In fondo al diario trovo una specie di tasca, con all'interno vari bigliettini e delle foto.
Tutte con la data scritta sul retro.
Tra queste, due mi colpiscono più delle altre, e non so perché."Milano, 15 Luglio 2013"
"Piani di Bobbio, 8 Dicembre 2013"
Eccoli gli occhi di Andrea.
Quegli occhi che avevano stregato Mattia a tal punto da farlo innamorare di un uomo.
Gli stessi occhi che ora l'hanno fatto innamorare di me.
Leggendo questo diario, mi sono chiesta più volte se lui si fosse innamorato di me solo per il fatto che gli ricordo Andrea, dato che io e lui ci somigliano tantissimo, ma ho subito accantonato questo pensiero.
Io lo sento.
Io sento l'amore che Mattia prova nei miei confronti, e su questo suo sentimento non ho proprio alcun dubbio."3 Giugno 2013
Ieri io ed Andrea abbiamo passato tutta la giornata insieme.
Da un po' di tempo sto trascurando molto Erika, che non sa nemmeno che ho ripreso a sniffare insieme a Stephan.
Proprio ieri sera siamo andati al The Club ed abbiamo incontrato Ester e Stephan, che erano già abbastanza di fuori.
Quando loro due sono andati in pista a ballare, io ed Andrea siamo rimasti nel privè da soli, e dato che eravamo lontani da sguardi indiscreti, lui si è avvicinato a me e mi ha baciato.
Mi sono scansato istintivamente, dato che in luoghi pubblici non ci siamo mai lasciati andare.
Mi sono guardato intorno per essere sicuro che nessuno potesse vederci, ho pagato il buttafuori all'entrata del privè dicendogli che se avesse fatto avvicinare qualcuno l'avrei fatto licenziare subito e poi sono tornato da Andrea e questa volta l'ho baciato io, con così tanta foga che ne è rimasto sorpreso ed ha sorriso sulle mie labbra.
Ero completamente andato, ed ho portato la mia mano sulla patta dei suoi jeans, cominciando a muoverla su e giù.
Quando ha reclinato la testa all'indietro per il piacere, mi ha dato una visione completa del suo collo, per cui ho cominciato a baciarglielo e a leccarglielo.
-Lo sai che ti amo?- gli ho sussurrato all'orecchio e lui mi ha guardato ed ha sorriso.
-Anche io ti amo- ha risposto- da impazzire-
-Cosa vuoi che ti faccia?- ho continuato a parlare e gli ho morso un orecchio.
-Toccami, ti prego- ha risposto con voce implorante, ed io non me lo sono fatto ripetere due volte, gli ho abbassato la zip dei jeans e l'ho toccato.
I suoi sospiri, i suoi gemiti di piacere, il suo sussurrare "Mati" nel mio orecchio, erano una tortura per me e per la mia intimità, che mi stava praticamente esplodendo nei pantaloni, ma in quel momento volevo dedicarmi solo a lui.
Quando ha detto.
-Mi stai facendo venire- e poi- Dio vengo...- ed ha goduto, irrigidendo i muscoli e contraendosi, io credevo di impazzire davanti a quella visione.
Ci ha messo qualche minuto per riprendersi, ed era tutto sudato e rosso in viso, quindi mi sono avvicinato e gli ho lasciato un leggero bacio a fior di labbra.
L'ho invitato ad alzarsi e siamo usciti dalla discoteca, non prima di aver ringraziato il buttafuori che aveva sicuramente capito tutto.
Siamo saliti sulla mia auto e lui non ha fatto altro che provocarmi per tutto il tragitto, sul fatto che non avessi avuto il coraggio di andare oltre il lavoro di mano.
Ad un certo punto, al limite della sopportazione, ho accostato e fermato l'auto in un posto abbastanza appartato e l'ho trascinato sui sedili posteriori.
-Ora ti faccio vedere io- gli ho detto semplicemente, con un sorrisetto stampato in faccia, prima di abbassargli i jeans e prenderglielo in bocca. Lui ha stretto tra le sue mani i lembi della mia maglietta ed ha soffocato un urlo di piacere.
Ho leccato e succhiato per qualche minuto, poi mi sono spogliato anche io ed abbiamo finalmente fatto l'amore, facendo appannare tutti finestrini della mia Audi.
Mentre affondavo dentro di lui, non riuscivo a staccare i miei occhi dai suoi.
Quegli occhioni color ghiaccio, spalancati, mi guardavano desiderosi d'amore, di un amore che probabilmente io non potrò dargli appieno, però voglio godermi il momento.
Più quegli occhioni mi guardavano, più il mio cuore aumentava il suo battito.
-Ti amo, Andrea- sei la ragione della mia vita- quelle parole mi sono uscite spontanee dalla boccaMentre continuavo a farlo mio ho visto i suoi occhi farsi lucidi ed una lacrima più forte delle altre rigargli la guancia, per cui l'ho raccolta con le mie labbra.
-Perché piangevi prima?- gli ho chiesto mentre guidavo per riportarlo a casa.
-Perché so che, nonostante tutto, tu non sarai mai completamente ed esclusivamente mio. Ogni volta che vedo le foto di te ed Erika insieme mi viene da piangere al solo pensiero che vorrei esserci io al suo posto-.
Ho accostato la mia macchina davanti al portone del suo palazzo e l'ho guardato.
-Vorresti esserci tu al posto di Erika? Vorresti che io stessi con te nonostante provi amore per un'altra persona? Magari agli occhi degli altri non è così, ma io e te lo sappiamo quello che sentiamo l'uno per l'altro, e non sono cose da poco.
Io sono tuo più di quanto immagini, credimi. Io ti amo più della mia stessa vita, Andrea, sarei pronto a morire per te-.
Lui ha ricambiato il mio sguardo.
-Mi fido delle tue parole, mi sembrano sincere, non deludermi-.
Io in tutta risposta mi sono sporto verso di lui e l'ho baciato dolcemente, accarezzandogli una guancia con la punta delle dita.
Poi lui è salito a casa ed io sono andato via, sempre con un solo pensiero in testa: IO AMO ANDREA".
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È troppo tardi per ricominciare? - SPIN OFF
Fanfiction"Sono passate poco più di due settimane da quel maledetto giorno, dal giorno in cui Mattia mi ha rivelato la verità. Da quel giorno non ho più scritto sul mio amato quaderno azzurro, non ho più scattato fotografie". [Dal capitolo 14 di "È troppo tar...