Capitolo 28

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Daniel, si gira ed io non so davvero cosa dire , è mai possibile trovare questo ragazzo ovunque io mi giri . Jane è senza parole e anche Daniel , di certo non si aspettava che la migliore amica , della fidanzata di suo fratello fossi io . Adesso capisco la questione del cognome e capisco anche come mai ieri sera si trovassero nello stesso locale , ed ecco perché c'era anche Alison denominata da me la Mora Statuaria, forse stava con Daniel...Peggio...

<<Aspetta, aspetta ,aspetta ! Daniel è tuo fratello?>> chiede Jane basita quasi quanto me .

<<Sì tesoro, già vi conoscete ?>> chiede Luke ignaro della situazione .

<<Sì>> rispondo io appena ripristinato il contatto cervello-bocca <<Già ci conosciamo>> rispondo.
Daniel abbassa lo sguardo .
«Ah bene , anzi meglio così non abbiamo bisogno di presentazioni!» minimizza Luke e fa partire la sua Audi . Non so dove stiamo andando tantomeno m'interessa per quando sono scioccata dalla presenza di Daniel in questa macchina . Com'è possibile che siano fratelli? La mamma di Luke è sud americana e il padre italiano ... Daniel non ha nessun carattere mediterraneo né dell'America meridionale . Inoltre non si assomigliano nemmeno un pò , d'accordo che ci sono dei fratelli che non hanno alcuna somiglianza in comune,ma loro sono davvero come il sole e la luna .

Durante il tragitto Jane e Luke parlano del più e del meno mentre io e Daniel rimaniamo in silenzio . Noto che ogni tanto i suoi occhi mi fissano dallo specchietto retrovisore , ma appena il suo sguardo incontra il mio, il suo scappa via . Finalmente arriviamo ad un ristorante nel centro di Manhattan ,El Centro : cibo messicano .

<<Mia spero ti piaccia il cibo messicano , da maleducato che sono non te l'ho nemmeno chiesto>>si scusa Luke , è un ragazzo davvero gentile .

<<No, non preoccuparti, il cibo messicano va benissimo .>> rispondo io sorridendo ,lui mi guarda dallo specchietto retrovisore con i suoi occhi verde -nocciola e mi risponde con un sorriso . Parcheggia e scendiamo dall'auto . Nello scendere dalla macchina il mio tacco dodici , sbanda e per non cadere mi scontro con Daniel . Lui mi tiene salda finché non recupero l 'equilibrio , proprio come quel giorno in metropolitana .

<<Ehm grazie >> dico io leggermente imbarazzata .

<<Non c'è di che >> risponde lui , sorridendo e facendo comparire una fossetta sulla sua guancia sinistra . Poi m'inizia a fissare: mi guarda dalle scarpe fino alla punta dell'ultimo capello , in modo costante , come se gli si fosse piazzata davanti Jennifer Lopez.

<<Tutto bene...?>> gli chiedo notando che non mi leva gli occhi di dosso .

<<S-sì , è solo che ... Mia sei bellissima >>farfuglia . Penso di essere arrossita tutto di un colpo e cerco di balbettare un ringraziamento .

<<Gra-grazie , anche tu non ... sei male .>> anzi a dire la verità è davvero uno schianto . Indossa dei jeans stracciati con delle converse nere ai piedi e con sopra una maglia dell' Hard Rock di Parigi , nera e grigia e su un giubbotto di pelle . Ha i capelli sistemati in un acconciatura non troppo vistosa,ma alla moda e a completare il tutto ci sono i suoi occhi di quel colore di verde intenso , il suo sorriso , e lui. Entriamo nel ristorante , il cameriere ci fa accomodare al tavolo riservato e iniziamo un po' a parlare .

<<Allora Mia , cos'è che fai ?>> chiede lui sempre con educazione , non risultando invadente .

<<Per il momento lavoro al Pub con Jane , ma forse da domani potrò finalmente tornare all'Università , ho fatto richiesta per una borsa di studio .>> spiego io , bevendo un sorso dal Margarita che ci hanno portato a tavolo come cocktail . Decido di andare cautamente , ieri sera ho davvero esagerato e non mi sono ancora del tutto ripresa .

