Little bit Yoonmin ( maybe smut )

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Una volta terminato il pranzo, Jimin ed Hoseok andarono a sedersi sul divano per rilassarsi un po'; cioè, Hoseok era sul divano, mentre, Jimin era praticamente sul corpo del più grande.
Le gambe sulle sue, il capo sulla sua spalla e un braccio attorno alla sua vita.
Hoseok non riusciva a non ridacchiare nel vederlo in quello stato, si chiedeva, sopratutto, come facesse a stare comodo.
Ma onestamente non voleva neanche pensarci su, adorava sentirlo così tanto vicino.

Yoongi li raggiunse dopo qualche minuto, e non appena li vide, non poté far a meno di tossire fortemente per attirare la loro attenzione.

Avrebbe persino finto di avere un infarto pur di farli staccare.

Jimin sussultò sentendo quel rumore, sollevando lo sguardo e corrugando appena la fronte nel trovarsi il maggiore davanti.

«Yoongi-hyung, vuoi sederti con noi...?» lo chiese con la voce un po' tremante, decisamente in imbarazzo, mordicchiandosi nervosamente il labbro inferiore.

Yoongi prese "la palla al balzo", annuendo velocemente, richiamando poi l'attenzione del minore.

« Certo, perché no.
Però sento freddo. Potresti venire con me a prendere delle coperte? Non so dove si trovano e non vorrei far scomodare tua madre, e Jisoo è andata a studiare in biblioteca..»

Jimin quasi cadde a terra nel vano tentativo di alzarsi dal corpo di Hoseok.
Yoongi si lasciò sfuggire una risatina, mista tra sollievo e beh, divertimento, insomma, era appena caduto a terra e la sua espressione era unica in quel momento, non poteva non ridere.

Jimin sussurrò un flebile « seguimi...», imbarazzato, camminando poi velocemente verso la sua camera.

Yoongi non perse neanche un secondo, subito gli andò dietro, affrettandosi a raggiungerlo.
Una volta arrivato dietro di lui, poggiò delicatamente una mano alla base della sua schiena; un gesto di classe nel suo ambiente.
Si chinò su di lui, sfiorandogli il lobo dell'orecchio con le labbra, non potendo non approfittare della situazione, voleva sentirlo vicino.

« Già che siamo da soli dovrei spiegarti alcune regole dell'azienda, per il lavoro, sai... pensi di potermi concedere qualche minuto? »

Jimin rabbrividì, annuendo, forse, con troppo vigore, aprendo la porta della propria camera.
Gli afferrò il polso e lo trascinò dentro, nervoso ma emozionato al tempo stesso.

« Lavorerò per te? Dovrei chiamarti in qualche modo in particolare? Boss?...Master? »

Un piccolo sorrisino comparve sulle labbra di Jimin; si andò a sedere sul letto, portando le mani ai lati del proprio corpo, accavallando mentre le gambe.
Un leggero sorriso malizioso ad accompagnare il tutto, donando a Yoongi una vista a dir poco deliziosa.

Il maggiore si morse il labbro inferiore sentendo quel nominativo abbandonare le soffici labbra del piccolo.

Non rispose, raggiunse la porta e la chouse a chiave, poi si voltò verso il minore, poggiandosi alla parete ed incrociando le braccia al petto.

Lo osservò per qualche secondo, poteva vedere nervosismo negli occhi di Jimin, probabilmente si stava chiedendo se avesse esagetato o meno.

Tenero.

A passo lento, raggiunse la sedia girevole della scrivania, si sedette e fece strisciare le rotelline sul pavimento fino  a toccare con le ginocchia, il materasso ai lati delle gambe del più piccolo.

« Master, eh? Nessuno mi chiama così lì dentro...ma se ti piace, potrai usarlo, gattino. » Portò una mano sul ginocchio di Jimin, facendogli aprire così le gambe, poi fece scorrere le dita lungo il suo interno coscia, avvicinandosi sempre di più alla sua intimità.

« M-master..» ripeté nuovamente Jimin, stringendo il lenzuolo tra le dita,  senza opporre resistenza ai movimenti del maggiore, completamente ammaliato da suo tocco.

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Sono cattiva.
Niente smut.
Forse avrete qualcosina nel prossimo capitolo.

Lasciate un commentino per dirmi che ne pensate, su su.

Chu.
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revisionato anche questo.✔

che ne pensate? vi dispiace il lato più "divertente" di Yoongi che sto aggiungendo con la revisione?
spero di sì, perché io adoro vederlo sia serio che simpatico. ; u ;

ci vediamo al prossimo capitolo.~

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