È diventato uno di noi, una parte di me. Louis ha cominciato ad uscire con noi. Perciò lo vedo anche dopo scuola, non più solo la mattina. Lui è più grande, non frequenta il liceo.
Ma voglio che sia mio. Voglio che parli solo con me, che guardi soltanto me. Solo io riesco a percepire il suo profumo grigio. Sono un po' egoista e geloso di te, Louis.
«Tutti i giorni vieni a scuola con i capelli scompigliati e la faccia stremata, Harold. Dimmi, che frocio ti scopi tutte le sere?» Adam continua ad assillarmi, come sempre. Ma non dovrebbe farlo. Non con lui al mio fianco. Mi sento gli occhi di Louis addosso, bevo un altro sorso di birra e mi pulisco la bocca con il dorso della mano.
«Non penso che sia un frocio» rispondo, indicando Louis con lo sguardo. Poi mimo un'imprecazione contro Adam. «Coglione.» E lui scoppia a ridere. Ama farmi impazzire. Bastardo.
Mentre Louis continua a guardarmi accigliato, Jeff spiega: «A Harold piace scoparsi i ragazzi.»
Dio, perché alla gente piace usare così tanto la parola scopare. Nonostante cerchi di evitare qualsiasi contatto visivo con lui, riesco a percepire il suo sguardo fisso su di me. Scapperà sicuramente da me, pensando che voglia portarmelo a letto. Non esiste una cosa del genere. Però, voglio...
«Ama le persone del suo stesso sesso.» Sorrido quando Grace appoggia una mano sulla mia spalla. Cercavo le parole giuste e Grace mi ha aiutato come un angelo sceso dal cielo. Voglio amarlo. Amare Louis.
Dopo aver lasciato la bottiglia di birra sul tavolo, me ne vado. Gestire i loro sguardi e quello di Louis è troppo. Pensavo che sarei riuscito a respirare molto meglio fuori, mi appoggio al muro e inspiro profondamente.
C'è qualcos'altro nell'aria. Come il grigio. Capisco che i miei sensi non si stanno prendendo gioco di me quando apro gli occhi. Solo lui può profumare di grigio. Lo guardo dritto negli occhi senza dire una parola, è lui a cominciare la conversazione:
«Penso di essere un frocio.»
I suoi occhi, la sua faccia, sembrano felici. Mi guarda e sorride. Forse c'è un po' di timidezza. Penso che potrei restare a guardarlo per tutto il giorno. Osservo ogni sua mossa come se fosse una benedizione. Si avvicina e appoggia anche lui la schiena al muro. Volto la testa, percependo la mano scaldarsi. Mi ha preso la mano, è l'ha stretta nella sua ora.
Le sue mani sono blu, proprio come i suoi occhi. Sto affogando nella pace.
***
«Grace ci aspetta al solito posto» urla Jeff. Si sta avvicinando, dietro di lui ci sono Adam e il triangolo Luce e, per ultimi, io e Louis. Ci teniamo per mano, come se stessimo abbracciando la pace.
«Amo le tue mani» dice, poi appoggia la testa sulla mia spalla perché è leggermente più basso di me. Non rispondo e lui continua a camminare. «Mi piace il modo in cui mi tieni la mano.»
Sorrido e rafforzo la presa in risposta.
«CAZZO!» La voce del triangolo Luce mi rende ansioso per la prima volta. Sono così assoggettato dall'incantesimo di Louis, che non ho realizzato di essere arrivati.
Corro dentro quel posto schifoso. Non riesco a guardarmi bene intorno a causa di quel dannato fumo. Cerco di allontanarlo muovendo le mani. Vedo Adam sussurrare qualcosa a Luce mentre le accarezza la spalla e mi avvicino a loro. Sento Louis seguirmi. Dopo aver accelerato, vedo Jeff. È in ginocchio.
Grace.
I suoi capelli sono sparsi a terra, come se fossero piombati sul pavimento. La ricordo con la pelle dorata, ma ora ha il volto di un pallido bianco cadaverico. Gli occhi marroni stonano con le borse violacee. Ha dei lividi sulle braccia? È morta? Sono state quelle ferite ad ucciderla? Dannazione, amo quella ragazza. Amo i suoi comportamenti, il fatto che fosse come chiusa nella sua bolla personale, che non parlasse molto, troppo presa a fumare tutto il tempo.
Vedo Jeff piangere, nella testa mi rimbombano la voce spezzata di Luce che blatera qualcosa e quella di Adam che sussurra per calmarla. Il corpo di Grace, privo di anima, mi vibra nella mente. Sono confuso e quella confusione mi ucciderà.
Me ne vado, quasi come se volessi scappare. Un po' di aria fresca e starò bene. Appoggio le mani sulle ginocchia e mi piego. Cerco di inspirare profondamente per regolarizzare la respirazione.
Grace se ne è andata.
Adam se ne andrà.
Jaff, Luce, tutti loro se ne andranno.
Me ne andrò anche io.
Louis verrebbe con me, se glielo chiedessi. Ma non dovrebbe. Mi guardo le braccia ricoperte di tatuaggi. Mi chiedo quando si impossesseranno di me. Quando la ragione di queste ferite nascoste mi lascerà andare? Sono terrorizzato.
«Harold» dice, senza fiato. Allora mi sono convinto. La sua bellissima voce non dovrebbe mai essere cancellata da questo mondo. Lui non dovrebbe andarsene.
Mi alzo e lo abbraccio. Immagino che liberarmi dalle mie paure e dai miei pensieri preoccupanti sia emotivamente pesante. Lo prendo per mano, impedendogli di parlare, e comincio a camminare. Sperando che non resti indietro. Non so dove andare, ma mi sto allontanando. Ed eccolo qui, a conservare la pace.
Le sua mani sono una prigione, che imprigiona la pace. Io, un uccello. Se voglio trovare la pace, dovrei fare di più piuttosto che desiderare di vivere in quella gabbia. Le sue mani hanno lo stesso colore dei suoi occhi e i suoi occhi hanno il colore della pace. Blu. Sono un bambino che fa volare il suo aquilone nel blu.
Mi salverà dall'oscurità, proteggendomi sotto il suo blu?
Nda.
Ricordo il prossimo appuntamento: mercoledì 1 febbraio (qualcuno compirà anche gli anni uhuh).
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I. xx
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you be the anchor that keeps my feet on the ground || Larry [TRADUZIONE]
Fanfiction(i'll be the wings that keep your heart in the clouds) [Tutto ha un colore. Ogni colore ha una forma. Ogni forma ha un odore. Ogni odore ha un sapore. Ogni sapore ha un numero. Ma tu, Louis Tomlinson, tu sei un arcobaleno di odori, sapori e colori;...