Lentamente mi giro e con la coda dell'occhio cerco di capire di chi si tratta.
"SHAWNNN" inizio a correre verso di lui e mi lancio tra le sue braccia. Mi stringe forte, uno di quegli abbracci che ti fanno sentire meglio. Ho la testa appoggiata sul suo petto e ascolto il meraviglioso suono dei suoi battiti.
Mi stacco di poco da lui per poter alzare la testa e guardarlo negli occhi, almeno dal basso. Gli arrivo più o meno al collo e in queste situazioni mi sento terribilmente nana.
"Ciao piccola mia" mi sorride. Mi alzo in punta di piedi e fa unire lentamente le sue labbra alle mie.
Mi stringe nuovamente a sé, intensificando il bacio. Le sue mani passano dalle mie guance al mio bacino e allontana leggermente il suo corpo dal mio, giusto qualche centimetro per riuscire a prendermi in braccio; avvolgo le gambe intorno alla sua vita e le braccia intorno al suo collo.
Lentamente fa qualche passo in avanti facendomi appoggiare la schiena contro il muro, per riuscire a tenermi meglio. Sposta la sua bocca al mio collo mentre un brivido mi percorre il corpo."Non so come ho fatto a stare tutto sto tempo senza i tuoi baci. Mi sei mancata troppo" sussurra continuando a torturarmi la pelle.
Abbiamo passato le vacanze separate, lui qui e io dall'altra parte del mondo. I miei pensieri erano costantemente concentrati su di lui e a quando sarei riuscita a vederlo.
"Ho passato un'estate bruttissima senza di te... Mi sei mancato anche tu"
Rispondo continuando a mordermi il labbro.
"Ti amo" sussurro poi. Alza lo sguardo e mi guarda profondamente degli occhi.
"Ti amo anch'io" risponde e mi lascia un ultimo bacio a stampo.
Dopo avermi fatta scendere, mi avvolge il braccio intorno alle spalle e iniziamo a camminare."Ma... Stamattina quando sono arrivata non ho visto la tua macchina..." continuo rompendo il silenzio imbarazzante che si era creato. Camminiamo uno affianco all'altro, in mezzo al corridoio completamente vuoto. Mi volto verso di lui: sta scrivendo qualcosa sul cellulare che, sfortunatamente, sposta prima che io riesca a leggere.
"Si sono appena arrivato, dovevo fare delle cose..." mi sorride e subito distoglie lo sguardo. Continua a guardarsi intorno con un'aria abbastanza preoccupata, quasi stesse cercando qualcuno.
"Cosa guardi?"
"Oh, no niente..." risponde quasi insicuro delle parole che ha pronunciato e si gira nuovamente.Arriviamo in aula, mi stampa un rapido bacio sulla fronte e subito si allontana da me per andare dai suoi amici.
Sbuffo."Ei tutto okay?" mi chiede Emily distogliendomi dai miei pensieri. Evidentemente si è accorta della mia reazione.
"Oh si si, tutto okay"
"Mh... Tu non me la racconti giusta, sicura?"
Annuisco e le sorrido per rassicurarla.
No non va tutto bene. Come mai tutt'ad un tratto Shawn sembrava strano?
Entra il professore in aula e vado a sedermi al mio posto cercando di pensare ad altro; non voglio rovinarmi la giornata con le mie solite paranoie mentali.
Sposto lo sguardo verso di lui: sta venendo verso il suo banco, non molto distante dal mio. Finalmente gira la testa verso la mia direzione e i nostri occhi si incontrano. Rimaniamo così per qualche secondo, finché non sposto lo sguardo e faccio finta di niente.
Qualche minuto dopo atterra un pezzetto di carta sul mio banco:
"Oggi facciamo i 'compiti' insieme?
Così passiamo il pomeriggio a cazzeggiare ;)"
-Emily
Mi giro verso di lei, facendo attenzione a non farmi vedere.
"Allora? Si o no?" mima con le labbra.
Annuisco e lei mi sorride. Mi rigiro e continuo a non far niente.
Le ultime ore di lezione sono passate davvero lentamente. Il professore spiegava e io non ho ascoltato neanche una parole di quello che ha detto, avevo lo sguardo fisso in un punto, guardavo il vuoto, vuoto mentre i miei pensieri erano concentrati su altro, o meglio su qualcun altro.Non voglio farne una tragedia, ma non ci vediamo da mesi, mi ha detto che gli sono mancata tanto e dopo? pensa più ai suoi amici che a me...
Durante la lezione non hanno fatto altro che scambiarsi bigliettini, ridere e bisbigliare... Quanto vorrei sapere di cosa parlavano...Al suono della campanella prendo le mie cose e scappo fuori, voglio solo tornare a casa e riposare.
Mancano pochi passi all'uscita: finalmente libera.
Non faccio in tempo ad aprire la porta quando vengo bloccata da qualcuno dietro di me che mi tiene stretto il polso. Mi divincolo cercando di liberarmi dalla presa ma mi costringe a girarmi e mi ritrovo a pochi centimetri da lui.
"Ei tu, dove pensi di andare" mi lascia il polso e mi poggia la mano sulla guancia, accarezzandomela.
Abbasso immediatamente lo sguardo, non voglio incontrare i suoi meravigliosi occhi marroni.
Sposta due dita sotto il mio mento e mi costringe ad alzarlo facendo sparire la distanza tra le nostre labbra.Mi allontano leggermente e forzo un sorriso.
"Tutto bene?" e io che speravo non si accorgesse di nulla.
"Si"
"Dimmi la verità" ho un sorriso dannatamente falso.
"Nulla è che prima ti sei comportato in modo strano, te ne sei andato dai tuoi amici e mi hai lasciata sola.."
Ora è lui ad abbassare lo sguardo, senza darmi alcuna risposta. Ecco, lo sapevo, era meglio se non dicevo nulla. Ora litigheremo perché mi preoccupo troppo, sono gelosa e bla bla bla.Succede sempre così, e la cosa mi da terribilmente fastidio. Quando ho ragione io fa l'offeso e litighiamo, quando, invece, ha ragione lui, alza la voce e sembra faccia di tutto per farmi avere i sensi di colpa. In sostanza, ci rimetto sempre io.
"Va bene, vieni con me" sorride e poi inizia a trascinarmi fuori dall'edificio. Eh?
Ora mi preoccupa seriamente. Ogni tanto credo che abbia dei problemi di bipolarità.
Arriviamo quasi dietro la scuola, quando si blocca improvvisamente e mi poggia la mano sugli occhi. Mi dice di far silenzio e poi riprendiamo a camminare, stavolta più lentamente.
Si ferma pochi metri dopo, e io vado a sbattere contro di lui, non vedendo dove vado... Questa situazione mi sta mettendo tanta ansia. Non ce la faccio più, vorrei spostargli la mano dalla mia faccia e vedere cosa sta succedendo, allo stesso tempo, però, sono preoccupata.
"Quanto devo aspettare ancora?" sussurro.
"Shh" risponde poggiandomi il dito sulle labbra.
"Dai.." insisto.
"Shhh ho detto" ridacchia a bassa voce.Sono passati alcuni minuti e io sono ancora qui, immobile e cieca.
Lo sento bisbigliare con qualcuno, ma non riesco a capire cosa stiano dicendo, anche perché dicono parole completamente incomprensibili. Credo lo facciano apposta per non farmi sentire... A fine discorso, sento un'altra voce che sussurra un 'Va bene' e Shawn toglie lentamente la mano dal mio viso.
Ho paura ad aprire gli occhi.Allora, vi è piaciuto?
Fatemelo sapere pleaseeee :D
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My brother, me and my boyfriend.
Fanfiction"Non si può scegliere di chi innamorarsi. L'amore ti sceglie. Arriva. E basta. Non importa se è il momento giusto oppure no. Se ha un carattere opposto al tuo, se ha il doppio della tua età o la metà. Se è la l'uomo di un'altra o vive nell'altra met...