Capitolo 23

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"Ascoltami Bea, ormai per me è una storia finita da un bel po'. Spero che tu riesca a capire i veri valori della vita e che tu riesca a tenerli. Non sono la seconda scelta di nessuno, mi hai detto che non provavi più nulla per me, bene, me ne sono fatto una ragione e adesso sto con un altra ragazza, mi piace.. adesso ti pregherei di andartene, non ho voglia di dare spettacolo". Quelle parole furono come un colpo al cuore, ma anche io dovevo farmene una ragione e mettere un punto a tutto ciò. Ma volevo lottare, lottare per ciò che amo, per ciò che sento mio "Se vuoi che ti lasci in pace lo faccio. Ma certe volte incontri una persona e capisci che tutto quello che hai fatto finora, tutto quello che è stata la tua vita fino a questo momento dev'essere stato giusto, non può essere stato troppo brutto o troppo sbagliato, se ti ha portato ad incontrare questa persona. E tu per me sei questa persona. Vuoi che me ne vada?" dissi guardandolo fisso negli occhi.

HARRY'S POV

Forse stavo per fare l'errore più grosso della mia vita, ma per la prima volta decisi di seguire la mia mente e non il mio cuore "Si, voglio che tu te ne vada" dissi senza guardarla. No ne avrei avuto il coraggio. Senza dire nulla la vidi voltarsi e andarsene. 'È la decisione giusta' pensai tra me e me.

Andai a prendere Kendall e andammo in hotel. Per tutto il tempo non parlai ma mi limitai a pensare a ciò che avevo fatto 'Hey tesoro, ci sei?' mi chiese 'Ehm.. si si'.

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Dovettero passare giorni, settimane per capire che il mio posto era accanto a Bea. Nonostate l'ora, mi vestii velocemente e andai a casa sua "Ma dove vai?" mi domandò Kendall assonnata, non le risposi, non avevo tempo.

"Cazzo" dissi bussando ancora più forte alla porta. Nessuno aprì, non sentì nessun rumore. Non c'era. 'Cosa faccio adesso?' pensai sedendomi sui gradini. Mi venne in mentre di chiamare mia sorella, magari lei poteva aiutarmi mandandole un messaggio o chiamandola. Io non potevo, perché ciò che avevo da dirle volevo dirgliele in faccia.. di presenza.

"Gemma, devi aiutarmi" dissi "Harry..? Cosa succede?" mi disse preoccupata "Devi chiamare o mandare un messaggio a Bea. Devo sapere dov'è, devo parlarle, ne ho bisogno" dissi agitandomi "E se ti dicessi che lei sta dormendo a casa mia?" mi risponde ridendo "Si? Ci vediamo! Cerco di essere lì il più presto possibile, ti amo grazie" chiusi e cercai di chiamare dei manager per avere dei biglietti per Londra il più presto possibile. Tornai in albergo facendo il più velocemente le valigie "Harry, addsso mi spieghi cosa sta succedendo! Prima esci alle quattro del mattino senza darmi una spiegazione, adesso fai le valigie.." mi disse arrabbiata "Ecco.. tu non mi piaci, devo tornare dalla MIA ragazza. È lei che amo, è lei che mi manca". Queste furono le ultima parole che le dissi, nei suoi occhi riuscì a vedere solo delusione e rabbia, niente di più e niente di meno.

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Eccomi in viaggio verso Londra, mancavano pochi minuti prima dell'atterraggio. Ero tesissimo, agitato, come un ragazzino alle prime armi.

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"La chiamo.. aspetta un secondo" mi disse la madre. Ecco, avevo la mia vita davanti ai miei occhi. Andai ad abbracciarlo non curante della madre e appena mi staccai la guardai negli occhi, come non avevo mai fatto prima "Bea, sono tornato perché senza te non ci so stare, perché tu mi completi, perché le tue labbra mi rendono migliore, perché i tuoi insulti mi fanno sorridere, perché i tuoi occhi mi riempiono il cuore, perché i tuoi abbracci mi fanno sentire a casa, perché ogni cosa mi ricorda te, perché solo tu riesci a farmi provare certe cose, perché nessun'altra è come te. A che servo da solo io, solo se non ho più te per me?"

STARDUSTDove le storie prendono vita. Scoprilo ora