Capitolo 12

137 13 3
                                    

Sunday◎

Eddie's Point Of View.

La sveglia suona alle nove, mi faccio un caffè e mi metto a leggere qualche giornale online.

Il tempo fuori è grigio e le nuvole si ammucchiano l'una sull'altra, la luce azzurrina e fredda fa sembrare l'appartamento ancora più grande di quanto in realtà non sia.
Pioverà.

Ogni stanza è in ordine quasi maniacale, sembra una casa degna della copertina di una rivista di arredamento.

Ma nonostante tutto questo perfetto rigore intorno a me, la mia ansia continua a salire e so che non accennerò a rilassarmi fino a quando non l'avrò vista.

Per studiare, s'intende.

...

Emma's Point Of View.

Sono le quattro e mezza quando decido di entrare nella doccia.
Mi lavo con cura i capelli e il corpo.

Poi chiudo il getto d'acqua, mi asciugo e mi vesto.

Decido di truccarmi un po';  fondotinta, mascara e rossetto.

Poi osservo il risultato allo specchio.

Che cazzo sto facendo? Devo solo studiare, non partecipare ad un concorso per drag queens.

Mi lavo la faccia velocemente, rimuovendo ogni traccia di trucco.

Meglio.

5.00

Raccolgo i libri che mi serviranno e mi metto gli occhiali.

Ding ding.

Un messaggio di Eddie.

-Sono qui fuori-

Sbircio dalla tenda, accostata al mio vialetto di ingresso, c'è una macchina nera.

Do un'ultima sistemata ai capelli ed esco.

Eddie sta probabilmente regolando la radio, poi alza lo sguardo, mi vede e alza un angolo della bocca, aprendosi in uno dei suoi sorrisetti.

Entro in macchina e lui mi accoglie con un semplice

"Ciao"

"Ciao" rispondo sedendomi alla sua sinistra.

"Preso i libri?" mi chiede.

Io li sollevo all'altezza del viso facendo un sorriso esagerato.

Lui scoppia in una risata cristallina spezzando la tensione.

Arriviamo al suo appartamento in pochi minuti; apre la porta con le chiavi e mi fa entrare.

"Mi casa es tu casa" dice facendomi cenno di accomodarmi "cioè, non proprio tua, però... Hai capito." farfuglia.

Sorrido sotto i baffi mentre mi guardo intorno.
Le stanze sono ampie, con pochi mobili, ma arredate con gusto.

Mi sposto dalla sala alla cucina con un'aria meravigliata; lui che mi segue a pochi passi.

Mi giro verso di lui e mi faccio scappare un "Wow, è davvero bellissimo qui."

Lui mi osserva a braccia incrociate, con un'aria pensosa e mi chiede:

"Vuoi che iniziamo?"

"Sì, va bene"

Poi mi indica la strada verso camera sua.

Entriamo.

Le pareti sono bianche come le coperte del letto matrimoniale al centro della stanza.

Mi tolgo le scarpe sotto lo sguardo attento di Eddie e senza molte cerimonie mi siedo sul letto.

"Vieni?" chiedo.

Lui si sfila le scarpe e mi raggiunge sul letto portando con sé i libri.

"Si parte" dice, socchiudendo gli occhi.

Ginger TeaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora