Verso le nove e mezza io e Emily siamo davanti al vialetto che arriva all'entrata dell'enorme casa di Josh. La musica forte si sente fin fuori dall'abitazione e, nonostante la festa non sia iniziata da molto, ci sono già molti ragazzi che non si reggono in piedi a causa dell'alcol.
Arrivando verso la porta, sento una punta di ansia crescere; non vado molto spesso alle feste, e ogni volta è come se fosse la prima. Non so mai come sarà la musica, come ballare, come comportarmi o con chi stare... non sopporto il fatto di rimanere sola in mezzo alla miriade di gente che c'è.
Ad accoglierci alla soglia c'è il proprietario della villa. Appena mi vede, un sorriso a trentadue denti si fa spazio sul suo volto e, con espressione contemplata, mi prende la delicatamente la mano, facendomi girare su me stessa.
"Va bene, posso dire che stasera sei riuscita a sbalordirmi. Sei stupenda, tesoro" pronuncia l'ultima frase con un urletto stridulo, come è suo solito fare.
Saluta anche la mia amica e poi continua ad accogliere gli altri invitati.
Quando supero Josh, vedo alle sue spalle, non molto lontano da dove sono io, Shawn, appoggiato ad un pilastro con le braccia incrociate, che mi fissa intensamente e che probabilmente è rimasto a fissare tutta la scena da quando ho messo piede in casa. Appena i miei occhi incontrano i suoi, lui gira di scatto il viso da un'altra parte, come se lo avessi sorpreso.
Decido di avvicinarmi a lui, facendomi un po' di spazio tra la folla; quando gli arrivo davanti, finalmente si convince a incastrare il suo sguardo nel mio.
"Sei stupenda, tesoro" scimmiotta la voce di Josh con tono duro; sembra parecchio infastidito.
"Mi spieghi cosa ti prende? perché ti stai comportando così, ora?"
"Lascia stare" e conclude la conversazione, dandomi le spalle e dirigendosi verso il balcone.
Ancora una volta il suo modo di essere stronzo riesce a farmi rimanere male.
Pochi istanti dopo, una mano si appoggia sulla mia spalla, facendomi sobbalzare per lo spavento; mi giro di scatto e, quando due grandi iridi oceano si incastrano nelle mie, una sensazione di traquiliità si fa spazio in me.
"Anche tu qui?" urla avvicinandosi al mio orecchio, per sovrastare la musica alta; tanti piccoli di brividi mi attraversano la schiena, nel momento in cui il suo labbro sfiora delicatamente il mio lobo.
Annuisco e abbasso il viso verso le mie scarpe, non riuscendo a sostenere lo sguardo di mio fratello.
Lui posa l'indice sotto il mio mento e lo rialza lentamente; vuole a tutti i costi che io lo guardi negli occhi. Quando riesce nel suo intento, una forte scossa mi pervade il corpo. E' incredibile cosa riesca a provocarmi questo ragazzo guardandomi o sfiorandomi.
"Cosa ti ha detto il tuo ragazzo?" mi chiede in tono quasi schifato, come se parlare di lui non gli piace.
Lo guardo interrogativo.
"Ho visto che avete parlato, poco fa, poi tu sei rimasta qua sola e sembravi afflitta, così ho dedotto che non ti avesse detto belle cose, o sbaglio?" Annuisco nuovamente.
"Vuoi parlarne?" sembra si stia sforzando molto, ma non capisco per cosa.
"Ora no.."
"Va bene, allora vieni con me" con mia grande sorpresa mi prende per un polso e mi trascina con se verso il bancone.
Ordina un paio di drink e mi fa sedere accanto a lui, come se nulla fosse.
Dopo aver bevuto, riso e conversato tranquillamente come due amici senza tirarci dietro qualcosa, come nostro solito fare a casa, decido di allontanarmi un po' per andare dagli altri, seduti su delle poltroncine.
