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'Maledetta sveglia' penso tra me e me, mentre continuo a cercare a una ragione logica per cui non ha suonato. Bel modo di incominciare la settimana.

Scendo dal letto e corro al piano di sotto dove ci sono i miei genitori e mio fratello che mangiano.

Arrivo davanti la porta e mi fermo a fissarli con le braccia conserte. "Che succede, tesoro?" mi sorride mia mamma.

"Che succede? stai scherzando? sono le 7:40, devo essere a scuola tra venti minuti e devo ancora prepararmi! non posso far tardi anche il primo giorno...-faccio una pausa e prendo un respiro profondo- perché non mi avete svegliata prima, vedendo che non scendevo?" Cerco di rimanere il più calma possibile.

"Pensavamo fossi già sveglia, ti prego tesoro tranq-" "No, tranquilla niente, non arriverò mai a scuola, a piedi, in tempo" inizio ad agitarmi.

"Allora ti darà un passaggio tuo fratello se ti muovi a prepararti, giusto?"

Gli rivolgiamo entrambe lo sguardo e lui annuisce senza nemmeno alzare gli occhi dalla tazza.

Ritorno correndo al piano di sopra, apro l'armadio e tiro fuori i primi vestiti che mi capitano in mano; vado in bagno, mi metto un po' di mascara e una linea di matita, per poi tornare in salotto, dove trovo mia mamma stesa sul divano a guardare la tv. Mi fa cenno con la testa verso la porta, quindi esco e trovo mio fratello che mi aspetta in macchina davanti casa.

Salgo immediatamente e mette subito in moto. Durante il viaggio non ci rivolgiamo né una parola, né uno sguardo, quasi fossimo due estranei.

In realtà io e lui non abbiamo mai avuto un bel rapporto. Nonostante passiamo insieme intere giornate, è quasi come non fossi presente nella sua vita o almeno gli è indifferente la mia presenza. Io invece ho sempre pensato il contrario e che, con questi piccoli gesti, cercasse di dimostrarmi che in qualche modo gli importa qualcosa di me. Ma a quanto pare, no.

Appena arrivati davanti scuola, scendo dall'auto sussurrando un 'Grazie' e scappo all'interno dell'edificio, alla ricerca dei miei amici.

Per fortuna la campanella non è ancora suonata, così decido di fare una sosta al distributore prima di andare in aula. Li vicino scorgo qualcuno che conosco. "Matt" grido abbastanza forte da farmi sentire, quando finalmente si volta e mi viene incontro. "Ehi piccola Ally" mi sorride lui, avvolgendomi in un abbraccio. Mi era mancato il mio migliore amico.

"Vieni, raggiungiamo gli altri" mi invita e io lo seguo.

Arriviamo in aula, dove troviamo tutto il resto del nostro gruppo, in fondo alla stanza, a parlare.

"Pensavate di esservi liberati di me?" urlo raggiugendoli. Emily mi corre incontro e mi salta in braccio. "Amore mio mi sei mancata tantissimo questa estate, non ti sei fatta più sentire..." La faccio scendere e noto che ha messo il labbruccio e fa l'offesa, così l'abbraccio di nuovo. "Tranquilla recupereremo tutto il tempo perso" dico stringendola più forte.

Emily è la migliore amica che abbia mai avuto, è praticamente mia sorella. Mi è sempre rimasta accanto quando ne avevo bisogno, si è presa cura di me e non mi ha mai lasciata sola.

"Emh emh... Non vorrei interrompere qualcosa, ma rivorrei indietro la mia ragazza" ci disturba Cameron mentre cerca inutilmente di staccarci l'una dall'altra. Quando ci riesce, si riprende indietro Emily e mi guarda con un sorrisetto soddisfatto, uno di quello che vorresti prendere a pugni.

"Muori." dico mettendo il broncio. "Si anche tu mi sei mancata" dice e fa per abbracciarmi ma io mi scosto e volto lo sguardo altrove.

