Capitolo 14

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Eddie's Point Of View.

Le sue ginocchia mi stringono leggermente i fianchi mentre fa scorrere le dita sottili tra i miei capelli.

Mi sollevo a sedere e infilo le mani sotto la sua maglietta, i palmi a contatto della sua schiena.

Lei interrompe il bacio e mette il viso nell'incavo tra il mio collo e la spalla sussurrando:

"Però voglio andare piano"

il suo respiro è irregolare

"un passo alla volta" aggiunge e, delicatamente, sfila le mie braccia da sotto il tessuto della maglia.

Ci guardiamo negli occhi.

I suoi sono quasi turbolenti e così profondi che potrei annegarci.

Le accarezzo e capelli e lei socchiude gli occhi.

"Sei bellissima" dico a bassa voce.

Lei arrossisce, poi si fa seria.

"Non è vero" sentenzia, visibilmente cercando di nascondere un sorriso.

"Invece sì" ribadisco io.

Ora sta sorridendo.

Lentamente si allontana da me, inforca gli occhiali e dice:

"Ora però ho davvero intenzione di ripassarlo il capitolo quattro"

Non posso evitare di scoppiare a ridere e lei si unisce a me.

Emma's Point Of View.

Sì ci siamo baciati.

Non avevo mai provato un'emozione così forte e brividi mi attraversavano ancora la schiena.

Lui era così bello, delicato nei movimenti, ma allo stesso tempo intenso.

Il modo in cui aveva rispettato il mio corpo e i miei limiti, mi fa capire che devo tenermelo stretto.

...

Mi porta a casa dopo circa mezz'ora.

La sua macchina si ferma davanti casa mia.

A quel punto lui esce e gira davanti alla macchina.

Io sono ancora seduta sui sedili e scuoto la testa

"Non starai mica..." dico, anche se so che non riesce a sentirmi.

Si avvicina alla mia portiera e mi sorride da fuori il finestrino.

Abbassa la maniglia per farmi uscire

"Stai scherzando, vero?"

Io mi alzo divertita e lui chiude la portiera subito dopo.

Mi guarda con la testa inclinata verso la spalla

"Ti ci dovrai abituare" dice sornione.

Mi avvicino e gli lascio un bacio sulla guancia.

"Ci vediamo" gli sussurro all'orecchio per poi allontanarmi velocemente e raggiungere la soglia dell'appartamento.

Sbatto la porta alle mie spalle.

Cazzo.

Mi ha detto che sono bellissima.

Mai nessuno me lo aveva detto con così tanta dolcezza.

Quasi ci credevo.

"Emma sei tu?" si sente una voce gridare.

"Si Nat" rispondo.

Vedo Natalie venirmi incontro, pulendosi le mani in uno strofinaccio.

"Sto facendo una torta" dice avvicinandosi per poi stringermi in un abbraccio caloroso.

Profuma di vaniglia.

Mi scruta attentamente.

"Ti senti bene? Ha le guance tutte rosse" aggiunge con lo sguardo quasi preoccupato.

"I-io sì, sto bene" farfuglio sfiorandomi le gote calde con le dita.

Lei mi guarda per qualche secondo poi sorride.

"La torta si mangia dopo cena" dice voltandosi e tornando in cucina.

Salgo le scale due a due e mi getto sul letto, nella testa ho un turbine di mille domande e nessuna risposta.

Decido di infilarmi le cuffiette e faccio partire un brano a caso.

Sento le prime note distorte di. "Drunk In Love", quasi come se Beyoncé volesse prendersi gioco di me.

E non riesco a pensare ad altro che alle sue labbra, alle sue lentiggini, ai suoi occhi verdi.

Forse ero davvero ubriaca d'amore.

Ginger TeaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora