3

93 13 3
                                    

Non posso credere a quello che vedo.
Davanti a me ci sono Jack e Taylor che sorreggono un enorme striscione bianco con una dedica al centro:

"Ei piccola, sai tu sei tutta la mia vita e tutto quello di cui ho bisogno.
Ti amo tanto."

Il resto dello spazio bianco intorno alla scritta è tappezzato di nostre foto, mie e di Shawn.
Mi giro verso quest'ultimo che fa spuntare un leggero sorriso sul suo volto e mi avvicino pericolosamente a lui.
"Ti odio" sussurro.
"No tu non mi odi"
"Si io ti odio, tanto tanto" ribatto.
"No piccola, tu mi ami"
"Si è vero, ti amo" confesso sospirando e lentamente poggia le sue labbra sulle mie.
Non mi sarei mai aspettata una cosa del genere, sono veramente esterrefatta; mille pensieri strani mi sono passati per la testa, oggi, ma di certo non questo.
Alzo leggermente lo sguardo ed incontro i suoi occhi. Mi guarda con una certa tenerezza e tranquillità, uno di quegli sguardi che ti fanno sentire bene.

Restiamo ancora per qualche secondo a guardarci, quando Shawn si allontana leggermente, senza spostare, però, gli occhi dalle mie labbra; mi fissa intensamente.
Lentamente sposta il braccio sinistro che aveva dietro la schiena e me lo porge: abbasso lo sguardo alla sua mano, che mantiene delicatamente una rosa rossa.
Un enorme sorriso si fa spazio sul mio volto e quasi mi scendono le lacrime.

"Ehh ma che romanticone" commentano in coro Cam, Matt e Carter ghignando, facendo ridere tutti, compresa me. Sempre nei momenti meno opportuni eh.
Sposto lo sguardo su mio fratello: lui non ride, no. Lui se ne sta li serio, quasi non ci fosse.
Mi sta guardando, ma non negli occhi; fissa incessantemente un punto sul mio collo e qualche secondo dopo si volta dalla parte opposta sbuffando. Io veramente non lo capisco, ha qualche problema contro di me? Ci deve essere sempre a rovinarmi i bei momenti.
Lascio perdere e mi giro nuovamente verso il mio ragazzo, prendendo in mano il bellissimo fiore e lasciandogli un ultimo bacio a stampo.

Mi avvicino alla mia migliore amica. "Eh quindi tu sapevi tutto? Grazie." la rimprovero ironicamente, mettendo il broncio.
"Non potevo dirtelo, ero una sorpresa"
Mi volto dalla parte opposta, dandole le spalle, e incrociando le braccia sotto il seno. "Basta, sono arrabbiata"
Sento due braccia avvolgermi intorno alla vita e lei che sussurra 'Scusa mi dispiace', appoggiando la testa sulla mia spalla. Come faccio con lei? Neanche se fossi veramente incazzata riuscirei a dirle un 'no', soprattutto quando fa gli occhioni dolci... Un viso da prendere a schiaffi.
"Ma si scherzavo" mi giro nuovamente sorridendo e abbracciandola a mia volta.
"Allora vieni da me ora?" continuo e lei annuisce;
ci avviamo verso il parcheggio dove sono andati tutti gli altri.

Prima di lasciare il retro della scuola mi guardo intorno per vedere se ce ancora qualcuno, infatti Taylor e Nash sono rimasti qua; il primo parla incessantemente mentre il secondo fa finta di ascoltare, sicuramente pensando ad altro. Sposto lo sguardo su quest'ultimo incontrando i suoi meravigliosi occhi e perdendomi tra quelle iridi azzurro cielo; a volte sembra il paradiso...
Sono talmente concentrata che non mi rendo conto di fissarlo da troppo tempo, mi è difficile distogliere lo sguardo.
Cosa?
Passano ancora un po' di secondi prima che io riesca a riprendermi, poi mi giro di scatto e raggiungo la mia amica. Aveva ancora gli occhi puntati su di me? Io non riesco proprio a capire... Passa le giornate ad ignorarmi però mi fissa costantemente, o io mi immagino le cose o è lui ad avere problemi.

"Sempre con la testa tra le nuvole, tutto okay?" esclama Emily, interrompendo i miei pensieri.
Annuisco. "Sicura?" si intromette Cameron.
"Niente solo che è da tutto il giorno che mio fratello mi fissa, mi mette a disagio e ogni tanto mi ci perdo pure in quei occhi..." dico tutt'ad un fiato.
Cam sembra quasi stupito dalle parole che ho appena pronunciato mentre Emy ci sta riflettendo.
"Ad averceli quegli occhi... Avrei tutti i ragazzi a sbavarmi dietro e non mi accontenterei solo di lui" dice facendo un cenno con la testa verso il suo fidanzato, che intanto ha messo il broncio e la guarda male; entrambe scoppiamo a ridere.
"Dai amore scherzavo" continua lei cercando inutilmente di dargli un bacio sulla guancia, ma lui si sposta continuamente.
Quanto sono dolci? La mia coppia preferita.
Faccio un colpo di tosse. "Si comunque stavamo parlando di me... Cosa faccio? mi mette in soggezione..."
"Prova a parlarne con lui" suggerisce Cam, quasi fosse la cosa più normale da fare.
"Ha ragione, dovresti parlare" continua Emy.
"Vi ricordo che tra me e lui c'è solo odio, ogni volta che provo a parlargli litighiamo... Mi spiegate come faccio?" rispondo alzando il tono della voce ed entrambi abbassano la testa.
Bah, l'ho detto io che non capiscono.
"Vabbè chiudiamo il discorso, dobbiamo andare Emily." annuisce.
Salutiamo gli altri e procediamo verso casa.

