Sono seduta tutta sola all'ombra di un albero e mantengo tra le mani un libro, di cui non riesco a leggere il titolo.
È tutto talmente sfocato, quasi come un ricordo molto vecchio.
Sono così concentrata su qulle pagine di carta che non mi accorgo della voce che pronuncia incessantemente il mio nome;
"Ally... Ally..." ripete.
Alzo leggermente lo sguardo e noto, in tutta la sua bellezza, Shawn, che viene verso di me.
Do una veloce occhiata in giro, per poi accorgermi che il parco è completamente isolato.
Ci siamo solo io e lui, che si avvicina lentamente a me.
"Ciao piccola"
Abbozzo un sorriso e lo guardo intensamente, proprio come fa lui.
Si piega sulle ginocchia, per essere alla mia altezza; lentamente fa unire le nostre labbra in un bacio dolce e casto.
Istintivamente socchiudo le palpebre, lasciandomi trasportare dalle emozioni.
Lo sento sussurrare 'Ti amo' e, quando apro gli occhi per poter riponderegli, al posto di quegli occhi marroni e profondi ne trovo due enormi e tremendamente azzurri...Mi sveglio tutt'ad un tratto, interrompendo il sogno che stavo facendo.
L'ultima cosa che mi ricordo sono due occhi, gli occhi azzurri di mio fratello che ancora una volta è apparso nel mio sogno... O dovrei dire incubo? Inizia a spaventarmi questo fatto di sognare proprio lui; scuoto la testa e cerco di concentrarmi su altro.
Mi rendo conto di essermi svegliata a causa di un peso depositatosi sulla mia piancia, che si muove incessantemente e che mi prococa anche un pizzico di dolore.
Strofino piano gli occhi e li apro leggermente, scorgendo una sagoma scura di fronte a me; sono troppo assonnata e confusa per capire di chi si tratta, finché non la sento parlare.
"Giorno Ally" pronuncia con la sua tenera vocina, è talmente dolce.
Riesco ad aprire finalmente le palpebre, e i miei occhi vengono inondati da quel biondo acceso dei suoi capelli.
"Hey Skylynn" le sorrido e la faccio scivolare sulle mie cosce per potermi mettere seduta.
La bambina mi guarda e sorride, per poi portarmi la piccola mano sulla guancia, accarezzandola dolcemente.
"Mamma ha detto di svegliarti"
Annuisco e mi alzo in piedi; tengo Sky in braccio, nel frattempo indosso le mie ciabattine rosa e mi dirigo verso il piano di sotto.
Qundo arrivo in salotto vedo mio fratello comodo sulla poltrona e, non appena incontro il suo sguardo, una sottospecie di scossa mi pervade il corpo. Subito dopo una fitta alla testa mi obbliga a sedermi.
"Tutto bene?" si precipita verso di me, prendendomi la mano e stringendola tra le sue.
Tanti piccoli brividi mi percorrono la schiena che, improvvisamente, si irrigidisce; e credo che anche lui se ne sia accorto, dato che ha smesso di stringere... Ora la accarezza dolcemente.
"Si, solo un giramento di testa" forzo un sorriso.
"No, Allison, sei fredda e stai tremando"
'Per colpa tua' vorrei aggiungere.
Sentire lui pronunciare il mio nome mi ha provocato un nodo allo stomaco e sento che devo uscire da questa situazione al più presto. Inizio a non reggere più né il suo sguardo, né il suo tocco.
Faccio scendere la bimba dalle mie gambe, poi mi alzo di scatto e vado verso la cucina; non ci vuole molto, e le mie gambe iniziano a tremare, sento che stanno per cedere.
Tutt'ad un tratto non capisco più niente: le pareti intorno a me iniziano a girare, la mia vista è sempre più appannata e le voci sempre più lontane; l'ultima cosa che ricordo sono due braccia che mi reggono la schiena per non cadere a terra e mio fratello che ripete "Ally, rimani con me, ti prego..."* * * * * * * * * * * * * * * * * * * *
"Ei si sta risvegliando" urla qualcuno con una voce roca che, a quanto pare, si trova accanto a me.
Lentamente mi guardo attorno, ancora frastornata; mi rendo conto di essere ancora in salotto, ma non ne comprendo la ragione.
Vedo la figura sfocata di mio fratello accovacciato vicino al divano, e sono più che sicura che era sua la voce di qualche secondo fa.
Lo guardo dritto negli occhi, aspettando una spiegazione.
Sta per aprir bocca, quando la porta della cucina si spalanca ed esce mia mamma seguita dal mio medico.
"Mh, vedo che stai meglio" ridacchia quest'ultimo.
