Resta.

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Alison si è addormentata. Penso che sia stata sveglia tutta la notte precedente, a giudicare dalle sue occhiaie. Sono contenta che sia riuscita a chiudere gli occhi per qualche ora, ha bisogno di riposare. Appena si sveglia dovrò farle delle domande, devo sapere. Resto a fissarla per un pò, ma vengo interrotta dalla suoneria del mio telefono. Leggo il nome; è Hanna.
«Ehy, Hanna! È tutto okay?» mi impegno a parlare a bassa voce.
«Ciao Em, si, tutto bene. Raggiungi me e le altre al Brew tra quindici minuti?» ci penso un attimo e decido di andare. Alison sta dormendo e voglio che riposi ancora. Cerco di spostarla delicatamente dal mio corpo, per non svegliarla, ma fallisco nel mio intento e mi maledico.
«Em, vai via?» chiede con una voce dolcissima. «Si, io...» mi interrompe dicendo «..Io.. Grazie, Em.» «Non c'è bisogno che mi ringrazi, Ali..» rispondo, arrossendo.
La saluto e mi dirigo verso la porta, ma sento la sua mano sulla mia. L'afferra e mi fa girare verso di lei. Spostandomi i capelli dalla faccia, mi bacia.
Le voci nella mia testa mi urlano di fermarla, ma le spingo via, non posso ascoltarle. Ho aspettato troppo questo momento e non mi interessa se ora è vulnerabile e non importa se me ne pentirò. Le sue labbra sulle mie sono il paradiso per me, mi erano mancate così tanto.
Inizio ad aumentare il ritmo del bacio e Alison sorride. Dio, amo il suo sorriso. Sento il fuoco accendersi dentro di me, ma Alison si allontana. Cazzo.
«Resta.» dice, mi implora, anzi.
La guardo negli occhi, più azzurri del solito e non riesco a dirle di no. Non riesco mai a dirle di no.

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