Cosa stava facendo lei lì? Non avrebbe dovuto esserci, non era possibile. Lei doveva essere morta. Eppure stava lì, di fronte a lui, non come un'ombra o uno spirito, ma in carne ed ossa. Pensò che se avesse fatto solo un paio di passi avanti, avrebbe potuto toccarla davvero, accarezzare di nuovo i suoi morbidi capelli castani, baciare ancora quelle labbra che sapevano sempre di cioccolato e fragole. Ma non era possibile che fosse davvero lei; forse era morto anche lui e aveva raggiunto lo stesso paradiso, che aveva le sembianze del parco della città. Non desiderava altro che avvicinarsi, ma la paura che fosse solo un'illusione, un'immagine creata dalla sua mente che non lavorava più molto bene, lo immobilizzava. Gli pareva quasi di sentire il suo delicato profumo alla vaniglia, che sembrava appartenerle in ogni momento, come se lo emanasse da dentro di sé. Prese coraggio e fece quei pochi passi che lo separavano da lei; protese la mano intenzionato a sfiorare il suo braccio, ma le sue dita non fecero altro che fendere il nulla. Sbatté gli occhi in preda al panico e l'immagine della ragazza svanì, ritornando nella sua mente, a tormentarlo con centinaia di ricordi felici che ormai non esistevano più.Ecco la prima "storia". Spero vi piaccia...so che non questa storia non la segue quasi nessuno, ma credo che i lettori me li farò strada facendo, intanto ho bisogno di condividere le creazioni della mia mente con qualcuno; questo l'ho scritto ieri sera, in preda ad un "attacco" di amore e depressione.
~Lu
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Piccole Storie e Racconti per Sognare
Historia CortaPiccole storie, racconti, descrizioni, qualsiasi cosa la mia testa idealizzi e mi faccia saltare in mente, non collegati in alcun modo l'uno all'altro. Sono uno sfogo, parti di me che decido di condividere con voi. Spero che vi vada di leggermi.