"Oh, ti sei offesa?" faccio cenno di si con la testa e un attimo dopo mi ritrovo Emy e Cam che mi saltano addosso per farmi il solletico.

"NOOO, DAIII..... VI PREGO BASTAA!!" continuo ad urlare e dimenarmi. Quando finalmente mi lasciano andare, gli lancio un'occhiataccia e noto che continuano a ridere per la mia sofferenza.

"Si si grazie neh" dico arrabbiata per poi andarmene dagli altri. Saluto anche Carter, Taylor e Jack, poi iniziamo a parlare delle vacanze appena finite.

Ad interrompere le nostre chiacchere è il prof di matematica che entra in classe seguito dagli altri studenti; ognuno va al suo posto.

Fa l'appello e inizia la lezione. Neanche cinque minuti dopo qualcuno bussa alla porta. Alzo lo sguardo dal quaderno e vedo Nash che cammina con la velocità di un bradipo, come fosse la cosa più normale del mondo.

"Signorino Grier, ha intenzione di andare a sedersi o vuole rimanere in pedi tutta la lezione?"
Lui alza le spalle e va al suo banco, mentre il prof sbuffa e torna scrivere sulla lavagna.

Fortunatamente l'ora passa veloce, e al suono della campanella mi alzo per andare dai miei amici ma vengo interrotta dalla professoressa di storia. Uffa..

"Allora ragazzi, dobbiamo scegliere le coppie per il progetto di settimana prossima." urla con la sua voce squillante e fastidiosa.

"Mh.. vediamo.." farfuglia mentre inizia a scorrere tra i nomi del registro.

"... Invece tu Emily starai con Cameron, mentre Allison con Taylor..."

Mi giro verso quest'ultimo, che mi sorride e mi fa l'occhiolino; ricambio e torno a concentrarmi sulla lezione.

Durante la pausa pranzo vengo raggiunta dagli altri e ci avviamo verso il giardino.
Arrivati fuori, ci sediamo in cerchio sotto il nostro solito albero e parliamo.

"Allora farai il progetto con mio fratello?!" mi chiede improvvisamente Emily spostando lo sguardo da me a Taylor e da Taylor a me, con un sorrisetto perverso.
"Non succederà nulla, scema" rispondo tirandole uno spintone.
Ridiamo tutti... Tutti tranne mio fratello; lui ha sempre la faccia da 'Odio il mondo, lasciatemi stare'.

"E dai ridi un po' Mr. Depressione" ridacchia Matt tirandogli un pugno amichevole sulla spalla.

Allora non l'ho notato solo io.

"Scusate devo andare" si alza tutt'ad un tratto e se ne va, evidentemente scocciato.
Lo guardiamo tutti andare via e poi ci rivolgiamo qualche sguardo, confusi dal suo comportamento.

"Tu sai qualcosa?" mi chiede Carter, e tutti si girano, convinti che io sappia cosa possa avere.
"Lo chiedete proprio a me? Se non ci rivolgiamo neanche la parola per un 'ciao', come speravate che io sapessi cosa succede?"

Abbassano lo sguardo rendendosi conto della domanda stupida. Sanno bene come si comporta lui con me e come io ci sto male, ma a volte credo che non gli e ne importi.

Mi alzo e torno dentro con passo deciso. Vado verso il bagno delle ragazze per darmi una sciacquata alla faccia.

Non faccio in tempo ad appoggiare la mano sulla maniglia quando sento una voce dietro di me e mi fermo immediatamente, quasi immobilizzata.

"Signorina Allison Grier, si fermi subito."

Ciao a tutti, come va la vita?
Sono tornata con una nuova fanfiction.
Spero vi piaccia, fatemelo a sapere.

Comunque riguardo le altre due storie, ho avuto dei problemi con Wattpad e mi si sono cancellate entrambe... Mi dispiace stra tanto anche perché ero arrivate finalmente alle 1000 visualizzazioni...

Va beh, ci rivediamo al prossimo capitolo.

My brother, me and my boyfriend.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora