Regulus Black scese dall'Espresso con un salto, la valigia pesante in una mano e il mantello nell'altra. Osservò la folla che si spintonava sulla banchina per avviarsi verso la scuola. Un gruppo di Tassorosso lo superò chiacchierando e Regulus si strinse più forte la sciarpa verde smeraldo al collo.
- Fratellino!
Una mano calò sulla sua testa, e Sirius comparve alle sue spalle, seguito da James, Remus e Peter.
- Ciao Sir...
Ma Sirius se n'era già andato e Regulus si scoprì come al solito ferito che il fratello maggiore non lo avesse considerato. Deglutì la rabbia e incassò la testa nelle spalle.
Grifondoro. Quell'idiota era entrato nella casa dei Grifondoro. I suoi genitori erano impazziti quando erano venuti a saperlo, avevano scritto al preside, ai professori, a Lumacorno, a chiunque. Per poi arrendersi all'evidenza che l'erede tanto atteso e così duramente indirizzato verso l'essere un Black forse non era ciò che la casata aspettava. Era troppo tardi per ripensarci. Sia Andromeda, che Bella, che Cissy sarebbero state scelte prima di lui, se fossero state dei maschi, ma oltre a Sirius l'unico erede Black che avrebbe donato il suo cognome ai figli era lui.
E così ora i suoi genitori si aspettavano chissà cosa da lui.
Lui, Regulus Black, che si vergognava a parlare con le ragazze e che passava il suo tempo con Severus solo perché entrambi non avevano nessun altro con cui stare, una famiglia oppressiva e una solitudine niente male di fronte.
Perché non aveva l'intraprendenza di Sirius, la strafottenza di Bella, la testardaggine di Cissy o l'intelligenza di Andie?
Regulus camminava curvo sotto la pioggerella sottile, da solo, mentre anche gli altri Serpeverde scendevano dal treno. Scese Andromeda, la cugina maggiore, la preferita di zio Cygnus, con un libro sotto braccio, seguita dalla bella Narcissa, la preferita di zia Druella, con un'aria annoiata e un po' scocciata mentre Malfoy e Lestrange continuavano a parlare, e per finire la mora e riccioluta Bellatrix, che non aveva bisogno di essere la preferita di nessuno.
Severus lo raggiunse in due passi e i due si incamminarono curvi verso le carrozze che li avrebbero condotti a scuola. Come al solito furono gli unici due occupanti delle misteriose carrozze senza guida che procedevano per il viale di Hogwarts. Severus sbuffò e si voltò a guardare la carrozza che li precedeva.
Regulus non ebbe bisogno di controllare per sapere che là c'era la testa rossa e scompigliata di Lily Evans. Sorrise sotto i baffi.
- Allora, Sev. Ancora la Mezzosangue.
Severus distolse lo sguardò e sbuffò, fingendo di non essere interessato alle parole di Regulus.
- Sai cosa me ne importa della mezzosangue, Reg. E' solo una grifondoro sangue sporco.
- Quindi starà meglio con Potter.
Severus contrasse con forza le dita attorno alle ginocchia.
- Cosa c'entra Potter?
- Lo sanno tutti che ha una cotta per la Evans da quando è arrivato a Hogwarts. E' lui è James Potter, prefetto, bello, cacciatore nella squadra di Quidditch, grifondoro con i fiocchi.
Severus strinse ancora di più le dita attorno alle ossa sporgenti.
- Smettila Regulus. Mi importa di Potter ancora meno di quanto mi importi di Li... della Evans.
Regulus si lasciò cadere sul sedile della carrozza e lasciò vagare lo sguardo sugli alberi bui attorno al viale.
- Certo Sev.
Severus si schiarì la gola con una tosse leggera e si tese in avanti.
- Hai sentito, vero?
- Cosa?
- Non posso credere che tua cugina Bellatrix non te ne abbia accennato. Insomma, al Signore Oscuro....
Regulus trasalì, come se lo avessero punto con uno spillo.
- Cosa c'entra Bella con il Signore Oscuro?
Severus inarcò un sopracciglio.
- Non dirmi che non lo sai. Girano voci fra i serpeverde che abbia deciso di unirsi ai Mangiamorte.
Regulus sentì la gola riarsa.
- Dici sul serio?
- Sì, certo.
Il ragazzo si massaggiò le tempie con la punta delle dita. Il Signore Oscuro. Quante volte aveva immaginato di unirsi alle sue file, letto sue notizie, ascoltato i suoi precetti. Ne aveva parlato ancora con Walburga, sua madre, quando Sirius non era nei paraggi. Sirius odiava il Signore Oscuro, e Regulus l'aveva sentito spesso inveire contro i suoi precetti insieme a James, il suo migliore amico, nonostante fossero entrambi purosangue.
- Bella una Mangiamorte.
Se la immaginava, se la immaginava parecchio. Bella, la cugina più sadica, più folle, sempre indipendente, con i suoi abiti succinti e Lestrange alle calcagna come un cagnolino scodinzolante.
Le carrozze giunsero a destinazione.
Lily scese dalla carrozza davanti alla loro e si unì a un gruppo di Grifondoro, fra i quali capeggiavano Sirius, James e Remus. Lily salutò Remus e ignorò platealmente James, che si arruffò i capelli con una mano e digrignò i denti.
Regulus e Severus scesero dalla loro carrozza e Reg lanciò uno sguardò al maniero imponente che si stagliava di fronte a lui.
Bentornato a casa, pensò.
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TO BE A BLACK
FanfictionEssere un Black è un onore, un privilegio e un grandissimo dovere. E la parola d'ordine di un Black è "io posso tutto". Nella Hogwarts degli anni settanta i Black sono addirittura cinque, e le faccende da sistemare nella scuola più amata del mondo...