Inizio a sentirmi leggermente frastornata e sono troppo concentrata sul comportamento di mio fratello, per accorgermi di aver già raggiunto i miei amici, finché la voce squillante di Taylor non mi risveglia dai miei pensieri.
"Ecco la principessina" urla fischiandomi, seguito dalle risate degli altri ragazzi; senza dar peso alle sue parole, vado a sedermi sulle gambe del mio migliore amico.
"Sei bellissima stasera" mi sussurra all'orecchio, avvolgendomi le braccia intorno ai fianchi."Andiamo a ballare?" chiede dal nulla Jack, alzandosi di scatto, come se ad un tratto si fosse appena risvegliato.
Decidiamo di seguirlo, e ci dirigiamo verso il centro della sala.
Prima di riuscire a fare un paio di passi in più, vengo tirata indietro dalla mia migliore amica, che mi trascina verso il bagno, avvertendo gli altri che li avremmo raggiunti dopo.
Appena entriamo, chiude la porta dietro di sè e mi guarda interrogativa.
"Perché appena entrate, sei scomparsa? Hai incontrato Shawn? Avete parlato?"
Le racconto velocemente l'accaduto con Shawn e mio fratello, tralasciando i dettagli sulle sensazioni provate a causa di quest'ultimo.
"Shawn è stato veramente stupido, prima fa finta di niente in corridoio, poi si comporta in questo modo per evitare di parlare con te. E riguardo a tuo fratello, secondo me è stato solo un gesto carino perché eri di cattivo umore" alzo le spalle.
Il suo ragionamento non è sbagliato, e allora perché non riesco a convincermene pure io?
"Non pensiamoci ora, voglio divertirmi" la liquido in fretta, mettendo fine alla conversazione e avviandomi verso l'uscita del bagno senza aspettarla. L'alcool sembra iniziare a far effetto e le figure attorno a me iniziano ad allungarsi e muoversi in modo lento.
Raggiungo il centro della sala con calma, facendo attenzione a non perdere l'equilibrio e mi avvicino a Matt, i due Jack e Cameron, iniziando a ballare seguendo il ritmo della musica e senza badare alle continue domande del mio migliore amico sul perché fossi andata via.
Pochi minuti dopo, qualcuno mi picchietta la spalla e quando, girandomi, noto con felicità che è Taylor, mi tranquillizzo subito; ha in mano due bicchieri contenenti un liquido rosso che sembra invitante e me ne porge uno, che io accetto volentieri.
Lo butto giù tutto d'un fiato e un caldo improvviso mi pervade la gola e il petto.Dopo un altro paio di cocktail e non so quante canzoni, ho l'impressione che la stanza mi giri intorno.
"Tutto bene?" mi chiede Emily divertita, forse per via del mio sguardo perso. Mi sento strana e mi gira la testa, ma nonostante ciò le annuisco piano per non farla preoccupare, e mi abbandono nuovamente alla musica.
Quando mi viene passato l'ennesimo drink colorato, lo accetto senza esitare, non avendo il pieno controllo delle mie azioni e lo porto subito alla bocca per berne il contenuto; il gusto dolce e amarognolo del liquido conosciuto mi travolge le papille gustative ma, arrivata più o meno a metà, il bicchiere mi viene strappato dalle mani.
"Hai bevuto abbastanza per stasera" sussurra una voce estremamente familiare al mio orecchio, mentre mi avvolge l'altra mano intorno al fianco; tento di divincolarmi dalla sua presa e di girarmi, ma la fretta causata dalla scatto, mi provoca un giramento di testa improvviso e, prima che io riesca a mettere a fuoco il viso davanti a me, due labbra calde e morbide si appoggiano con arroganza sulle mie.
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My brother, me and my boyfriend.
Fanfiction"Non si può scegliere di chi innamorarsi. L'amore ti sceglie. Arriva. E basta. Non importa se è il momento giusto oppure no. Se ha un carattere opposto al tuo, se ha il doppio della tua età o la metà. Se è la l'uomo di un'altra o vive nell'altra met...