Capitolo 18

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È da questa mattina che stiamo girando New York e che Melanie fotografa tutto con la sua Canon professionale . È letteralmente fissata , fotografa tutto con la scusa di "non tornerò poi così presto qui e se dovessero cambiare qualcosa ?"ha addirittura fermato una turista per farci fotografare insieme davanti il Ground Zero. Devo ammettere che siamo anche venute bene in questa foto , abbiamo un'espressione spensierata e felice da cui trapela tutto l'amore che proviamo l'una per l'altra .Intanto però è  ormai mezzogiorno , siamo stati alla Statua della Libertà , abbiamo fatto anche altri acquisti, ma di Ryan ancora nessuna notizia . Mi sto iniziando a preoccupare , non è il tipo da non rispondere al telefono per ore . Anche Jane ha la preoccupazione dipinta sul volto e ha intasato la segreteria telefonica del nostro amico .

«Jane c'è qualcosa che devi dirmi ?" Sbotto all' ennesimo messaggio che lascia in segreteria a Ryan dicendogli di chiamarla appena lo avesse sentito. Jane inizia a tormentarsi le mani con la bocca e non mi dà una risposta .

«Jane ?»

«Eh?» cade dalle nubi .

«Posso sapere che ti prende , è da questa mattina che sei strana !»

«Non ho nulla»mente spudoratamente lei .

«Andiamo Jane lo sai che mentire non è il tuo forte !»Fa un respiro profondo , si siede ad un tavolino e mi fa cenno di sedermi . Faccio come mi indica e lei inizia a parlare .

«Mia Ryan mi aveva pregato di non dirtelo , ma a questo punto...>> lascia la frase in sospeso.

«Cosa aspetti a dirmelo ?>> dico. Dopo altri istanti di silenzio finalmente ricomincia a parlare .

«Mia ,Jacob e la sua gang hanno preso di mira Charlie e Ryan , forse per questo lui ieri si è ricordato di te ... La sera in cui Charlie e Ryan sono usciti , insomma la sera in cui si sono messi insieme , Jacob e la sua banda li hanno visti baciarsi . Hanno iniziato a girargli intorno e a dargli fastidio , così Ryan si è azzuffato con uno di loro  e quei poco di buono gli hanno promesso "vendetta" .»dice Jane intimorita e preoccupata . Dire che sono scioccata sarebbe un eufemismo . Ma ci rendiamo conto ? E menomale che l'America doveva essere un paese evoluto! C'è più omofobia e razzismo qui che in qualsiasi parte del mondo .Eppure sono certa di una cosa: il pregiudizio deriva dall' ignoranza .

«Jane cosa cavolo aspettavi a dirmelo. E se gli fosse successo qualcosa?» l'ansia sta iniziando a impadronirsi anche di me .

«Hai il numero di Charlie?»chiede Melanie intelligentemente a Jane.

«No, ma posso sempre vedere se riesco a ricavarlo dal suo profilo Facebook...»risponde lei iniziando ad armeggiare con il suo telefono . Dopo alcuni interminabili minuti Jane riapre finalmente bocca .

«Ecco!» esclama . Senza darci nemmeno il tempo di rispondere fa partire la chiamata . Quando ormai non confidiamo più in una risposta ecco qualcuno che risponde dall'altro capo del telefono.

«Pronto?»

«Charlie, sono Jane , l'amica di Ryan , è lì con te ?»chiede Jane con agitazione .

«Ehm veramente , cioè ...»cerca di divagare .

«Passamela»sentiamo dire ad un'altra voce maschile. «Jane?»chiede Ryan.

«Ryan ma finalmente! Siamo state in pensiero tutta la giornata !»

«Ho avuto un piccolo problema , nulla di grave , ci sentiamo dopo .»

«Ryan! »

«Jane che vuoi?»risponde lui agitandosi , ma fortunatamente Jane è una persona che sa tenere testa a chiunque .

