Capitolo XXXI

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<<Con il passare dei giorni mi rilassai: ormai sembrava tutto tranquillo. In tempi di pace un comandante non aveva tanto da fare, credevo. Avrei dovuto ricredermi. Tornarono a galla questioni vecchie e scomode, di quando ancora ero una semplice guardia oralita...>>
<<Che genere di questioni?>>chiese il kalsirr prendendo appunti.
<<Ricorda quel tentativo di assassinare Elize Gloore, maestro?>>
<<Certo... Ricordo la vostra espressione quando me lo raccontaste... Sembravate rabbrividire al solo pensiero di vederla in pericolo.>>
<<Potete forse darmi torto?>>
<<Non credo, ammiraglio.>>concordò educatamente l'interlocutore.
<<Comunque, per giungere a questo fatto, devo prima farle un corto preambolo...>>

Il maestro parve un istante contrariato, poi tornò a concentrarsi sugli appunti. Era un tipo ordinato e sconvolgere l'ordine cronologico che adorava seguire lo irritava assai.

<<Con la nascita dell'impero non fui l'unico a raccogliere i frutti del mio lavoro...>>
<<Chi altro assieme a lei, ammiraglio?>>
<<Hermann Kra, promosso a comandante e...>>
<<Conosco il comandante Kra... È imbarcato qui sulla Invictus, giusto?>>lo interruppe lo scrittore.
<<Esattamente... È stimato in tutto l'impero, un vero e proprio eroe di guerra...>>
<<Come contrariarvi: la sua sola abilità vi permise di vincere la battaglia di Kalsirr...>>

Un minuto di silenzio imbarazzato aleggiò nella stanza, sollevato dagli asti di due vecchi nemici, poi i due ripresero a parlare normalmente.

<<Dicevo... Oltre a Kra vi fu anche un altro mio compagno d'armi ad ottenere una promozione.>>
<<Immagino di sapere chi.>>
<<Il maggiore Kahn ottenne un ruolo di spicco nei SSI, i servizi di sicurezza imperiali.>>
<<I vostri servizi segreti, in pratica. Non lo aveste mai fatto...>>
<<Sono punti di vista. Sicuramente i suoi metodi poco ortodossi hanno reso un ottimo servizio all'impero.>>
<<Se questa è la vostra opinione, ammiraglio...>>commentò Grahoon.

Sol rimase ancora un istante interdetto dall'atteggiamento insofferente del dotto compagno. Represse alcune risposte poco consone e proseguì il racconto.

<<Del resto, lui non era adatto alla sorveglianza di una soldataglia avvinazzata lasciata di guarnigione sui pianeti minerari, non crede? In ogni caso, le sue visite in vesti da ufficiale non erano mai un grande piacere... Come la prima, però, non ve ne furono altre peggiori, a mio avviso. Ero nel mio ufficio, a bordo della Dominator, appena promossa a nave ammiraglia ed in quanto tale in un bacino orbitale dove stava venendo aggiornata... Forse quel giorno fu davvero uno dei più sgradevoli che abbia mai vissuto.>>

Protezione dalle alte sfere

Sfogliò una serie di scartoffie, una attirò la sua attenzione. Era una comunicazione dalla sede dell'Ammiragliato Imperiale, la nuova base centrale da cui i movimenti di tutte le navi da guerra erano coordinati.

Era un fascicoletto relegato in blu zaffiro. Osservò il titolo: "Introduzione di unità ausiliarie all'interno delle forze armate imperiali". Di cosa si trattava? Lo aprì: sembrava una convocazione per una riunione del consiglio militare.

Qualcuno bussò. Richiuse il fascicolo e lo poggiò in disparte sulla scrivania grigio metallizzato, voleva tornare a darci un'occhiata più tardi.

La porta si aprì. Entrarono tre uomini in divisa grigia dei servizi di sicurezza. Sol si sorprese nel vedere Kahn. Era da quel giorno in cui avevano litigato che non lo vedeva.
Si alzò in piedi, girando attorno alla scrivania per andargli incontro.

<<Gregor? A cosa devo il...>>
<<Stiamo cercando degli uomini. Uno in particolare.>>lo interruppe Kahn senza dar peso alle buone maniere.
<<Chi?>>rispose Sol.
<<Il comandante Hermann Kra. Anche i membri della sua squadriglia dovranno essere prelevati ed interrogati.>>
<<Perché?>>chiese Pavel preoccupato.
<<Normale routine, controlli di stabilità mentale ed integrità morale verso l'Impero.>>spiegò Kahn.
<<E perché Kra in particolare?>>domandò sospettoso l'Ammiraglio.
<<Non sono affari tuoi.>>lo zittì Kahn, poi proseguì<<Dove sono?>>
<<Nei loro alloggi, quinto settore.>>disse arrendevole l'oralita.

Kahn ed i suoi uomini si diressero verso l'uscita. Quando aprirono la porta Sol notò che c'erano molti altri uomini con loro, nella stessa divisa ed armati di tutto punto. Sperò solo che non fosse nulla di grave, ma non poteva non esserlo.

Tornò ai fascicoli che lo avevano attirato poco prima ed iniziò a sfogliarli.

In prima pagina notò, con un misto fra sorpresa e sgomento, il simbolo delle Suum Industries.

Il fascicolo invitava tutti gli alti ufficiali, soprattutto ammiragli e generali, a riunirsi in un consiglio per prendere in esame una proposta che veniva da Suum in principio ma che veniva fortemente appoggiata da Mereus.

Qualche pagina dopo le solite premesse noiose e burocratiche che odiava, apparve uno schema del soggetto in questione.

Sotto il titolo, "Progetto Milex", si  esibiva un accurato disegno schematico del nuovo droide. Sembrava un semplice umano, almeno a prima vista, tranne che per un codice identificativo stampato in rosso sul collo.

Sotto si elencavano le loro numerose qualità: forza leggermente maggiore della norma, resistenza migliorata, maggiore resistenza al dolore, morale pressoché inattaccabile, mente libera ed indipendente seppur mantenga una disciplina e fedeltà oltre ogni limite e capacità cognitive e di calcolo di un computer.

Sol rabbrividì: era un supersoldato quello che stava guardando? Forse no, forse solo l'ennesimo droide da combattimento. Ma quello che lo preoccupava sempre di più era il loro produttore: cominciava a dubitare di Suum, seppure dovesse ammettere che Gilad fosse un gran sostenitore di Mereus.

La porta si aprì di schianto, senza che nessuno chiedesse permesso.
Pavel si alzò in piedi prendendo in mano una pistola sulla scrivania.

La figura trafelata di Kra incespicò, cadendo in avanti. Si rialzò, andandosi a mettere al suo fianco, anzi, alle sue spalle.

Qualche secondo dopo entrò Kahn, seguito da cinque dei soldati che prima lo accompagnavano.

<<Ha ucciso uno dei miei piloti!>>urlò Hermann al sicuro dietro Pavel. L'ammiraglio si voltò verso gli inseguitori del suo amico<<È vero?>>domandò sbigottito.
<<Ha provato ad uccidere uno dei miei uomini.>>si giustificò Kahn<<Ed ora fatti da parte.>>
<<È un mio soldato.>>
<<È un soldato dell'Impero, Sol. Non tuo. Attento a ciò che dici, potrebbe essere etichettato come sovversivo.>>lo avvisò Kahn, poi alzò la pistola<<Fatti da parte. Non tradire il nostro sovrano per... Un misero traditore.>>
Pavel si voltò verso l'amico. Questo scosse la testa, spaventato<<No... No! Sono innocente!>>disse arretrando di qualche passo ancora.
<<Cosa ha fatto?>>chiese Pavel.
<<È responsabile del tentativo di assassinio di Lady Elize Gloore durante la sua permanenza sulla Ignis, è uno dei mandanti.>>rivelò Kahn accennando un sorriso controverso.
L'oralita tornò a voltarsi verso il pilota elodiano<<Hermann... Come... Perché?>>chiese con la voce che ricordava una persona esausta.
<<Io... Sono innocente...>>ripetè debolmente Kra.
<<La sua parola contro quella dell'Impero. Fatti da parte, Sol, e facci fare il nostro lavoro.>>

Pavel rimase fermo a guardare Kra, deluso<<Come hai potuto... Tradire i nostri ideali...>>
Kra era pallido come un lenzuolo, continuava a scuotere la testa, in preda al panico<<No, no... Non può essere... Io... No...>>

Pavel si fece da parte<<Portatelo con voi.>>
Kahn sorrise malvagio<<Con immenso piacere.>>

Due aguzzini afferrarono per le braccia il pilota.

Pavel sentì il cuore stretto in una morsa gelata durante quell'ultimo, disperato, sguardo che Kra gli rivolse mentre veniva trascinato con la forza fuori dal suo ufficio. Chi aveva tradito chi?

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