TO BE A BLACK

NATALE

Si stavano avvicinando le vacanze di Natale e Hogwarts come al solito si addobbava di vischio e alberi. Le Black dovettero iniziare a fare attenzione alle piantine che sporgevano dagli stipiti delle porte. Lestrange afferrò Bella di fronte alla classe della Mc Granitt e la baciò tanto platealmente fra la folla che Lumacorno iniziò a sgridarli dal fondo del corridoio, prima di accorgersi che una dei due piccioncini era una Black e tacere imbarazzato.

Le armature vennero stregate e cantavano canzoni natalizie ad ogni angolo, prima che i malandrini si accorgessero che bastava un semplice incantesimo per far dire loro ciò che si voleva. Cissy rimase molto sorpresa quando un'armatura le urlò "Mocciosus non si lava le mutande", ma non le servì molto per capire che era opera del suo tanto beneamato cugino.

I Black erano obbligati a tornare a casa per i balli invernali, dove la società del mondo magico si trovava per il consueto sfoggio di ricchezza e la ricerca di matrimoni vantaggiosi. Sirius si era ribellato come al solito e aveva intenzione di andare a casa Potter, senza che i genitori ne sapessero nulla. Era sicuro che non avrebbero sentito la sua mancanza: ormai era Reg la carne da partito più appetibile.

Druella aveva scritto alle figlie per informarle delle serate danzanti che erano state organizzate, con commenti qua e là che lasciavano intendere di avere qualche idea per il loro futuro.

Bella era infuriata all'idea di dover davvero sposare Lestrange e Cissy era disgustata all'idea che le affibbiassero qualche maschietto ricco e stupido. Solo Andie si sentì quasi sollevata all'idea che, se si fosse sposata, Ted Tonks sarebbe scomparso dalla sua vita.

Il progetto di erbologia era ancora in alto mare e Andie sentiva tutte le sue riserve cadere a poco a poco. Ted Tonks era brillante, intelligente, loquace, furbo, modesto nella misura che non sembra adulazione. Ogni volta Andie cercava di trovargli un difetto, ma alla fine restava sempre e solo la stessa pecca: Mezzosangue. Era un nato babbano venuto da chissà dove. E Andie non poteva avere un futuro con lui, di nessun tipo.

L'idea dei balli non la faceva impazzire, ma la rassicurava non poco. Sua madre aveva di certo qualcosa in mente anche per lei.

Anche la piccola Cissy aveva i suoi problemi.

Dopo il Lumaclub e la visione di Zabini avvinghiata a Malfoy non aveva più rivolto la parola al biondo. I turni notturni da prefetto si svolgevano in rigoroso silenzio e spesso e volentieri i due si dividevano, andando a dormire senza neppure salutare l'altro. Lumacorno non aveva più organizzato incontri e anche Zabini aveva evitato commenti alla giovane Black.

L'unica situazione imbarazzante si era verificata alla partita contro i Grifondoro. James Potter aveva detto ai suoi compagni di giocare duro, aveva segnato una decina di punti, il boccino era stato afferrato quasi subito e un bolide ben direzionato dai grifoni aveva colpito Lucius in pieno petto, mandandolo in infermeria seduta stante. Che dietro ci fosse lo zampino di Potter era ovvio, soprattutto dopo che Sirius aveva mostrato orgoglioso la sciarpa rossa e oro alle tribune argentate delle serpi, con un particolare cenno a Bella e alla sua cricca. 

Narcissa era corsa in campo preoccupata, rendendosi conto che non c'era ragione di stare lì solo quando ormai era inginocchiata in campo accanto alla squadra. Si era accorta del suo strano comportamento solo dalle occhiate basite dei giocatori, si era alzata ed era corsa via.

Né lei né il biondo avevano più fatto parola dell'episodio, ma la sensazione di vuoto provata mentre Lucius cadeva da oltre dieci metri, i capelli biondi sparsi sulle spalle, rimase nella mente della ragazza per giorni e giorni.

Andromeda si era accorta di questo gelo nei rapporti fra Malfoy e la sorella ma come al solito non disse niente. Se Cissy voleva parlarne era sempre a sua disposizione, e lei lo sapeva.