Neanche un minuto dopo che abbiamo iniziato a camminare, una macchina grigia rallenta accanto al marciapiede: Nash.
"Salite." dice lui, quasi come un ordine.
"No tranquillo non ce bisogno" rispondo senza guardarlo negli occhi; mi è bastato già prima.
"Su, la mamma mi ha detto di riaccompagnarti e poi arriverete prima, no?" insiste.
Senza farcelo ripetere un'altra volta entriamo in auto e mette subito in moto.

Cinque minuti dopo siamo a casa.
"Eccomi" urlo entrando e dirigendomi verso la cucina, da mia mamma.
"Ciao tesoro... e ciao anche a te Emily" aggiunge subito dopo accortasi della sua presenza.
Dopo i saluti ci dirigiamo alle scale, per andare in camera mia.
"Prima che tu salga, volevo avvertirti che in questi giorni dovrebbe tornare tuo fratello Hayes dalla sua vacanza con gli zii" mi annuncia la mamma, migliorandomi ancora un po' la giornata. Iniziava a mancarmi quella peste. Le rispondo 'va bene' e salgo al piano di sopra.

Arrivate in stanza, lasciamo gli zaini per terra e ci lanciamo sul letto, iniziando una piacevole lotta con i cuscini.
"Va bene, dai basta tregua" Urla ad un certo punto Emily, stanca.
"Visto, sono imbattibile" sorrido soddisfatta.
Ci sdraiamo una a fianco all'altra, guardando il soffitto.
"Mi mancavano queste lotte" sospira lei.
"Anche a me" rispondo ed entrambe ci giriamo, guardandoci negli occhi.
"Ti voglio bene" sussurro mentre la stringo forte.
"Anch'io" risponde, ricambiando l'abbraccio.
Ci rimettiamo a pancia in su, guardando verso l'alto.
Noi abbiamo sempre passato i pomeriggi in questo modo, non servono parole, ci basta anche solo il silenzio... Le cose da raccontarci sono tante, eppure non ne parliamo mai quando ne abbiamo la possibilità, o perché ce ne dimentichiamo o perché, ogni tanto, preferiamo allontanare i problemi per un po' e rilassarci; finiamo sempre per parlare durante i cinque minuti prima delle lezioni, a fine giornata scolastica, quando stiamo in giro o tramite messaggio. Mai quando siamo da sole, tranquille o in momenti come questi.
Ma cosa possiamo farci? Siamo fatte così.

"Comunque, dov'è Hayes?" Interrompe improvvisamente il silenzio.
"Beh, dato che lui è bravo a scuola ed ha ottimi voti, i miei hanno pensato che non sarebbe successo niente se avesse prolungato la sua vacanza di una settimana, così è rimasto qualche giorno in più dai parenti in Italia"
"E tu e Nash? No?"
"Emily, i miei voti fanno schifo, non so se posso dire lo stesso per mio fratello, ma per me è così. Non potevo perdere dei giorni e rischiare di rimanere indietro"
"E scusami, anche Hayes perderà alcune lezioni, non è uguale?"
"Ma lui è un piccolo genio, non avrà alcuna difficoltà a recuperare"
"Già hai ragione." e alcuni secondi dopo, scoppiamo a ridere.

Le nostre risate vengono interrotte dalla porta che viene aperta e, quando mi giro verso di essa, vedo Nash appoggiato allo stipite, che ci guarda con aria accigliata.
"Smettetela di fare rumore, Skylynn si è appena addormentata!" ci rimprovera alzando il tono della voce e subito dopo se ne va.
Mi alzo per andare a chiudere la porta e volgo uno sguardo abbastanza divertito alla mia amica.
"Mi fa morire quando fa così, e si crede tanto grande" dico facendola divertire.

Passiamo il resto della giornata insieme e dopo cena, mio papà la riaccompagna a casa.
Era da tanto che non passavamo una giornata assieme.
E, in seguito ad una lunga, calda e rilassante doccia, mi stendo nel mio letto, do un'ultima controllata al cellulare e poi mi immergo nel mondo dei sogni.

Scusate il ritardo del capitolo, ho avuto degli impegni, ma eccomi qui.
Vi piace? fatemelo sapere.
A presto.

My brother, me and my boyfriend.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora