CAPITOLO OTTAVO: La dolce morte.
Un dolore pungente costrinse Raphael ad aprire gli occhi. Si alzò dal letto e sentì una fitta al cuore, sembrava che una morsa gli stringesse tutto il corpo. Per un attimo sembrò strozzarsi. Portò le mani alla gola nel tentativo di riprendersi, ma fu inutile. Si accasciò a terra in preda a lingue di dolore inumane. Di colpo un senso di pienezza invase il suo corpo. La mano scattò e si pose sul cuore con un gesto inconsapevole. Bum, bum, bum. Dovevano essere stati almeno dieci battiti a risvegliare il suo cuore. Stava tornando a essere umano in fretta, e non era ancora pronto. I battiti si affievolirono come gocce d'acqua che si staccano per poi cadere a terra morendo. Era accovacciato a terra, il respiro era sparito di nuovo, era morto, e il dolore era rapidamente diminuito. Aveva fame. E non di sangue, non più, ma desiderava bere un caffè e mangiare una fetta di torta al cioccolato di sua mamma. Rovesciò la testa indietro e chiuse gli occhi, fino a quando la voglia di cibo andò via. Stette seduto per una buona mezz'ora, e poi decise di farsi vedere perché non sospettassero. Si specchiò e notò che il suo viso non era più pallido, come lo era stato negli ultimi settanta anni. Sylvie se ne sarebbe accorta e avrebbe capito che il sangue di Astrea lo stava trasformando di nuovo. Alcuni mormorii sommessi allarmarono il suo udito, ancora ben sviluppato, e si concentrò: 'davvero?', 'sì, Sylvie darà una comunicazione ufficiale questa mattina'. Alla parola 'comunicazione', Raphael mise da parte il suo problema e si precipitò di sotto con addosso ancora i vestiti del giorno prima. I vampiri si erano riuniti tutti in salotto, alcuni parlavano fitto tra di loro, altri aspettavano con ansia Sylvie, e altri ancora si guardavano attorno sospettosi.
Stan lanciò un'occhiata afflitta e severa al tempo stesso a Raphael, mentre i tacchi di Sylvie picchiavano con un rumore cupo sulle scale.
"Miei cari amici, sono lieta di vedervi tutti qui. Ho una comunicazione ufficiale: il nostro progetto è andato a buon fine. Astrea Monteverde è stata catturata."
Un mormorio sorpreso e diverse espressioni compiaciute fecero venire i brividi a Raphael. Gli venne in mente la sera della festa, quando Katia aveva esortato i suoi seguaci a rallegrarsi per l'imminente vittoria. Eppure, in quel momento, l'unica possibilità di salvezza era svanita: Astrea era caduta nelle mani di Sylvie e di certo non ne sarebbe uscita viva. Gli occhi di Sylvie, ardenti di felicità e soddisfazione, incontrarono quelli spenti e rabbiosi di Raphael. Incapace di sopportare altro, Raphael indietreggiò fino a raggiungere la cucina e chiudersi la porta alle spalle. Tirò fuori il cellulare e mosse velocemente le dita sulla tastiera: hanno rapito Astrea. Speravo che almeno tu riuscissi a proteggerla, lì dove io ho fallito.
"Non farlo. Non mandare messaggi, di nessun tipo." la voce di Stan era bassa, impaurita, e lui teneva lo sguardo a terra.
"Perché non dovrei? Lei è già morta, non è vero?" gli occhi di Raphael si velarono di rabbia e dolore per un attimo. Stan gli tolse il cellulare di mano e scrisse una nota: Sylvie ha mentito. Astrea è ancora a New York ed è viva. La bugia serve per testare la tua fedeltà e quella del nostro clan, visti i rapporti che avevamo con la Nephilim.
La sensazione di soffocamento si affievolì, e Raphael si abbandonò ad un piccolo sorriso. Astrea era viva.
"Che combinate qui dentro?"
Sylvie si avvicinò, sinuosa e minacciosa, e si fermò accanto a Stan. Raphael fece scivolare il cellulare nella tasca interna della giacca e cercò di mantenere un atteggiamento normale.
"Stan mi stava riferendo i dettagli della cattura della Nephilim."
"Ti ha anche riferito che abbiamo scoperto i traditori?" il tono di Sylvie era divertito, e non preannunciava nulla di buono. Gli occhi di Stan esprimevano tutto il suo timore.
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Troublehunter 2.
FanfictionÈ passato un anno da quando Astrea é tornata all'Istituto di Lisbona, questa volta come Capo. Ed é da un anno che la relazione tra lei e Raphael procede senza troppi impegni. Intanto a New York giungono cattive notizie: qualcuno sta facendo strage d...