Capitolo 10

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«E quindi ti ha chiesto di uscire?» quasi urla Jane.
«Sì » rispondo per l'ennesima volta da quando le ho detto dell'invito di Daniel. È da un pezzo che continuiamo così , non può credere che lui mi abbia chiesto di uscire e - cosa a cui ancora io fatico a credere-che io abbia accettato.
«Oh mio Dio! Dovremo pensare al trucco , ai vestiti, ai capelli... Non ce la faremo mai!» neanche dovesse uscirci lei!
«Jane ascoltami non ti agitare !  È solo un'uscita fra amici! Nulla di formale .»
«Mia a chi vuoi prendere in giro ? Si vede a distanza di chilometri che ti piace e , se ti ha chiesto di uscire , molto probabilmente anche tu piaci a lui.»
«Ok, non mi piace,m'interessa. Ma Jane non so praticamente nulla di lui ! So solo che è un tipo super sexy , con occhi magnetici e con una schiera di fanciulle bionde che gli sbavano dietro. E se mi facesse soffrire anche lui?»
«Mia devi liberarti di queste paure. »
«Magari fosse così facile farlo ...»
Ho paura . Non riesco più a fidarmi delle persone .  Non riesco più a regalare la mia fiducia , l'ultima volta che l'ho fatto è finita malissimo...
«Mia gli scheletri che hai nell'armadio intralciano la tua vita in modo significativo . Ricorda che tu non hai colpe di quello che ti è successo. Non devi avere paura che la tua famiglia , uno psicologo o chiunque ti giudichi. » dice Jane sempre in tono saggio .
«Jane ultimamente hai sempre ragione » concordo.
Mi sorride dolcemente . Poi ritorna scherzosa.
«Chissà come se la sta cavando Ryan con Charlie ...» si pone il dubbio.
«Chissà ...., speriamo solo che questo Charlie non lo faccia soffrire , Ryan non lo merita.»
«Sì hai ragione » approva.
«Che ne dici di andare a dormire ? Domani sarà una lunga giornata con mia sorella»
«Sì, direi di sì. Sono così stanca , i doppi turni da Clark sfiancano !»
L'appoggio facendo uno sbadiglio.
«D'accordo, io vado a lavarmi i denti e poi do la buonanotte a Luke.» dice.
Appena  pronuncia il nome del suo ragazzo mi ricordo di quella strana coincidenza di cognomi fra Daniel e Luke.
«Jane sai una cosa strana, Daniel ha lo stesso cognome di Luke.»
«Ma va !» sembra sorpresa .
«Saranno parenti? » chiedo io.
«Ma no , non si somigliano nemmeno un po' .»
«Sarà sicuramente una coincidenza ! » concedo.
«Sì, sai quanta gente c'è con quel cognome ...»conclude lei.
Mentre Jane è in bagno sento delle notifiche annunciare il loro arrivo con la suoneria personalizzata che ho per mia sorella.
Melanie
Mia sono in aeroporto , fra mezz'ora ho l'imbarco. Tra circa dieci ore sono lì da te.
Io
Buon viaggio piccola, non vedo l'ora di riabbracciarti .
Melanie
Grazie sorellona , ci vediamo fra un po'.
Dopo averle mandato dei cuoricini spengo il telefono. Ho bisogno di riposare. Do la buonanotte a Jane e dopodiché mi infilo sotto le coperte .
Al caldo,lì sotto,nella comodità del mio letto inizio a pensare a questa settimana. Sono successe molte cose , ho fatto la domanda all'università , ho conosciuto Daniel ,domani verrà mia sorella e  man mano sto riuscendo a ricostruire un po' alla volta la mia vita. Ho il diritto di vivere una vita normale , la stessa vita che vivrebbe una ventenne qualunque. Ho il diritto di innamorarmi senza avere il terrore di quello che potrebbe venire di conseguenza ,vivendo giorno dopo giorno la passione, la gelosia , l'ansia , le paure di una relazione come chiunque. Dopo essermi girata e rigirata fra le lenzuola in preda a questi pensieri finalmente mi addormento .

Sono in un locale , sembra una discoteca . La musica è altissima , ci sono palloncini e decorazioni rosa ovunque . I ragazzi che ballano riempiono il locale e c'è chi si avvicina per farmi gli auguri . Mentre sto bevendo un drink qualcuno mi afferra un braccio : è lui. Ha lo sguardo di ghiaccio.
«Mia dobbiamo parlare» dice sogghignando in modo inquietante e in un tono che non mi piace .
«Ora?»
«Muoviti!» quasi urla .
Lo guardo e poi lo seguo intimorita.
Mi tira per un braccio portandomi in un' area del locale che non sapevo esistesse . Ci troviamo solo io e lui, sto morendo di freddo , la camicetta che indosso è scollata e in questa stanza c'è un'umidità pazzesca .
Si piazza dietro di me , con le punte delle dita risale lungo le mia braccia nude provocandomi un brivido di freddo per il gelo delle sue mani. Mi inizia a baciare sul collo.
«Ehy aspetta» cerco di fermarlo .
«Shh» dice lui.
«Austin no.»

Dreen-Dreen

Un suono interrompe il mio sogno fortunatamente. Sono sudatissima! Guardo l'orologio , sono le 7:30 ,fra un po' mia sorella arriverà New York. Decido di alzarmi, ho bisogno di una doccia ! Passo davanti la camera di Jane e noto che sta ancora dormendo. La sveglierò dopo, questa settimana è stata molto pesante per noi . Appena sotto la doccia l'acqua ha il  solito effetto rilassante su di me . Mi distoglie dal quel sogno , così vivido , così reale... Dopo essermi asciugata e vestita sento provenire dei rumori dalla cucina . Sarà Jane ,penso, però appena passo davanti la sua camera noto che la persiana è ancora abbassata e che lei è ancora a letto. I rumori in cucina si fanno più acuti ed io inizio ad avere paura .
Con le mani tremanti prendo la prima cosa che trovo -un ombrello- e mi dirigo in cucina non sapendo bene cosa fare. Avanzo lentamente e finalmente arrivo davanti all'entrata della cucina . Mi faccio coraggio ed entro..C'è qualcuno vestito di nero che fruga in un mobile . Mi avvicino sempre di più e sempre più lentamente cercando di non farmi sentire . Appena arrivata dietro di lui , mi faccio coraggio e con tutta la forza che ho lo colpisco con l'ombrello .
«Ma che cazzo...» dice il ragazzo toccandosi la testa.
Oh merda è Ryan !
«O mio dio! Ryan scusami! Mi hai spaventato.» dico mortificata,ma non riuscendo a trattenere una fragorosa risata.
«Mia ma cos'hai che non va?»dice lui massaggiandosi la testa. Devo avergli fatto abbastanza male.
«Tesoro davvero scusa, vai in soggiorno che ti prendo del ghiaccio». Fa come dico ed io prendo dal congelatore dei cubetti di ghiaccio, li avvolgo in uno straccio e vado a soccorrere il mio amico.
«Eccomi»annuncio mettendogli il ghiaccio sul punto in cui l'ho colpito.
«Ahi» si lamenta lui.
«Come sei entrato?» chiedo.
«Dev'esserti dimenticata che ho un doppione delle chiavi...»
«No infatti non lo sapevo»affermo.«Ma cosa stavi cercando?»
«Qualcosa per il mal di testa ... Ma mi sa che questo colpo non farà altro che aumentare il dolore...»
«Fa ancora molto male?» sono mortificata.
«Diciamo che il tuo tiro si può paragonare a quello dei giocatori della New York Yankees » sorride.
«Ho un futuro nel mondo del baseball allora» sorrido anche io .
«E allora come è andata ieri sera con Charlie?»
Fa un sorrisetto malizioso «Vuoi tutti i particolari?»
«No che non li voglio! »
«Va bene , va bene» «Da dove iniziamo?»
«Mh dal cinema?»
«La parte del cinema non contiene nessun particolare piccante, abbiamo visto un film e ci siamo tenuti per un po' la mano e in quel modo mi ha fatto capire che era interessato a me. Dopo l'ho accompagnato a casa , dopodiché mi ha baciato e poi siamo saliti a casa sua...»
Lascia la frase in sospeso.
«E quindi adesso sei impegnato anche tu ?»
Annuisce.
Sono davvero felice per lui, merita di essere felice. È un'anima buona.
Mentre parlo con lui mi squilla il telefono:numero sconosciuto .
Rispondo .
«Pronto?»
«Mia sono Melanie, sono arrivata. »
«Piccola come è andato il viaggio?»
«Tutto bene , un po' lungo e stancante ma tutto bene»
«Perfetto»
«Dove mi faccio accompagnare?»
« Al Central Park , noi saremo lì fra poco.»
«D'accordo , a presto sorellona.»
Chiude la telefonata .
«Ryan vado a svegliare Jane, Melanie è appena arrivata , ci aspetta al Central Park.»
«Non vedo l'ora di conoscerla!»
«Ed io di riabbracciarla» sorrido e vado a svegliare la mia amica .

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