La mattina dopo mi sveglio al suono del mio telefono.
Cazzo, non ho sentito la sveglia!
Come al solito sono in ritardo per andare a lavoro.
Mi vesto in due minuti ed esco di casa.
Arrivo in negozio per trovarmi di fronte la faccia arrabbiata del mio capo «Fields, dovevi essere qui venti minuti fa!» mi rimprovera.
«Mi scusi, davvero, non si ripeterà.»
La giornata non poteva iniziare peggio.
Mi manca Alison, tantissimo. Decido di inviarle un messaggio, ma in quel preciso momento me ne arriva uno suo.
*Sono andata dal ginecologo, dobbiamo andare venerdì'*
Oh, sarei voluta essere al suo fianco.
*Quando ci vediamo mi racconti tutto, mi manchi.* rispondo velocemente e riprendo a lavorare.
La mattinata passa velocemente e, dopo aver finito di sistemare gli ultimi vestiti sugli scaffali torno a casa.
Mia mamma è tornata.
«Emily, mi sei mancata tanto!» dice abbracciandomi. Sembra molto più rilassata di quando ha lasciato Rosewood.
Sono contenta che si sia liberata di un pò dello stress che aveva addosso.
«Ciao mamma, anche tu! Com'è andata?» chiedo. Inizia a raccontare e il pomeriggio passa in fretta.
Finalmente è ora di andare da Alison, sono contentissima. Sono in astinenza da lei.
Mia mamma non era molto d'accordo quando le ho detto che avrei dormito fuori la sera in cui è tornata, ma sono riuscita a convincerla, stranamente.
Mi preparo in fretta e corro a casa di Alison. Non vedo l'ora di vederla.
Mi apre immediatamente, e mi butto letteralmente su di lei, iniziando a baciarla.
«M...mi.. sei mancata t..tanto» dice.
«Anche tu, Ali, se non si fosse notato.»
Ridiamo insieme, ed è la cosa migliore di questo mondo.
Saliamo in camera sua e ci sediamo sul suo letto.
«Com'è andata la tua giornata?» le chiedo.
«Bene, cioè, ho un pò di paura, soprattutto per il fatto che dovrò dirlo a mio padre.» ammette.
«Se ti va, ci sarò anch'io quando lo farai.» dico convinta e lei annuisce guardando in basso.
Le metto un dito sotto il mento e le alzo delicatamente la testa per guardarla negli occhi.
«Andrà bene, Alison, finchè saremo insieme.» le sussurro.
Mi rivolge un sorriso falso.
Dio, odio il fatto che stia così. Odio sapere che stia male e che non posso aiutarla in nessun modo. Mi spezza il cuore vederla così.
Interrompe i miei pensieri spingendomi delicatamente finchè non sono sdraiata ed inizia a baciarmi intensamente.
«Sei la mia cura per ogni male.» dice nella mia bocca.
Il mio stomaco si contorce dalla gioia per le sue belle parole.
«Sei la mia vita, Alison.» rispondo, ribaltando le situazioni ed allungandomi sopra di lei.
«Devo restituirti il favore, ricordi?» le dico con un sorrisetto.
«Oh, non vedo l'ora.» risponde, scherzando.
Dio, amo questi momenti in cui siamo perse l'una nell'altra. Ci siamo soltanto noi, il resto del mondo scompare.
È la mia droga, ho bisogno così tanto di viverla e di starle vicina.
Le tolgo la maglietta e inizio a baciarle i seni, accarezzandole la schiena.
Poi le sfilo i pantaloni e scendo dal letto, sedendomi per terra vicino al bordo ed attirandola verso di me.
Infilo un dito in lei ed emette un mugolio di piacere.
Aumento la velocità ed Alison geme il mio nome. Amo questo suono, amo farla sentire così bene.
Aggiungo la lingua alle dita e succhio delicatamente.
«Emily c...ca...azzo, vuoi farmi morire?» mormora mordendosi il labbro. È così sexy, dio.
Continuo accelerando sempre di più, finchè viene, portandosi una mano sulla bocca per non urlare.
Salgo sul letto e mi metto vicino a lei ad osservala.
«Ti è piaciuto?» chiedo alla mia ragazza ancora ansimante.
«Dio, Em, ti amo.»
È bellissima. Amo ogni parte di lei. Il suo corpo è qualcosa di troppo meraviglioso ed il modo in cui reagisce al mio mi fa impazzire. Amo il fatto che sia mia, solo mia.
«A cosa pensi, Em?» dice Alison guardandomi.
«Sei bellissima e infinitamente mia.» dico.
«Anche tu, Emily.» risponde lasciandomi un bacio a stampo.
Si avvicina a me e si siede tra le mie gambe, appoggiando la testa sul mio petto. Inizio a giocare con i suoi capelli.
«Perché proprio me?» chiede.
Cosa intende?!
«Non capisco, Ali.»
«Perché ami me? Proprio me?» insiste.
Mi coglie di sorpresa.
«Non so perché io ti ami, ti amo e basta. Ti amo profondamente, sei in ogni fibra del mio essere.» rispondo.
«Sono felice con te, Em. Mi rendi infinitamente felice.» dice.
«Anche tu, amore mio. Buonanotte.»
«Buonanotte, amore mio.»
Ci addormentiamo.
Domani sarà una lunga giornata.
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Tenerife sea.
FanfictionEmison, amore incondizionato. 'Il modo in cui fai risaltare i tuoi occhi, sono il mare di Tenerife.'