<<Ah , sono felice per te , cosa studi?>> chiede lui interessato.

<<Psicologia , ero al primo anno quando mi sono , diciamo , trasferita qui a New York .>>

<<Non vivevi qui ?>> chiede ancora Luke .

<<Ehm no , vivevo in una piccola città vicino Londra , Greater London .>> spiego ancora sperando di non dover andare oltre con le spiegazioni . Noto che Daniel s'irrigidisce,ma cerco di non farci molto caso .

<<L'aria di Londra ti aveva stancato ?>> chiede sorridendo . Sorrido anche io e fortunatamente Jane mi salva dal dover rispondere attirando l'attenzione di Luke su di sé . Daniel continua a fissarmi , questa volta negli occhi , ha un sguardo intenso e cupo , qualcosa di misterioso si cela dietro alle sue iridi verdi , qualcosa di oscuro e pericoloso,ma continuo a non capire cosa sia .

<<E poi voi come vi conoscete ?>> chiede Luke dopo aver finito di parlare con Jane .

<<Ehm in verità , ci siamo incontrati per caso su una metropolitana , e poi ci siamo iniziati ad incontrare un po' dappertutto...>>

<<Ma voi ... state ... insieme ?>> domanda Luke in tono pettegolo . Per poco non mi strozzo con la saliva ! Ma cosa gli viene in mente , a parte quei due baci non c'è nulla fra di noi . Fra di noi ... perché io provo qualcosa per lui, è lui che molto probabilmente non ricambia . Rispondo con una risata isterica e appena riesco a calmarmi farfuglio una spiegazione.

<<No, assolutamente no , amici ...>> . Ride anche Luke , che nel frattempo da una pacca sulla spalla a Daniel dicendogli <<La prima ragazza che ti dà buca >> . Daniel però non ride , anzi , mi guarda con una strana emozione negli occhi , non so bene quale sia , so solo che non mi dà una bella sensazione essere guardata in questo modo . Distolgo lo sguardo da Daniel e continuo a parlare con Jane e Luke . Dopodiché ordiniamo la cena e nel giro di un 'ora abbiamo anche finito di mangiare . Nel ristorante sto iniziando a sentire davvero caldo e quindi vorrei uscire fuori per prendere un po' d'aria .

<< Ryan è a casa con Charlie ?>> chiedo alla mia amica.  Da quando Jane mi ha raccontato delle minacce e lui è tornato con un occhio nero a casa sono molto preoccupata per lui .

<<Sì,l'ho sentito poco fa .>> m'informa. Annuisco e e mi alzo dal tavolo .

<<Vado a prendere un po' d'aria , sto morendo di caldo ...>>annuncio e mi avvio verso l'uscita del ristorante . L'aria fredda che si respira all'esterno mi rinfresca ed io mi sento meglio . Mi appoggio al muretto di marmo che affianca le scale per assaporare ancora un po' d'aria fresca . Mentre mi sto rianimando sento lo scatto della porta del ristorante , mi giro automaticamente e vedo Daniel che mi viene incontro .

<<Anche tu sentivi caldo?>> butto così la domanda tanto per fare conversazione , ma lui non mi considera e con il suo sguardo duro che mi penetra dentro mi chiede

<<Perché dentro ci hai tenuto a specificare che siamo solo amici?>>

<<Perché non è così?>> chiedo non capendo dove voglia andare a parare .

<<No, per me non è cosi !>> ammette lui . Cavolo...<<Stai dicendo che non ti metteresti mai con uno come me?>> chiede avvicinandosi sempre di più a me e riducendomi con le spalle contro il muro .

<<Non sto dicendo questo!>> sospiro ed intanto ho il suo viso a pochi centimetri dal mio , riesco a sentire il suo respiro sulle labbra .

<<Allora cosa stai dicendo ?>> sussurra naso a naso.

<<Ho paura di soffrire...>> ammetto , ma nemmeno il tempo di finire la frase che mi ritrovo per la terza volta nella settimana , le sue labbra sulle mie .

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 03, 2020 ⏰

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