Capitolo settimo
Quando il galeone dei pirati attraccò all'isola Fujii era ormai calata la notte.
Il capitano Augusta spostò lo sguardo dalla oscura e fitta foresta dinanzi a lui per richiamare il proprio gruppo di pirati e ordinargli di aprire un varco attraverso la vegetazione.
Con fatica iniziarono a penetrare nel bosco in fila indiana accompagnati dai suoni sinistri degli animali che dimoravano in quella landa.
L'aria fredda della sera provocava brividi sulla pelle della maga degli spiriti che, da quando era stata catturata, non aveva avuto l'opportunità di cambiare l'uniforme da cameriera, ormai logora e maltrattata in molti punti.
Non che avesse molta importanza in quel momento se i suoi vestiti stonassero con l'ambiente attorno a lei - essere stata catturata dai pirati aveva sicuramente la precedenza tra i suoi pensieri - ma quei leggeri brividi non facevano altro che rammentarle come fosse giunta a quel punto.
Un risveglio poco tranquillo, un viaggio immerso nei pensieri, un missione che si preannunciava semplice. Poi l'arrivo di quelle ballerine alla locanda aveva innescato una serie di reazioni a catena che l'avevano portata, per la prima volta, ad ammettere di essere attratta...anzi, innamorata di un suo compagno. La realizzazione, la sorpresa, la negazione di un sentimento che non aveva mai provato verso nessuno. Nemmeno paragonabile all'affetto per i suoi amici spiriti. Poi l'impotenza che aveva provato nell'essere catturata e di aver capito di essere troppo debole, troppo anche per proteggere le persone a lei care.
«Se tutte le principesse del mondo avessero la tua stessa faccia scura allora c'è di che preoccuparsi!»
Lucy si ridestò dalla trance in cui era caduta soffermandosi sul viso di Nereo che l'aveva appena derisa.
Offesa, la maga spostò lo sguardo verso terra spinta ad accelerare il passo da Scilla che, come un segugio, la seguiva dietro, mentre Proteo avanzava davanti: era circondata, proprio come temeva. Non sarebbe mai riuscita a liberarsi da quella stretta sorveglianza, neanche se fosse riuscita a trovare una via di fuga.
La maga percepiva una strana presenza da quando erano giunti sull'isola: non sapeva bene cosa o chi sembrava attirarla sempre più nel profondo di quella foresta.
Era una strana sensazione ma non poteva far a meno di provare nostalgia, quasi come se quel luogo fosse un ricordo passato della sua infanzia che non riusciva ricordare.
Si abbandonò ad un sospiro stanco quando il gruppo arrestò la propria marcia sotto l'ordine del capitano.
«Ci siamo. La mappa indica che qui c'è l'ingresso per la grotta» borbottò il capitano guardando prima la carta che stringeva tra le mani e poi l'altissima e massiccia parete rocciosa che bloccava loro il cammino.
"Lucy" sussurrò una voce sconosciuta. La maga si guardò intorno confusa.
«Aprite un buco qui, muovetevi!»urlò Augusta ai suoi uomini che cominciarono chi con le spade, chi con le pistole a colpi magici a fracassare la parete senza però nemmeno scalfirla.
"Lucy" sussurrò nuovamente quella voce, alla quale se ne aggiunge un'altra e un'altra ancora fino a creare un coro di mormorii che invocavano il suo nome.
La maga si agitò, guardandosi febbrilmente intorno e cominciò a sudare freddo: sentiva quelle voci che chiamavano il suo nome rimbombarle nelle testa come un martello.
Le mani, ancora legate, si afferrarono la testa dolorante, le gambe tremanti non riuscirono più a reggere il peso e costrinsero Lucy ad accasciarsi per terra.
«Cosa fai, stupida!» esclamò Scilla che si piazzò al suo fianco e, sopraffatta dalla rabbia, cominciò a calciarla sul fianco, incurante dei gemiti doloranti: «Alzati! Sei assolutamente patetica!»
Sebbene la maga provasse dolore non l'ascoltò, il suo corpo era diventato troppo pesante e non riusciva a controllarlo e la mente, invece, sembrava essere stata presa in ostaggio da quelle voci ed essere portata sempre più giù, sempre più lontano finché di Lucy non rimase nulla.
Afferrandola per il colletto del vestito, Scilla portò la maga incosciente e malconcia vicino e cominciò a scuoterla.
«Ti ho detto di alzarti! Non ti è concesso svenire, non ora!» ma vedendo che Lucy non rispondeva la lasciò andare per terra, livida e ancora priva di sensi.
«Capitano Augusta, abbiamo un problema! La principessa è svenuta e non riesco a farla rinsavire.»
«COSA?!»gridò il capitano ancora furioso per non essere riuscito ad aprire un passaggio nella montagna, soffermandosi prima sulla piratessa e poi sulla maga degli spiriti.
Assottigliò lo sguardo quando vide, però, la principessa rialzarsi e, con gli occhi annebbiati come fosse in trance, avanzare verso di loro con i palmi alzati e puntati verso di loro.
Scilla si voltò e, in un secondo, estrasse la spada piazzandosi davanti al proprio capitano.
Che solo ci provasse ad attaccarli! Le avrebbe tolto la vita in un soffio!
«Scilla, ci serve» le ricordò il capitano Augusta.
Lucy continuò ad avanzare, ciondolando, e, con una voce che non le apparteneva, recitò:
«
"La regina delle stelle a casa ritorna
Rosso il sigillo che la porta apre
con le stelle nelle tenebre avanza alla caverna
Fino all'altare dove tutto tace
Gli spiriti lì riuniti
In un cerchio di magia
con la luce celeste dei portali infiniti
donano il tesor Urano Metria"
»
La maga avanzò verso di loro e, incurante del pericolo, afferrò la lama della spada e con la punta s'incise la pelle fino a far fuoriuscire le prime gocce di sangue.
Scilla indietreggiò colpita e, sempre facendo da scudo al capitano, si spostò per far passare la maga che col proprio sangue disegnò un cerchio magico sulla parete della montagna: una forte luce illuminò la runa e, poco dopo, al suo posto si aprì un passaggio che conduceva all'interno della cavità rocciosa.
La maga chiuse gli occhi e quando li riaprì era di nuovo lei, di nuovo Lucy, solo più confusa e stanca.
I

STAI LEGGENDO
Un amore di fata ||Fairy Tail - Nalu||
FanficLucy si trova in guerra. Ma il nemico che deve affrontare, questa volta, non è altro che se stessa. Le sue certezze verranno a mancare, le sue emozioni la confonderanno. Nuovi sentimenti entreranno nella sua vita e le faranno scoprire lati di sé...