«Voglio che mi spieghi cosa cazzo succede !» risponde lei alzando la voce .

«Ti ho detto che ti spiegherò tutto più tardi!»si altera Ryan , non l'ho mai sentito così...

«Alle otto a casa allora?»

«Sì!» risponde lui abbassando la voce,ma comunque in tono freddo.

«Ok»dice Jane e lui chiude la chiamata.

«Beh almeno ha risposto» dice Melanie per rincuorare Jane che ha uno sguardo distrutto. Non è mai successo , da quando lo conosco, che Ryan si sia comportato così.

Jane fa un respiro profondo , indossa il sorriso più finto, ma anche più convincente che possiede e si alza dal tavolo al quale siamo sedute .

«Forza andiamo che il tempo fugge».

Io e mia sorella facciamo come dice e ci rimettiamo in marcia . Continuiamo a camminare in silenzio che, ad un certo punto, viene interrotto all'improvviso dalla suoneria del mio cellulare . Lo prendo dalla mia tasca e guardo chi è per valutare se rispondere o no : è il numero della NYU.

« Pronto? » rispondo senza esitare.

«Parlo con la signorina Mia Forrest?»chiede una voce calda dal tono professionale ,deduco, della signora Clooney.

«Sì,sono io.»

«Mia cara, sono la signora Clooney»

«Sì , lo avevo capito »

«Mia ho delle novità per te!»

«Mi dica » rispondo con un po' troppa foga.

«La borsa di studio di quella ragazza che ti avevo detto, è disponibile . Il direttore vuole solo assicurarsi che tu sia all'altezza di averla »mi comunica .

NON CI POSSO CREDERE ! STA SUCCEDENDO DAVVERO! NON STO SOGNANDO? DATEMI UN PIZZICO VI SCONGIURO!

«Allora?"»chiede la signora Clooney.

«Ma certo! cosa devo fare?»

«Solo venire lunedì mattina in segreteria a parlare con lui»

«Grazie signora Clooney!»

«Sbaglio o ti avevo già detto di chiamarmi Mary?» chiede sorridendo credo.

«Ehm, sì» rispondo.Fa un risolino e poi mi congeda .

« A lunedì allora.»

«A lunedì»dico e lei chiude la chiamata .

«Allora? » chiedono mia sorella e Jane all'unisono.

«La borsa di studio per la facoltà di psicologia è disponibile! Devo solo  incontrare il direttore e se lui mi riterrà adatta potrò finalmente continuare gli studi!»rispondo eccitata .

«Ma è fantastico!»esclama mia sorella e mi abbraccia .

«Quindi da martedì si va a scuola insieme ?»!chiede Jane .

« Se il direttore mi ritiene adatta...»

«Sarà sicuramente così!»Jane sorride e mi abbraccia anche lei .

«Quindi si festeggia?»chiede Melanie .

«Sei troppo piccola per festeggiare a modo nostro!» risponde Jane con un sorrisetto malizioso .

«E dai! Vi prego , voglio passare un sabato sera a New York in men che non si dica !» Jane ed io ridiamo.

«Vedremo»rispondo io.

La mia vita sta riprendendo man mano la piega giusta, adesso però rimane da risolvere la questione di Ryan. Quel Jacob non mi piace per nulla , Daniel mi ha fatto intendere più che bene che non è un tipo apposto e anche io ho avuto modo di rendermene conto . Spero solo che non ci crei problemi e che non intralci la nostra felicità . Ryan non è uno debole ma la sua omosessualità gli ha già causato qualche problema , ingiustamente , ma gliene ha causati. La sua famiglia ha chiuso i rapporti con lui , è andato in mezzo ad una strada finchè Richard l'accolto in casa sua , gli ha pagato gli studi e gli ha affittato l'appartamento in cui vive. E ora una gang di bastardi omofobi lo minaccia e lo tormenta . Avvolte non riesco a capire perché la vita sia così ingiusta con le persone più buone ...

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