Capitolo LIV

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<<Signore! Stiamo per giungere a destinazione. Fra dieci minuti arriveremo nel sistema Nelgas.>>
<<Ottimo. Preparate le navi ed inviate alla flotta di stanza nel sistema un avviso del nostro avviso.>>
<<Messaggio in arrivo sulla linea primaria, Aurelius. Viene da Europa.>>
<<Aprite la comunicazione.>>

A'Daar Suum apparve nell'ologramma di fronte a Sol.
<<Senatore Suum, è un piacere rivederla.>>
<<Anche per me Sol, seppure la situazione non sia delle più grate.>>
<<Cosa sta succedendo, senatore?>>chiese Sol allarmato.
<<C'è stata un'insurrezione nel sistema Nelgas. La vostra flotta è...>>
<<È a disposizione, senatore. Sto rientrando con i restanti incrociatori dall'ispezione sulla luna di Christasia. A tal proposito ho notizie importanti.>>si apprestò ad informarlo l'Aurelius.
<<Ne parleremo dopo, Pavel. Ma non mi hai lasciato parlare. La flotta di stanza a Nelgas è stata completamente distrutta. Le tue navi sono le uniche rimanenti.>>
<<Cosa? Come è possibile?>>
<<Gli insorti possiedono una unica, grande flotta, che conta oltre duecento navi da guerra. Fortunatamente, da quel che ci dicono i nostri scanner a lungo raggio, ha abbandonato il sistema, lasciando solo un paio di incrociatori ed una portacaccia.>>
<<Qual'è la situazione su Nelgas?>>domandò preoccupato Pavel.
<<I senatori ed il governatore sono arroccati nel palazzo del governatore, protetti dai pochi soldati rimasti.>>
<<Ed i coloni?>>
<<Ogni persona non facente parte dell'esercito imperiale sul Nelgas è da considerarsi... Ostile.>>Rispose gelido Suum.
<<Senatore, con tutto il rispetto...>>
<<Non accetto obiezioni, Sol. Il Senato mi ha eletto a supervisore delle forze imperiali ed intendo adempiere al meglio il mio compito.>>
<<Certo, senatore.>>confermò arrendevole Sol.
<<Attendo notizie della vostra flotta una volta liberato il sistema, Sol.>>
<<Senza rinforzi?>>
<<I portali per Nelgas sono stati tutti distrutti. Non abbiamo modo di far arrivare navi in poco tempo, le tue sono le uniche rimaste. L'obiettivo principale è salvare i senatori ed i funzionari intrappolati nel palazzo su Nelgas. Tutto il resto viene dopo.>>

La conversazione si chiuse con un mezzo inchino di Sol rivolto al senatore che scomparve, dissolvendosi.

<<Quindi quale sarebbe il piano?>>domandò una voce alle sue spalle.
Sol si voltò, andando incontro a Kra<<Prepara i tuoi uomini. Marceremo su Nelgas, usando la forza bruta se serve.>>
<<Sicuro sia una buona scelta?>>
<<Ne abbiamo altre?>>
<<Sei tu l'ammiraglio, sei tu qui quello in comando. Non io. Io sono un soldato che esegue gli ordini.>>
<<Hermann... Io... Non riesco a ragionare lucidamente.>>
<<È per lei, vero?>>
Pavel annuì.
<<Tranquillo. La salveremo.>>
Un'altra voce risuonò affianco a loro<<E sarà per sempre il suo principe azzurro, Aurelius.>>ridacchiò Nardo.
I due si voltarono, guardandolo male.
<<Ehi, cosa sono quelle facce? Siete tutti così seri voi imperiali?>>
Gli altri rimasero impassibili.
<<Stiamo per arrivare. Tra due minuti arriveremo a destinazione.>>si limitò a comunicare il contrabbandiere, in evidente difficoltà

Le navi apparvero nel mezzo dello spazio vuoto di Nelgas. In lontananza si potevano vedere le sagome di tre navi da guerra imperiali, controllate dagli insorti.

<<Voglio tutte le navi a disposizione addosso a quei ribelli! Nessuna pietà! Spazzateli via dal sistema!>>ordinò ai capitani degli altri incrociatori in attesa di ordini.
<<Quanto a noi...>>continuò verso il capitano della Invictus<<Noi ci dirigiamo immediatamente verso Nelgas! Massima potenza ai motori, usate i postbruciatori. Il tempo stringe!>>

La nave ammiraglia si staccò dal gruppo nell'esatto momento in cui i primi colpi di cannone arrivavano verso le navi alleate. Entrarono nell'atmosfera, discendendo sulla capitale di Nelgas come un predatore fa sulla vittima prescelta.

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