6. Che i giochi abbiano inizio...

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Entriamo in casa e Giorgio inizia a spogliarsi lasciando gli abiti lungo il cammino, va in cucina e mi chiama.
Sono seriamente a casa di questo psicopatico...
Ma cosa diavolo mi passava per la testa quando gli ho detto di restare?
Io sono pazza cazzo, forse anche più di lui.

Mi dirigo in cucina dove trovo Giorgio intento a preparare un sandwich a dorso nudo.
Lo ha fatto a posta per forza, nessuna persona normale fa una cosa del genere!!!
Nota che lo sto fissando, merda.
"Hei dovresti smetterla di mangiarmi con gli occhi ragazzina potresti sciuparmi" - si prende gioco di me e ridacchia "Hai fame ragazzina?"
"Si un pò e, comunque, non ti dare tante arie io non ti stavo mangiando con gli occhi, stavo solo riflettendo sulle motivazioni per cui un ragazzo dovrebbe prepararsi da mangiare a petto nudo!" - è la verità, stavo pensando a questo anche se mi ero leggermente incantata sui suoi addominali.
"Io giro sempre per casa a petto nudo, anzi di solito sono solo in mutande. Stavolta mi sono trattenuto, altrimenti sarebbe stato troppo e dico davvero troppo eccitante per te ragazzina"- la sua arroganza e superbia tornano a farsi sentire.
Mi avvicina bruscamente il piatto, do un morso al panino ed inizio con il mio discorso - "Mi fai pena...credi di essere l'unico ragazzo figo di questo mondo? Ma per favore ce ne sono altri miliardi come te, anzi anche meglio. Ti do una notizia: non sei al centro dell'universo".
Si avvicina pericolosamente. No, non di nuovo e mentre sto mangiando per giunta.
"Ragazzina ti sei resa conto di avermi appena dato del figo?"
"Si, lo ammetto sei un bel ragazzo. Non mi faccio problemi a dire la verità, ma non hai sentito il resto di ciò che ti ho detto?" - mentre parlo continuo a mangiare.
Sposta il panino e mi prende per i fianchi facendomi alzare - "Ci saranno tanti altri bei ragazzi, ma non sono meglio di me. Nessuno arriva al mio livello perché io offro molto di più. Dai ammettilo che infondo ti piace il mio modo di fare, ti fa perdere il controllo e ti innervosisce ma ti eccita. Se davvero non hai problemi a dire la verità ammetti che ti eccito, è evidente che è così".
Lascia la presa sui miei fianchi, mi accarezza la schiena e la vita con una mano e con l'altra arruffa i miei capelli e li tira un pochino.
Non devo dargliela vinta, mi continuo a ripetere mentalmente.
Gli accarezzo la spalla e la graffio leggermente, poi stringo i suoi capelli e mi avvicino alle sue labbra, pochi centimetri ci dividono ora - "Credi davvero di eccetarmi? Credi davvero di farmi perdere il controllo? Non è così facile tesoro e se questo è il tuo modo di avere successo con le ragazze...beh stai sicuro che con me non funziona."

È paralizzato e confuso, dopo alcuni istanti di silenzio sta per replicare ma il mio telefono squilla e io allungo la mano per prenderlo, senza distogliere lo sguardo intenzionalmente provocatorio dai suoi meravigliosi occhi.
È Serena, appena scorro sul verde sento lei urlare - "Aurora dove sei? Michele ha detto che eri in macchina con Giorgio. Ma che cavolo stai combinando? E cosa è successo perché ci hai detto di correre via? Ti abbiamo cercata per un'ora tipo ed eri scomparsa nel nulla e finalmente ti fai sentire e ci dici di andarcene subito via da lì. Abbiamo diritto a delle spiegazioni! Subito!"
"Ciccia tranquillizati è tutto ok, sono...in un hotel, resto qui stanotte. Ho bisogno di stare sola, stasera sono successe delle cose e mi sono molto agitata. Giorgio mi ha aiutata, lo so può sembrare assurdo dopo sabato scorso ma è così. Mi ha levato da una brutta situazione e mi ha portato qui."- racconto con voce il più rassicurante possibile, odio mentirle ma la sconvolgerei più di quanto non sia già se le dicessi di essere a casa di Giorgio.
"Ma io voglio delle spiegazioni più dettagliate, non mi hai detto ancora cosa è successo" - non urla più, ma posso sentire il tremolio nella sua voce.
"Tesoro adesso sto bene e voi siete andati via di lì, è questo l'importante. Non credi sia meglio che ti spieghi tutto meglio domani di persona?" - se gli raccontassi l'accaduto adesso so che non ci dormirebbe la notte.
"Ok, ma domani appena ti svegli torni subito a casa e mi spieghi tutto e non solo a me e ad Asia, devi delle spiegazioni anche ai ragazzi. Sono anche loro molto preoccupati per te" - la sua voce è colma di malinconia accompagnata da un pizzico di rabbia.

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