CAPITOLO 3

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Aggiorno a 10 stelline

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Dopo 2 settimane

LILY

Mi sveglio e mi alzo per poi scendere in pigiama per poi riaddormentarmi in cucina appoggiata alla tavola. Qualcuno mi urta e mi sveglio di colpo, noto la figura di Dylan.

- Stronzo! - dico e mangio i cereali che mi ero preparata. Appena finisco metto apposto - Bagno! - dico e corro su dalle scale.

- No ehi! Ci devo andare anche io. - urla dalle scale correndo. Mi fermo all'entrata del bagno, lo guardo e gli faccio la lingua. Corre verso la porta, mi sposta di peso e passa affianco. - Prima io - dice.

- No io! - dico passandogli di fianco e mi blocca tenendomi ferma. - Lasciami! - dico e scuote la testa in un "NO" tenendomi stretta. - Ci sono entrata io per prima! -.

- Ma devo andarci io! - dice e io lo guardo male.

- Bene! Non lasciarmi tanto io sto qui comunque e non mi muovo! - dico impassibile. Sbuffa. - Fantastico allora portami al lavandino che devo lavarmi i denti! - dico e mi porta al lavandino. - A proposito dovresti lavarli anche tu, il tuo alito è terribile. - dico per poi lavarmi i denti appena finisce di lamentarsi. Appena finisco mi prende in braccio. - Ma che fai? -.

- Sei pregata di uscire. Devo fare la doccia. - dice.

- No... non avevo ancora finito! - dico. Mi lascia e nel frattempo si toglie la maglia.

Sbuffo e vado a pettinarmi. - Girati! - dico.

- Perché? - mi chiede.

- Devo mettere il reggiseno quindi girati visto che non vuoi uscire. - dico e si gira sbuffando e borbottando.

Mi levo la maglia.

- Finito? - dice velocemente girandosi. - oh merda! - dice sussurrando. Mi copro all'istante.

- Ti sembra che io abbia finito?! Non lo trovo - dico guardandomi attorno con la maglia stretta al petto.

- Ehm... è l-lì - indica un mobile vicino a lui, lo prende e me lo porta. Lo guardo lo afferro e aspetto che si giri ma, siccome non lo fa mi giro io e lo metto cercando poi di allacciarlo. - Ferma è tutto girato - si avvicina e me lo allaccia.

- Fatto? Grazie! - dico e mi rimetto la maglia mentre comincia a togliersi i pantaloni. - Che fai? - chiedo.

- La doccia quindi esci - dice.

- Ma, io devo... - dico e apre l'acqua. Afferra l'elastico dei boxer.

- Allora? Esci? A me non cambia nulla. - dice.

- Sicuro non voglio vedere ciò che non hai! - dico beffarda.

- Spiritosa! Non è come dici tu e soprattutto nessuna si è mai lamentata! - dice.

- Oh beh questo solo perché le troie non si lamentano mai di nulla - dico. - Voi maschi fate schifo! Contenti voi ad andare con le troie. - dico.

- Meglio le troie di te. - dice e lo guardo male.

- Sono contenta di non essere troia e comunque non te la darei mai! - dico.

- Sicura? Sai la convinzione fotte la gente. - dice guardandomi.

- Ovvio! - dico guardandolo male. Entra mamma in bagno.

- Avete finito? Muovetevi che vi aspetto in macchina. - dice scendendo.

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