capitolo 11

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  Niall spostò la sedia in pelle, quella davanti alla scrivania di Jason, quel tanto che bastava a permettergli di stendere un po' le gambe. Poggiò la schiena in modo più comodo alla superficie lucida della poltroncina e incrociò le braccia al petto.
"Dunque?" domandò "Ho omesso qualcosa o ti pare che ci sia tutto?"
Jason arricciò appena le labbra e aggrottò le sopracciglia.
"Non hai prove" disse infine.
Niall sorrise lasciò andare un braccio dietro lo schienale. Frugò nelle tasche della giacca che aveva appeso alla sedia ed estrasse una piccola memoria per macchine fotografiche.
"Sì, le ho" concluse poggiando il rettangolino di plastica sulla scrivania "e ne ho ben tre copie".
Jason tossì, avvicinò la sedia alla scrivania tenendo gli occhi ben puntati in quelli di Niall.
"E cosa ci sarebbe su quella memoria?"
"Un video" "Ah" disse Jason alzandosi "un video...". Iniziò a camminare per la stanza. "Un video di cosa?" domandò poi.
"Un video girato nella sala grande della Sony. Quella dove abbiamo firmato il contratto. Inutile dire con chi eri lì dentro, di cosa stavate parlando e quando".
Fece una breve pausa poi puntualizzò: "ho nascosto la telecamera tra i libri sullo scaffale di sinistra".
Jason rise, appoggiò le mani al davanzale della finestra. Guardò fuori per un po' ed infine domandò:
"Cosa vuoi in cambio?"
"Che tu non faccia quello che hai in mente, che loro siano liberi e che Danielle dica tutto a Liam".
Rise di nuovo.
"Perché ti fa tanto ridere? Se dessi questa registrazione ai giornali" disse Niall indicando la memory card "tu avresti finito di lavorare, per sempre e anche...".
"Rido perché vi state condannando da soli. Non durereste nemmeno un mese se uscisse la storia di Harry e Louis. Perdereste soldi e fans".
"Non è vero"
"Sì che è vero. Oltre la metà dei vostri fans vi segue perché odia noi...perchè crede di supportare l'amore tra quei due froci".
Niall si alzò di scatto "Io non voglio sentirti parlare. Non voglio più parlare. Ti ho detto cosa voglio in cambio. Fallo e ti darò la registrazione e le due copie".
"Perché non dai direttamente la registrazione ai giornali Niall?" domandò Jason ridendo.
Niall rimase in silenzio a guardarlo. Il respiro accelerato e i pugni chiusi.
"Appunto" riprese a parlare Jason "perché c'è quel piccolo particolare eh, Niall...come vedi il gioco va anche a vostro sfavore..."
"Cos'altro vuoi dunque?" domandò infine Niall "qualsiasi cosa".
Jason sorrise.
"Come ti ho detto...perderete fans e soldi...e li perderò anche io...quindi..."
"Accetto" disse Niall tendendo una mano verso l'adulto che lo guardava sorridendo.
Mosse un passo avanti e si strinsero la mano.
"Ora fai quello che ti ho chiesto" disse il biondo uscendo dalla stanza.




"Ti odio" disse Liam chiudendo l'acqua della doccia e trovandosi davanti Zayn che ad occhi chiusi gli tendeva l'accappatoio.
"Non mi odi affatto" disse Zayn quando si sentì prendere l'indumento dalle mani.
"Oh sì invece" annuì il più piccolo "ti detesto perché esci con lei".
"Posso aprire gli occhi?" domandò il moro senza degnare di alcuna attenzione le lamentele di Liam.
"No aspetta" rispose. Indossò l'accappatoio, lo strinse in vita e poi: "ora sì".
Zayn aprì gli occhi e ritrovò il filo del discorso: "Devo uscirci per forza".
"Non devi farlo per forza, cioè... escici e lasciala. La lasci per favore?"
"Liam, perché dovrei? Voglio dire... la lascio e poi? Ci fidanziamo noi?"
"Dovresti lasciarla perché non ti rende felice" rispose Liam specchiandosi e scompigliandosi i capelli bagnati "il fatto che baci me dovrebbe farti capire che lei non ti piace".
Zayn parve pensarci, fece per aprire bocca un paio di volte, finendo solo col prendere dei profondi respiri. Non sapeva come ribattere.
"Se Danielle tornasse le diresti di no?"
"Lei ora..." disse Liam accompagnando l'intera frase mimando con le dita delle ampie virgolette "ora sta con Louis".
"Ok ma, se tornasse... in qualche modo... tu le diresti scusa mi scopo Zayn?"
"Io non mi scopo Zayn" rispose Liam guardandolo intensamente e con un leggero sorriso.
"Era per dire" disse il moro guardando per terra "per rendere l'idea..."
"Comunque le direi di no perché non mi rende felice. E poi perché..." Liam si avvicinò a Zayn seduto sulla vasca e si piegò per portare i loro visi allo stesso livello "tu invece mi rendi felice".
Zayn sorrise e si sporse leggermente in avanti. Socchiuse gli occhi pregustando il momento in cui le loro labbra si sarebbero sfiorate. Ancora.

