuminó,lo afferrai e lessi la notifica.
@/mikebirdofficial ti ha taggata in un post :**Sembra davvero Mike lol**
Lessi la descrizione :
-Vedrai che riusciremo ancora a dare un nome,a tutte le paure che ci fan tremare-
Mike.
La mia canzone preferita di quel periodo. Vedrai di Samuel.
La ascoltavamo sempre in terrazzo,guardando le macchine che passavano,la gente che tornava a casa dopo una giornata di lavoro. Lui mi abbracciava e metteva il viso nel mio collo delicato.
Scrissi semplicemente una parola.
-Vedrai.🙊💭-
Avrebbe capito.
Poggiai il cellulare sul letto. Lo guardai. Mi morsi il labbro e non resistetti.
Erano circa le 2:09 del mattino,tutti erano nelle loro stanze.
Aprii la porta e sgattaiolai in punta di piedi nella stanza di Mike.
Entrai e subito Andreas si giró verso la porta,guardandomi interrogativo.
"Tranquillo,devo solo fare una cosa." Sussurrai accarezzandogli la gamba.
Mi diressi verso il letto in cui dormiva Mike.
Scrissi un bigliettino.
"Mike Mike,non puoi usare il jolly delle mie canzoni preferite! Ti perdono perché sei il mio piccolo orsetto.
Love u much bae <3
-your baby Chloè"
Lo appoggiai sul suo comodino e gli diedi un bacio sulle labbra socchiuse.
Salutai Andreas e andai a letto.
Che giornata!