Non ci trovo nulla da ridere.
"Comunque tranquilla, hai solo perso i sensi per qualche minuto, nulla di più... Solo un calo di pressione" sorride nuovamente lui.
Annuisco e faccio per alzarmi, quando la donna davanti a me, mi blocca subito.
"Dove pensi di andare?"
"A scuola, forse?!" dico convinta.
"No devi riposare. Io ora vado a portare la bambina all'asilo e poi a lavoro, Nash ti terrà compagnia; chiamo io la scuola per avvertire che non andate" dice tutt'ad un fiato e poi se ne va, lasciandomi sola con mio fratello...
No, ovviamente non poteva mandarmi dalla nonna, o da qualche parente. Proprio con lui.Senza segnarlo di uno sguardo, mi sdraio nuovamente e porto la coperta fin sopra la testa.
"Hai bisogno di qualcosa?" chiede lui picchiettando sulla mia spalla.
"No. Voglio solo dormire"
Nash si alza e si mette seduto sul fondo del divano, accanto ai miei piedi; sento il suono della Tv che si accende e subito capisco.
Con uno scatto da felino mi levo le coperte di dosso e mi metto seduta, appiccicata a lui.
"Posso giocare anch'io?" chiedo con gli occhioni dolci, quelli che fanno i bambini quando vogliono le caramelle.
"Mica volevi dormire?!" fa un mezzo sorrisetto beffardo.
Mi giro dalla parte opposta, metto il broncio e incrocio le braccia, fingendomi offesa;
il ragazzo affianco a me sospira, e poi mi passa il joystick, facendo apparire sul mio volto un enorme sorriso.
So come essere convincente e sono fiera di me; ridacchio soddisfatta e iniziamo a giocare.Facciamo tre partire a FIFA, che ovviamente ho vinto io.
"E ancora un altro goal"
Esulto da bimba felice.
"Si ma tiratela di meno, ti sto facendo vincere io"
"Se se come no" gli tiro una gomitata.
Non avrei mai pensato di passare la mattinata in questo modo, non con lui poi.
Anche se, devo dirlo, è sempre meglio delle lente ore di scuola che passo sdraiata su un banco.
Volto lo sguardo verso di lui.
È molto concentrato sul gioco, ha la mascella serrata e non ha proprio intenzione di spostare gli occhi da quello schermo. I lineamenti del suo viso sono talmente perfetti e quegli occhi azzurri... Resterei ore a guardarli.
Fisso, poi, le sue labbra rosee e carnose: sono leggermente schiuse e ogni tanto la parte inferiore viene morsa dai denti, che gli lasciano un colore rossastro.
Ad un certo punto il suo sguardo si sposta su di me.
"Che hai da guardare" sorride. Quel maledetto sorriso.
Mi risveglio dai miei pensieri e immediatamente divento rossa. Mi sento terribilmente in imbarazzo e non so cosa dire.
Mi giro di scatto verso la Tv, facendo finta di niente, e rispondo:
"Nulla stavo pensando"
Dico incerta cercando, però, di essere il più convincente possibile e credo che mi abbia creduta; uno stupido sorriso si forma sulla mia faccia.Passano pochi minuti e io sono, ancora una volta, immersa tra le nuvole e penso a tutt'altro che al gioco. Solo la voce di Nash che urla, riesce a risvegliarmi dal mio stato di trans.
"Ho fatto goalll" esulta.
Mi riprendo e lo guardo con aria di superiorità.
"No, ora sono io che sto facendo vincere te"
"Bla bla bla" mi prende in giro.
"Non hai fame?" Continua, cambiando discorso. Disgraziato.
Annuisco e insieme ci dirigiamo in cucina.
Prepara due tazze di latte e si siede affianco a me con un pacco di biscotti. Il silenzio cala in cucina e gli unici rumori udibili sono i cucchiai che sbattono contro la ceramica e il sacchetto dei biscotti. Insomma rumori normali.Dopo la colazione torniamo a poltrire sul divano ed è li che rimaniamo tutto il giorno, fino al ritorno della mamma.
Hi guys.
Come va? Sono riuscita a scrivervi questo breve capitolo e spero vi piaccia.💭
Lasciate una stellina.⭐
Ciau ciau.Se volete potete seguirmi su insta:
@alepettiii🎀
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My brother, me and my boyfriend.
Fanfiction"Non si può scegliere di chi innamorarsi. L'amore ti sceglie. Arriva. E basta. Non importa se è il momento giusto oppure no. Se ha un carattere opposto al tuo, se ha il doppio della tua età o la metà. Se è la l'uomo di un'altra o vive nell'altra met...