"Liam?" urlò Louis bussando alla porta del bagno "Liam c'è Danielle in salotto".
Zayn spalancò gli occhi e Liam fece lo stesso.
Fu il moro a rompere il silenzio: "Forza, dille che io invece ti rendo felice" disse in tono scettico.
"Che cosa vorrà?" disse invece Liam iniziando a camminare per il bagno "non voglio parlarle, non voglio andare Zayn... non...".
"Ehi" Zayn gli prese il volto tra le mani "non sta succedendo niente di grave, senti cosa vuole... devi solo stare tranquillo. Ok? Andrà benissimo. Fai un bel respiro e vai".
Liam annuì e deglutì, si voltò nuovamente verso lo specchio e sospirò annuendo ancora al proprio riflesso.
"Ce la faccio" disse prendendo l'ennesimo respiro "ce la faccio ripeté".
Abbozzò un leggero sorriso a Zayn che non aveva smesso di accarezzargli una spalla, per dargli conforto.
"Mi dai un bacio prima?" domandò Liam mentre Louis riprendeva ad urlare e a bussare alla porta.
Il moro annuì e posò le sue labbra su quelle che ormai conosceva così bene per poi sussurrare: "andrà tutto bene".

Danielle era seduta sul divano. Accanto a lei Harry mangiava rumorosamente dei cereali fissandola in silenzio.
"E quindi" prese invece a parlare Louis poco dopo l'ingresso di Liam in salotto "se non vuoi parlare con me...cos'è che vuoi?".
"Parlare con Liam".
Louis si girò a guardare il diretto interessato: "se vuoi la cacciamo".
"O la picchiamo" aggiunse Harry senza togliere il suo sguardo dal volto della ragazza ma socchiudendo gli occhi con fare minaccioso.
"Lasciateli parlare" disse la voce di Niall, proveniente dalla cucina.
Louis guardo Harry, Harry guardo Liam e Liam si girò verso il luogo dal quale proveniva la voce.
Danielle si guardava placidamente in giro per niente sorpresa dalla strana intraprendenza di Niall.
"Da quando tu decidi qualcosa che non sia il gusto di qualche pietanza?" domandò Louis in tono piuttosto acido.
Niall comparve in salotto con un panino stretto tra le mani.
"Devono chiarire" disse alzando le spalle "no?" domandò poi rivolto a Liam.
"Beh" iniziò questi "in effetti sì, credo dovrei parlarle".
"O picchiarla" disse invece Harry tornando a fissare la ragazza.
Louis, che non aveva tolto gli occhi da Niall, disse: "Andiamo di là Harry, il biondino ha ragione".
Poi, rivolto a Liam: "se hai bisogno siamo di là, puoi chiamarci".
"O picchiarci" disse Harry, aggiungendo poi un: "no, in effetti questo non aveva senso".


"Mi hanno pagato, sì" disse la ragazza "dopo x factor in realtà io volevo chiudere la relazione, poi però mi hanno chiesto di restare, di fingere di stare con te e..."
Liam scuoteva la testa e si mordeva le labbra.
"No" disse infine "non è vero".
"Liam, ascolta io non volevo farti del male...mi avevano detto tutto questo sarebbe durato pochissimo invece... invece" Danielle iniziò a piangere.
Liam sospirando riacquistò quel briciolo di lucidità che gli permise di domandare: "Perché?"
"Volevano io scoprissi se Harry e Louis stessero davvero insieme, volevano che qualcuno controllasse la situazione dall'interno e..."
"E riferisse alla modest tutto quanto"
"Sì" ammise la ragazza senza mai togliere gli occhi da quelli di Liam che, a fatica, dietro le lacrime, cercavano per la prima volta di mettere a fuoco la vera Danielle.
"Per questo quel giorno la modest sapeva che Harry e Louis sarebbero scappati?"
La ragazza annuì.
"No aspetta..." Liam parve perdersi nei proprio pensieri prima di aggiungere "non ti avevo detto sarebbero scappati... Io l'ho detto a Zayn dopo che Louis me lo aveva confessato e..."
"Zayn lo ha detto a Perry" aggiunse Danielle "sì...".
"Questo vuol dire che..."
"No... no Perry non è pagata... fa solo qualche favore a Jason"
"Qualche favore?" disse Liam sollevando un sopracciglio.
"Già".
Seguirono interminabili secondi di silenzio.
"Ho voluto dirtelo perché..." riprese a parlare Danielle.
"Non mi interessa" disse Liam alzandosi "non voglio sapere altro"
"Liam mi dispiace"
"Oh sì, lo immagino" disse Liam poggiando una mano sul braccio della ragazza e aiutandola ad alzarsi. La fece girare intorno al divano, ora quasi trascinandola e l'accompagnò in ingresso.
"Prego" disse infine indicando la porta "vai".
"Aspetta... davvero, cerca di capire..."
Liam sospirò e le aprì la porta: "esci Danielle"
La ragazza fece un passo avanti e poi si girò a guardarlo.
"Mi dispiace" sussurrò di nuovo mentre la porta le si chiudeva rumorosamente in faccia.

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