ELENA'S POV
Aspettavo questo giorno dall'inizio dell'estate: finalmente ricomincia il corso di teatro!
Non vedo l'ora di passare al corso degli adulti, così potrò andare in scena pure durante le vacanze.
Anche se mancano ancora tre anni.
"Elena, sei pronta?", urla mio padre dal piano di sotto.
Indugio sul libro abbandonato sul letto: è il caso di portarlo?
Ma sì, un Pirandello non è mai di troppo.
"Eccomi!"
Prendo telefono, libro e bottiglietta d'acqua ed esco dalla camera.
Raggiunto papà, saliamo entrambi sulla macchina e ci dirigiamo al teatro di Milano.
Recitare è la mia vita.
Non passa giorno in cui mi immagini sul palco di un teatro famoso, e ricevere foto e fiori per la mia performance.
È da quando ho undici anni che sogno questo futuro.
"Arrivati! Divertiti piccolina", fa mio padre.
Esco dall'auto e osservo la facciata del luogo a me più caro: il Teatro Goldoni.
Non esito ad entrare, e subito davanti a me si ergono un centinaio di sedie seguite da un piccolo palco, dove sono seduti i miei amici.
"Ciao ragazzi!", esclamo gioiosa.
Tommy, Alba, Viola, Alex e Dan si voltano verso di me: "ELENA!"
Ci stringiamo in un lungo abbraccio e ci raccontiamo della nostra estate, quando veniamo interrotti dall'aprirsi della porta.
No, non è la nostra insegnante, bensì un ragazzo.
Abbastanza alto, molto magro, dai capelli neri e folti e gli occhi grigiastri.
"Non sapevo che sarebbe arrivato un ragazzo nuovo", sussurro ad Alba mentre quello viene verso di noi.
"Dan lo ha saputo da Vania l'altro ieri, adesso siamo in sette", mormora a sua volta sorridente.
"Ciao!", lo salutiamo.
"Ciao", fa lui a voce bassa.
"Come ti chiami?"
"Will"
Un timido.
Lo capisco subito dal fatto che tiene la voce bassa e cerca di non intercettare il nostro sguardo.
È tipico nelle scuole di teatro.
"Penso che i tuoi ti abbiano mandato qui perché sei un po' introverso, giusto?", faccio.
Il ragazzo alza gli occhi grigi e aggrotta le sopracciglia.
"Come..?", domanda confuso.
"Sono un'attrice, Will, le capisco queste cose. Sappi che qui ti troverai bene, noi siamo una grande famiglia e ti faremo sentire a tuo agio."
I ragazzi approvano e scambiano altre parole con William, poi tornano a parlare tra di loro.
"Io sono Elena Cinquegrana", gli sorrido porgendogli la mano.
"William Parini"
"Cavolo, porti il nome del maestro della drammaturgia e il cognome di un grande autore!", esclamo estasiata.
"È il cognome di mia madre, i miei hanno pensato che sarebbe stato più bello mantenermi il suo. Figo vero?", aggiunge con mezzo sorriso.
"Affascinante"WILLIAM'S POV
Elena Cinquegrana.
Media statura, magrissima, occhioni marroni, capelli azzurri, carnagione molto pallida.
È stata molto carina con me.
L'ora e mezzo passa lentemente, alcune volte mi vengono in soccorso le occhiate incoraggianti di Elena e durante la pausa la vedo attraversare qualche fila di sedie e leggere un libro in solitudine.
E al termine della prima lezione, vengono a prenderci i nostri genitori.
Raggiungo mia madre davanti alla macchina, che mi chiede com'è andata la prima lezione.
"Bello, mi sono divertito."
"Hai conosciuto qualcuno di interessante?"
"Si", rispondo pensando ad Elena.
"Bene, tesoro. Allora tornerai la prossima settimana?"
Mi sono trovato bene, mi piace recitare, ho conosciuto della gente simpatica e...
"Assolutamente"
...una ragazza dalla chioma blu.
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Poem // Surrealpower [SOSPESA]
Fanfiction[sequel di PCS] Dove il figlio di Claudia incontra la figlia di Salvatore ad un corso di teatro. Ed è amore a prima vista.