Capitolo XXVII

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<<Durandila era conquistato, la flotta passò oltre di tutti gli altri pianeti dei Ducati Dek, liberandoli dall'oppressione nemica.>>
Grahoon rise sommessamente, attento a non urtare nuovamente la pazienza dell'ammiraglio<<Punti di vista, ammiraglio. Eppure sotto Kalsirr i Ducati Dek non si erano ribellati, al contrario di quanto fecero poi sotto il vostro controllo.>>osservò lo scrittore.
<<Sì... Ha ragione. Questo dovrebbe farci pensare. Ma all'epoca eravamo in guerra e non potevamo permetterci perdite di tempo e fummo costretti a risolvere la questione con la forza...>>
<<Credo anche di ricordare a chi fu affidato quel compito...>>commentò con una punta di odio il kalsirr.
<<Sì. L'ammiraglio Monmarre affidò a Kahn il comando di tre divisioni per porre fine alle insurrezioni... E ci riuscì, anche efficientemente. Odio ammetterlo ma i suoi metodi erano tremendamente efficaci.>>
<<Lasciando a parte tutto ciò... Come proseguì la vostra campagna militare?>>
<<Quella di Monmarre, vorrà dire... Beh, posso ammettere di essermi guadagnato la sua fiducia in diverse occasioni, eseguendo gli ordini ed agendo consapevolmente. Entrai nelle grazie dell'ammiraglio e divenni presto il vice del comandante Alastair.>>
<<E lady Elize?>>
<<Al termine delle nostre battaglie Monmarre ci lasciò due settimane di pausa. La flotta si fermò su Bli II, un mondo meraviglioso. Ho intenzione di tornarci, prima o poi.>>
<<Immagino abbia passato molto tempo con la duchessina.>>
<<Tanto, forse troppo tempo. Ogni giorno passavamo un paio di ore assieme ma sicuramente la giornata più interessante la trascorsi in un circolo di intellettuali di cui molti erano amici di famiglia dei Gloore... La ho conosciuto amici con cui ancora adesso ho dei rapporti stretti. Ricorda, maestro?>>

Cielo di scienze

<<Capitano Sol... Le volevo proporre una visita oggi.>>iniziò Elize.
Sol non alzò lo sguardo restando a fissare la tazzina colma di caffè, come ipnotizzato.
<<Mi dica, lady Elize.>>rispose lui inspirando il profumo forte della bevanda.
<<Ancora con questa storia... Le ho già detto di chiamarmi per nome, senza titoli o altro... Ormai siamo amici, capitano.>>scherzò la donna mostrando un sorriso perfetto.
<<Credo di essere stato il primo a chiederti questa cortesia, Elize.>>rise Sol mescolando il liquido nella tazzina.
<<Credo abbia... Ah, al diavolo. Credo che tu - e pose particolare enfasi sul pronome - abbia ragione.>>si arrese infine la duchessina.

Sol appoggiò la tazzina alle labbra, gustandosi il caffè. Stava iniziando ad apprezzarlo, più per le sue proprietà che per il suo gusto.

<<Dicevi di una visita... Che tipo?>>
<<Oh, qui in città si trova una biblioteca in cui tornavo spesso e dove solitamente si riuniscono alcuni amici di famiglia. Accetteresti di accompagnarmi?>>
<<Questo ed altro, milady.>>disse chinando ironicamente il capo.
<<Pavel...>>disse lei con voce leggermente irritata.
<<Scusa, talvolta l'ironia e l'addestramento da guardia oralita insieme sono una brutta bestia da domare.>>scherzò il ragazzo.

Sol la accompagnò con la navetta che il padre aveva messo a disposizione della figlia. Il pilota guidava la navetta fra le strade aeree di Obita, la capitale amministrativa di Bli II, erano colme di navette che sfrecciavano in ogni direzione seguendo indicazioni caotiche ed evitando accuratamente le pattuglie della polizia militare che svolazzavano pigre negli spazi più alti della città.

Raggiunsero la biblioteca. Il pilota adagiò il velivolo su una delle piattaforme di atterraggio private riservate alle forze dell'ordine. Uno dei privilegi di essere parte dell'esercito reale.

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