Capitolo 13

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I tre ragazzi uscirono dal negozio e, appena furono fuori, Jimin tirò un sospiro di sollievo.

"Sei felice ora?" chiese Taehyung.

"Non sei stato d'aiuto. Nemmeno per idea" rispose l'amico, per poi dirigersi verso il binario nella quale si trovava il treno che doveva prendere.

Appena si sedette su un sedile, vicino al finestrino, infilò le cuffiette nelle orecchie ed iniziò ad ascoltare la musica.

Il treno era completamente vuoto.

Dal finestrino, a sua sorpresa, vide Yoongi avvicinarsi alla porta per aprirla.

Appena egli fu all'interno del treno Jimin non fece nulla per attirare la sua attenzione, ma il colore dei suoi capelli attirò il ragazzo che, tra tutti i posti liberi, si sedette proprio di fronte a lui.

"Non riesci proprio a starmi lontano, eh?" disse scherzosamente appoggiando il suo zaino e il suo giubbotto sul sedile libero affianco al suo.

"Non fa una piega" rispose l'altro.

"Lo so".

Ci fu un silenzio imbarazzante e il treno finalmente partì.

"Tra quante fermate scendi, hyung?" chiese il minore.

"Cinque, tu invece?"

"Tre." rispose.

La conversazione non aveva preso una bella piega e, notandolo, Jimin si rimise le cuffiette, mentre Yoongi iniziò a scarabocchiare su un piccolo quaderno nero.

Il ragazzo dai capelli arancioni, vedendo quello che stava facendo il maggiore davanti a lui, chiese: "Cosa stai disegnando?".

"Sto scrivendo" rispose l'altro.

"Bene, allora riformulo la domanda: cosa stai scrivendo?"

"Una canzone. Mi piace comporre" rispose.

"Quindi sai cantare?" continuò Jimin.

"In realtà no, so rappare solamente".

"Un giorno devi farmi ascoltare quello che sai fare" disse il più piccolo sorridendo.

Yoongi gli porse un foglietto con su scritto l'indirizzo di casa sua.

"Tra poco il treno ferma alla tua stazione".

Jimin si preparò per uscire.

"Ciao, Min Yoongi" disse allontanandosi dal suo sedile.

Train.-YoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora