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Arrivo a casa correndo, entro sbattendo la porta e con passo veloce mi dirigo immediatamente verso la cucina.
"Ciao mamma" la saluto con un veloce bacio sulla guancia e mi siedo a tavola, piena di squisitezze preparate da lei.
"Ei tesoro, sei di fretta?" mi sorride lei.
Le rispondo semplicemente "Deve venire Taylor per una ricerca e dopo andiamo in spiaggia dagli altri"
La vedo inarcare un sopracciglio; se solo prova a dire che non posso andare e a rovinare il mio pomeriggio, gli lancio il piatto di lasagna in faccia.
"In spiaggia?"
"A vedere il tramonto"
"Mh, va bene"
Finisco velocemente il mio pranzo e corro in camera mia, il quale è un disastro; mi metto le mani nei capelli, stiamo scherzando?
Tay sa che, oltre ad essere ritardataria, sono disordinata... Quindi potrei lasciare così ma... No, devo riordinare questo porcile.
Avvio la riproduzione casuale della musica e inizio il lavoro; mentre piego i vestiti che avevo lasciato in giro stamattina, parte I'm a Mess di Ed Sheeran, la mia preferita:

"Oh, I'm a mess right now, inside out
Searching for a sweet surrender but this is not the end
I can't work it out, how
Going through the motions, going through us"

Canticchio il ritornello, ascoltando quelle parole che mi girano ventiquattr'ore su ventiquattro in testa. Quella parole che mi descrivono alla perfezione e che mi fanno riflettere sempre.
Sono completamente immersa nei mie pensieri e non mi accorgo che Tay è entrato in camera e sta aspettando sulla soglia della porta che io me ne accorga.
Alzo la testa verso di lui che mi guarda divertito.
"Sono gia le due?"
"Si Allison, sono le due"
"M-ma io non ho ancora finito... Torna a casa e ritorna tra un ora" gli ordino sorridendo, convinta delle parole che ho appena pronunciato mentre Taylor mi guarda male.
"Ma smettila, dai ti do una mano"
Dopo questo inizia anche lui a mettere in ordine insieme a me.

Finiamo verso le 2:45 anche se, tra risate e battute, abbiamo fatto tutto tranne che ordinare.
Ad un certo punto è partita Shape Of You e abbiamo iniziato a ballare come pazzi, perciò, in conclusione, la camera fa ancora schifo.
"Dai ora dobbiamo iniziare il progetto, se no faremo tardi"
"Ma la stanza?"
"Ci penserò in questi giorni"
Si, come no. Rimarrà in queste condizioni per alcune settimane finché mia mamma non la riordinerà al posto mio.
Io seduta sul letto e Taylor alla scrivania, iniziamo a studiare l'argomento, insieme alla musica di sottofondo che rilassa entrambi.
Finiamo nel pomeriggio tardi... Cioè, lui finisce per primo e poi da una mano a me a terminare lo studio.
"Sei proprio un disastro" mi prende in giro così, per vendetta, gli rubo la bandana colorata che ha in testa. Piccolo dettaglio di Taylor: toccagli tutto ma non le bandane.
Si infuria per il gesto appena compiuto e mi porta le mani alla pancia per farmi il solletico:
inizio a ridere a squarciagola e a dimenarmi con tutta la forza che ho.
"Daiii" è l'unica cosa che riesco a pronunciare.
Odio il fatto che i miei amici sappiano i miei punti deboli e li utilizzino contro di me.
Tay continua a torturarmi finche non gli restituisco la bandana che lui tira dalle mie mani con forza e mi guarda soddisfatto.
Io riprendo fiato e lo mando a quel paese.
"Io penso sia ora di andare" dice all'improvviso, ricondandomi che abbiamo un appuntamento con i nostri amici.
Annuisco e insieme ci dirigiamo fuori; mi passa il casco della moto e mi fa accomodare dietro di lui.
Parte immediatamente con una velocità moderata, accelerando subito dopo un paio di secondi.
È una sensazione bellissima... Vorrei poter togliere il casco per poter sentire il vento fresco che mi accarezza il viso e che mi spettina i capelli.
Si ha una sensazione fantastica, come di libertà... Soprattutto se si socchiudono gli occhi... Sembra quasi di volare.

In poco tempo arriviamo in spiaggia e, mentre Tay parcheggia la moto, io mi metto alla ricerca dei nostri amici.
"Eccoli" indica lui verso la riva.
Mi tolgo le scarpe, per camminare a piedi nudi sulla sabbia ancora calda; è cosi rilassante sentire i minuscoli granelli a contatto con la pelle.
Ci avviciniamo a loro, che sono tutti seduti, con i piedi che vengono bagnati leggermente dalle onde, e chiacchierano.
"Ciao barboni" urla Tay verso i ragazzi, i quali si girano confusi verso di noi.
"Ah, ma eccovi. Siete arrivati giusto in tempo" sorride Emily quando incontra il mio sguardo;
saluto tutti, poi vedo Shawn alzarsi e venire verso di me per abbracciarmi e lasciarmi un tenero bacio sulle labbra.
Mi siedo anch'io sulla sabbia, con a destra la mia migliore amica e a sinistra il mio ragazzo, che mi circonda la vita con il braccio, tenendomi stretta a sé.
Sposto lo sguardo davanti a me, dove lo spettacolo che si sta mostrando dinnanzi ai nostri occhi è letteralmente fantastico:
il sole cala piano piano e tinge il cielo di un rosa intenso, con delle sfumature di arancione, giallo e rosso, mischiato con quell'azzurro spento, che scurisce il cielo e segnala l'arrivo della sera.
Non ci vuole molto prima che la gigantesca sfera incandescente scompaia del tutto al di là dell'orizzonte, trascinandosi dietro di se l'ultima sciaa di luci fioche della giornata e lasciando spazio alle meravigliose colorazioni di blu che stanno ricoprendo l'empireo sopra di noi.
I miei pensieri vengono interrotti e la mia attenzione, puntata su quella meraviglia, viene catturata dalla mano calda di Shawn che accarezza delicatamente la mia.
Sorrido d'istinto al suo tocco e mi giro verso di lui, trovandomi ad un palmo dal suo naso.
Lentamente la distanza tra le nostre labbra sparisce...
Anzi, tutto intorno a noi sparisce. Ci siamo solo io e lui, insieme, a coccolarci l'un l'altro.
Gli prendo il labbro inferiore con i denti, tirandolo dolcemente; lui, invece, mi stringe ancora di più a sé.

Arrivo a casa molto tardi e, appena entro, trovo mio fratello steso sul divano.
"Mi stavi forse aspettando?" sembra più un rimprovero che una domanda.
Lui, in risposta, alza le spalle e si dirige verso le scale.
Ma cos'è? Una presa in giro?
Mi dirigo anch'io verso il piano di sopra, stando un passo dietro di lui.
"Mi stai seguendo?" chiede lui tutt'ad un tratto, girandosi verso di me.
"Si, caro mio, ho trovato un nuovo lavoro da stalker... Ma che domande fai, si da il caso che camera mia sia accanto alla tua"
Lui si ferma qualche secondo, come stesse riflettendo sulle mie parole, poi se ne va in camera sua, senza degnarmi di una risposta o di uno sguardo.
Apro la porta della mia stanza e la richiudo dietro di me, appoggiandomi con la schiena su di essa.
"Io proprio non lo capisco proprio quel ragazzo" penso.
Lascio perdere, preparo velocemente le mie cose per domani e mi stendo sul letto, rabbrividendo per le coperte fredde.
Non ci vuole molto prima che io riesca a prendere sonno e a cominciare il viaggio nel mondo dei sogni.

Hello, everyboy.
I know that the chapter is short and I'm sorry... But I don't have much time at this days...
I hope that you like it...
Anyway, tell me if there are some mistakes...
Goodbye hearts🎀

My brother, me and my boyfriend.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora